Dopo una vita di lotte contro il capitalismo, il consumismo e per il socialismo, mi sono rotto! Ho deciso di aderire alla rivoluzione alimentaria e divento vegano. Addio bandiere rosse, socialismo, Marx, Lenin e Mao Tze Tung, avete rotto il cazzo, con le vostre menate ci avete ridotti ad osannare D’Alema, Veltroni, Bertinotti e Fassino. Questo prima che ci toccassero Renzi, Prodi, Rutelli e Rosy Bindi!!!! Presto voteremo direttamente preti, cardinali ed i figli di Berlusconi, la nuova sinistra evoluta che ha modernizzato le esperienze rivoluzionarie dei secoli scorsi, a partire dalla Rivoluzione francese. Ma quale Rivoluzione, lascia perdere, mangia sano e campi cent’anni, ora che la scienza dietetica ci regala l’alimentazione vegana chi è ancora così fesso da rimanere legato a vecchi stili di vita? Io ho resistito fino all’impossibile però ora basta, ho diritto anch’io alla mia fetta di sana idiozia e di campare fino a cent’anni, anzi, qualcuno ora dice che la meta è quella dei centoventi….
Diventare vegano non è difficile, basta lasciar perdere i prodotti animali e loro derivati come carne, pesce, latticini, uova, miele, pappa reale e cibarsi tendenzialmente di frutta, semi oleaginosi e vegetali. Ovviamente bisogna pure aderire alle scelte etiche, filosofiche e agli stili di vita che ne conseguono, lasciare qualsiasi velleità di costruire il socialismo e godere delle gioie che solo il capitalismo sa regalare, mica hanno fatto le guerre per imporre il neoliberismo per caso…. Vi immaginate cubani e nordcoreani che vanno al vicino negozio vegetariano a comprare cibi biologici? Solo geni come D’Alema, Veltroni, Fassino, Renzi e Rosy Bindi possono guidare i lavoratori verso simili traguardi. E pure Rutelli, che quando è venuto a Sondrio gli abbiamo regalato una bresaola valtellinese…. Un sano sistema capitalista ci può garantire tutto quanto serve a soddisfare le nostre necessità fino ad elevarci ai massimi livelli fisici e spirituali. Serve pure una buona dose di razzismo, mica possiamo dare a tutto il mondo quello che a noi è costato secoli di sfruttamento e schiavismo! Africani, latinoamericani, asiatici e compagnia bella possono cibarsi di quello che la natura offre loro, dopotutto vivono in continenti ricchi e per farci dare quello che serve al nostro sviluppo ci hanno costretto a secoli di guerre colonialiste ed imperialiste.
La cucina vegana l’ho conosciuta dopo aver letto su Vikipedia che “La dieta vegana è una fra le varianti delle diete vegetariane, le quali «risultano appropriate per tutti gli stadi del ciclo vitale, ivi inclusi gravidanza, allattamento, prima e seconda infanzia e adolescenza.» L'insieme delle proteine vegetali copre perfettamente lo spettro degli aminoacidi essenziali e dei fabbisogni nutrizionali, come tutti gli altri oligoelementi minerali e vitaminici. Richiamo a parte merita la Vitamina B12 o cobalamina, la cui natura di vitamina probiotica - ovvero prodotta da batteri - e le molteplici casistiche di assorbimento portano a consigliare una integrazione periodica, da cibi fortificati o integratori vegetali”. Il tutto certificato dall’ADA, che non è mia sorella ma l’American Dietetic Association, una conseguenza del sogno americano che è tutt’altro che l’incubo che i miei ex amici comunisti descrivono. Io mi chiedo come abbiamo fatto a non scoprire prima queste meraviglie, siamo andati sulla Luna prima di imparare ad alimentarci in modo sano, semplice e naturale, e molti di noi hanno pure perso decenni dietro a stupidi ideali socialisti e libertari! Però meglio tardi che mai, in internet si trovano tutte le informazioni necessarie per chi vuole diventare buon vegano, ti spiegano tutti i vantaggi di questa disciplina alimentare semplice e sana. Certo, bisogna abbandonare le vecchie abitudini ed imparare a cucinare in maniera più consona all’uomo moderno, ma non è difficile, le verdure si cucinano facilmente senza olio con il sistema Nischimè, o si fanno saltate con olio, con acqua oppure con olio e acqua con il sistema nitukè, poi con il sistema Tempura si cucinano facilmente molti alimenti, niente di più semplice…. Per produrre il calore necessario alla cottura si consigliano vivamente legna, antracite e carbone, così anche i minatori del Sulcis possono conservare il posto di lavoro senza rompere i cosiddetti nelle trasmissioni di Santoro e ricorrere ad inutili scioperi che foraggiano solo i sindacati comunisti, o quello che ne rimane….
