Fidel Castro: Concetto di Rivoluzione

Revolución
Es sentido del momento histórico;
es cambiar todo lo que debe ser cambiado;
es igualdad y libertad plenas;
es ser tratado y tratar a los demás como seres humanos;
es emanciparnos por nosotros mismos y con nuestros propios esfuerzos;
es desafiar poderosas fuerzas dominantes dentro y fuera del ámbito social y nacional;
es defender valores en los que se cree al precio de cualquier sacrificio;
es modestia, desinterés, altruismo, solidaridad y heroísmo;
es luchar con audacia, inteligencia y realismo;
es no mentir jamás ni violar principios éticos;
es convicción profunda de que no existe fuerza en el mundo capaz de aplastar la fuerza de la verdad y las ideas.
Revolución es unidad, es independencia, es luchar por nuestros sueños de justicia para Cuba y para el mundo, que es la base de nuestro patriotismo, nuestro socialismo y nuestro internacionalismo.

Fidel Castro Ruz (1ro de mayo del 2000)

20.5.06

Il vero volto di Cuba 1

L'Gazetin è un mensile redatto a Morbegno e tratta sopratutto di questioni locali. Ultimamente vanta tra i suoi collaboratori un certo Gordiano Lupi che sicrive su, o meglio contro, Cuba. Io leggendo certe stupidaggini non posso fare a meno di replicare. Questo è il contenuto della prima replica.

