Fidel Castro: Concetto di Rivoluzione

Revolución
Es sentido del momento histórico;
es cambiar todo lo que debe ser cambiado;
es igualdad y libertad plenas;
es ser tratado y tratar a los demás como seres humanos;
es emanciparnos por nosotros mismos y con nuestros propios esfuerzos;
es desafiar poderosas fuerzas dominantes dentro y fuera del ámbito social y nacional;
es defender valores en los que se cree al precio de cualquier sacrificio;
es modestia, desinterés, altruismo, solidaridad y heroísmo;
es luchar con audacia, inteligencia y realismo;
es no mentir jamás ni violar principios éticos;
es convicción profunda de que no existe fuerza en el mundo capaz de aplastar la fuerza de la verdad y las ideas.
Revolución es unidad, es independencia, es luchar por nuestros sueños de justicia para Cuba y para el mundo, que es la base de nuestro patriotismo, nuestro socialismo y nuestro internacionalismo.

Fidel Castro Ruz (1ro de mayo del 2000)

14.7.16

VIVA MARIANNA!


Evviva! Stamattina una notizia molto attesa, è nata Marianna. Nooo, non è la figlia di qualcuno, un famigliare, un amico, no, no, è un nuovo partito! O forse partita, al femminile. Che poi non è un partito, termine sconveniente, ma una "cosa" per raccogliere voti ed entrare nel "palazzo". Il fondatore è Giovanni Negri, ex militante del Partito Radicale del quale fu presidente fino a quando non si accorse che il partito era di Pannella e che per lui non c'era alcuna possibilità se non quella di ubbidire agli ordini del capo. Lasciò la politica e si dedicò al lavoro, o meglio, a far lavorare gli altri, diventando im-prenditore agricolo. Ancora il corpo di Pannella è caldo e lui è lì, pronto a sfruttare lo spazio che la scomparsa dell'istrionico leader radicale ha lasciato.
Io temo che la proposta di Giovanni Negri abbia finalità ben pensate e ragionate nei luoghi alti dove si prendono le decisioni che fanno si che nella nostra democrazia tutto cambi senza che nulla cambi. In Italia siamo ormai alla fine dell’esperienza Renzi ed all’inizio dell’era M5S che però credo abbia poche possibilità di durare nel tempo. Ancora non si sono seduti sulle poltroncine del potere che incominciano le diatribe interne e forse non riusciranno nemmeno a sedersi sulle poltrone perchè verranno travolti dalla confusione ideale, dalle loro incapacità e dall’ira popolare per l’ennesima promessa disattesa. Per questo va preparato il dopo M5S, prima che nasca un partito vero o che la gente s’incazzi davvero ed invece di gridare “vaffanculo” incominci a muovere le mani, che è poi l’unica via per liberarci dalla classe cialtrona dominante.
Giovanni Negri è persona capace, la militanza radicale gli ha dato gli strumenti per capire la politica, sa leggere la realtà ed è sufficientemente cinico per saper sfruttare il momento propizio. Niente di meglio per la classe dominante in cerca di soluzioni idonee a preservare i loro interessi e continuare con la rapina ai danni dei cittadini.
Così da oggi si parte con la campagna mediatica che lancerà il “contadino” nell’agone politico con il compito di spostare l’interesse dei cittadini dai problemi veri che rendono tanto tristi quenti nostri tempi, verso nuove illusioni di cambiamento che in realtà altro non fanno che mantenere lo status quo. Vedremo Giovanni Negri nei talk show televisivi, la “Marianna che vien dalla campagna” sarà al centro delle disquisizioni di idioti servi del potere ed il nostro futuro continuerà ad essere tutt’altro che il primaverile “sol dell’avvenir” perchè il sole continuerà a riscaldare solo le case dei soliti noti e nubi minacciose si addenseranno sempre più per interporsi tra noi e il cielo.
Se non capiamo questo non ci sarà alcuna speranza di uscita dalla schiavitù moderna, la più sottile ed efficace di tutti i tempi. Per uscire dalla dittatura del capitale non resta che una via: la rivoluzione socialista, una rivoluzione per invertire la rotta e togliere il potere economico in mano a pochi privati per riportalo in mano pubblica in modo che i frutti del lavoro vengano utilizzati per dare servizi ai cittadini e non per riempire banche nei paradisi fiscali. Bata con parlamenti costosi ed inutili, basta cialtroni in politica ma rappresentanze popolari che trovino le soluzioni ai problemi, tutelino le persone, sopratutto le più vulnerabili, e si utilizzi la tecnologia per alleviare la fatica, per lavorare tutti e lavorare meno, lavorare per vivere e non vivere per lavorare. Il frutto del lavoro deve essere patrimonio di tutti non finere nelle tasche degli speculatori.
Tutto questo è possibile, basta finirla con il capitalismo ed imboccare la via del socialismo, parola che insieme ad imperialismo è stata volutamente tolta dal lessico corrente per impedire che si parli della causa e della soluzione dei mali che affliggono il pianeta.

Busteggia 4 luglio 2016

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