Per gli utensili non ci sono problemi, basta avere in casa pentole di ghisa, terracotta, acciaio inox, un mortaio e la nota pentola indiana wok che si trova in qualsiasi negozio sottocasa. Sicuramente ce l’avrà anche l’Agnoletta e presto anche qui a Cuba la venderanno in tutti i “timbirichi”.
Per i menù quotidiani non ci sono problemi, basta saper combinare correttamente ogni giorno della settimana gli innumerevoli alimenti che la cucina vegana propone e addio a pance gonfie, mal di testa, bruciori di stomaco, coliti e stitichezza, tutte le malatie residuali dei tempi del socialismo spariranno ed i tumori saranno solo un brutto ricordo di quando c’erano il Muro di Berlino e l’Unione Sovietica. L’elenco degli alimenti necessari per una sana cucina vegana sono i seguenti:
• Elementi proteici: soia, azuki, natto, tempeh, tofu
• Derivati del grano: fu, seitan
• Alghe: agar agar (senza la c davati altrimenti si va troppo in bagno), arame (questo si con la a davanti altrimenti sembra un metallo rosso che viene dal Chile fin dai tempi di Pinochet), carragheen, dulse, hijiki, kelp, combu, nori, wakame
• Cereali e simili: avena, farro, frumento, bulgur, cus cus, grano saraceno, kamut, kasha, mais, miglio (quello che si coltiva, non Emilio in dialetto), orzo, riso integrale, segale
• Dolcificanti: amasaku, agave, sciroppo d’acero, melassa di barbabietola da zucchero, stevia rebaudiana
• Condimenti: natto, miso, gomasio, shoyu, tamari, umeboshi, tekka
• Bevande: tè bancha, tè kukicha, tè hojicha, tè mu, tè di radice di loto, yannoh.
Inoltre in una cucina vegana non devono mancare alimenti particolari come l’arrow-root, carruba, daikon, kuzu, shiitake, tahin e zenzero.
Ovviamente ci sono molti altri alimenti che potrebbero fare al caso nostro ma questi sono più che sufficienti per essere dei bravi vegani e sono tutti facilmente reperibili in qualsiasi negozietto di paese, forse dall’Angioletta non si trovano ancora ma basta aspettare, sicuramente si sta organizzando. Basta solo una connessione internet per fare gli ordini veloci ed un aeroporto sotto casa dove possono atterrare gli aerei cargo che in meno di ventiquattro ore trasportano gli alimenti freschi provenienti dai cinque continenti….
Ripensandoci, hanno fatto bene ad andare prima sulla Luna, così in un futuro non lontano potremmo rifornirci di alimenti provenienti dagli altri pianeti. Però niente marziani a casa nostra! Che se ne stiano alla larga! Mica siamo così idioti da ripetere l’errore che abbiamo commesso con gli extracomunitari che pretendono di venire a vivere da noi dopo che ci siamo riforniti da loro per tutte le nostre necessità. E’ proprio vero che a fare del bene ci si perde sempre, ora dobbiamo spendere un capitale per rimandarli indietro quando tentano di invadere le nostre coste. Quando non dobbiamo pure preoccuparci per i funerali ogni volta che muoiono prima che li rispediamo. Meno male che hanno fatto la legge che punisce chi li aiuta a sopravvivere invece di lasciarli morire in mare, che è poi quello che si meritano….
Dobbiamo veramente stare molto attenti, se ci facciamo fregare un’altra volta torneremo indietro ai tempi del socialismo, con le scuole statali, la mutua e le pensioni che quando siamo vecchi col cavolo che ci compriamo i cibi vegani! Moriremo a spaghetti, riso bianco, pane e formaggio, salame e pure parmigiano reggiano e prosciutto di Parma, che sono quelle schifezze inventate dai comunisti delle regioni rosse prima che arrivassero Bersani e Renzi a liberarcene, anche grazie all’aiuto di D’Alema, Veltroni e Fassino che non vengono dalle regioni rosse ma erano dei gran comunisti anche se ora lo negano. E ci toccherà bere vino, rosso pure quello, magari senza poterci permettere nemmeno un’ultima coca-cola prima di tirare l’ultimo respiro. Dio mio, aiutami tu, solo a pensarci mi sento male! Per fortuna che ho il frigorifero pieno di umeboshi, tekka, miso, gomasio, natto, fu, tofu, seitan, azuki, agar agar…. e due bagni moderni, se per caso....