Gordiano Lupi e il vero volto di Cuba
Il numero di settembre de ‘l Gazetin, contiene un articolo di Gordiano Lupi dal titolo “Il vero volto di Cuba”. Una persona amica me ne ha dato una copia per sentire un mio parere, visto che da anni passo dei lunghi periodi sull’isola caraibica. Già la foto di copertina e il titolo mi sono sembrati più che eloquenti sulle intenzioni del “giornalista” (il virgolettato perché uno per definirsi tale dovrebbe attenersi con un poco di decenza alla deontologia professionale). Denigrare il Governo e il popolo del Paese di Fidel Castro, Ernesto “Che” Guevara, Camillo Cinfuegos, Josè Martì e di tutti quei cubani che hanno scritto pagine tra le più belle della storia dell’umanità, è diventato un tormentone che serve solamente a fare esercizio di disinformazione a chi è guidato solamente da livore ideologico contro chi ha cercato, e sta cercando, di trovare una via d’uscita alla condizione di totale sottomissione agli interessi delle grandi potenze. Sarebbe interessante interrogarsi sul perché questo venga fatto praticamente da tutti i mezzi di informazione e da tutti i politici, di destra, di centro e di sinistra. Cuba viene utilizzata per propagandare l’ideologia capitalista e per denigrare il socialismo, invece la sua esperienza dovrebbe essere valutata in maniere del tutto indipendente, tenendo conto di tutto quanto concorre a definire il benessere delle persone che sicuramente non sono solo i beni di consumo ed il libero mercato. Un buon metro per misurare questo potrebbe essere quello di confrontare l’espressione del volto degli occidentali con i loro abiti firmati e le loro auto ultimo modello, con quello dei cubani che girano con vecchie auto degli anni ’50 o biciclette tenute assieme in qualche modo. Io ritengo che la Rivoluzione cubana sia stata un evento straordinario per la liberazione di quel popolo dalla sottomissione, che il socialismo sia l’unica soluzione che permetta alle classi più povere un tenore di vita decente e che il superamento di tale sistema non debba essere imposto da nessuno ma deciso nei tempi e nei modi esclusivamente dai cubani che non hanno assolutamente bisogno dei nostri consigli “interessati” (Dio li salvi dagli importatori di democrazia). Il tanto disprezzato Fidel Castro e il Governo cubano godono ben altra considerazione da parte di intellettuali onesti e dagli studiosi del continente latino-americano (tra questi Frei Betto, Mempo Giardinelli, Dante Liano, Luis Sepulveda, Gennaro Carotenuto, Adolfo Perez Esquivel, Eduardo Galeano, Gabriel Garcìa Marquez, Giulio Girardi, Emir Sader, Lisandro Otero, Leonardo Boff, e tanti altri) e da centinaia di milioni di poveri di quei Paesi, che vedono l’esperienza di Cuba come l’unica speranza per uscire dalle loro condizioni di disperazione e di disumana miseria. A quei Paesi, che hanno cercato di costituire il Mercosur, si cerca invece di imporre l’Alca, un patto economico di completa sottomissione agli interessi nordamericani. Dopo la conquista democratica del potere da parte di Hugo Chavez in Venezuela, osteggiata con tutti i mezzi dagli USA, Cuba e Venezuela hanno risposto con l’Alba, l’Alternativa Bolivariana per le Americhe, un trattato di vera cooperazione tra i due Paesi che vuole difendere esclusivamente l’interesse dei loro popoli (mentre Lupi racconta barzellette su Bolivar e Martì). Proprio in questi giorni Hugo Chavez è stato in Italia. La visita di un Capo di Stato democraticamente eletto è stata praticamente ignorata dai nostri “democratici” organi di informazione, se non per dipingerlo come una macchietta. Viene invece dato molto risalto a quei Capi di Stato, loro sì veri dittatori, che massacrano e saccheggiano i loro popoli e svendono i loro Paesi agli interessi delle multinazionali. Parlare delle atrocità commesse da questi criminali sarebbe facile ma si preferisce scrivere stupidaggini su Cuba come fa Gordiano Lupi. Per approfondire questi temi consiglio di leggere gli scritti delle personalità libere ed intellettualmente oneste che sopra ho citato, oppure quanto dice il grande intellettuale nordamericano Noam Chomsky nel suo ultimo libro: Egemonia o sopravvivenza (sul sito http://www.arcoiris.tv/ si possono vedere alcuni filmati di sue conferenze).
Mi sorprende che la redazione de ‘l Gazetin, di cui io sono stato fedele lettore quando vivevo in quel di Morbegno, si compiaccia e si senta soddisfatta di avere pubblicato quanto scritto da Lupi, senza porsi un minimo di dubbi sul contenuto dell’articolo che denota chiaramente il poco spessore e la disonestà intellettuale dell’autore.
Già il fatto di pretendere di raccontare “il vero volto di Cuba” denota scarsa conoscenza dei propri limiti. Io conosco da anni l’isola, conosco molti cubani e i loro stili di vita, ma non riesco nemmeno ad immaginare di poter descrivere il vero volto di Cuba! La realtà cubana è talmente complessa e in continua evoluzione che soltanto personaggi velleitari dotati di eccessiva sopravvalutazione dei propri mezzi possono pensare di spiegare con un articolo. Se poi uno per spandere merda sul Governo cubano decide di andare a vivere “tra maiali vaganti, capre, mucche al pascolo, galline, mosche e zanzare”, la dice lunga sulle sue intenzioni.... Passare qualche giorno in casa di un campesino è sicuramente un’esperienza, ma a Cuba ci sono anche altre situazioni interessanti. Per esempio vedere come vengono gestiti gli stupendi parchi naturali, voluti dal Che, ed invidiati da tutto il mondo. O farsi un giro per l’isola per scoprire come vengono sfruttate le energie alternative. Oppure passare qualche serata nei locali dove viene suonata la musica che tutto il mondo invidia. Oppure partecipare alle innumerevoli iniziative culturali, iniziative di tale spessore che non è facile incontrare in altri luoghi. Oppure altre mille cose che quando sei a Cuba il tempo non ti basta mai. Questo non vuol dire che bisogna chiudere gli occhi sui problemi che affliggono gli abitanti dell’isola. Ma quale Paese non ne ha? Basterebbe paragonare le condizioni di vita dei cubani con quelli degli altri Paesi del Terzo Mondo.... E sarebbe utile riflettere sul perché esistono Paesi del Terzo Mondo!! E per incontrare condizioni di vita peggiori di quelle dei cubani a volte basta visitare i Paesi ricchi, magari il Paese più ricco del mondo dove milioni di esseri umani vivono, ma sopratutto muoiono, in condizioni pietose! Cuba è un Paese povero, e che nei Paesi poveri ci sia la povertà lo si sapeva anche prima che lo dicesse Lupi. Ma tra tutti i Paesi poveri, Cuba è l’unico dove non esiste la miseria e dove ogni cittadino ha condizioni di vita dignitose! Con tutte le critiche che si possano fare al Governo cubano, non ho ancora visto nessun Governo di un Paese del Terzo Mondo fare qualcosa di meglio.
Lupi scrive: “Cuba resta per me un luogo dell’anima, un posto dove tornare per ricordare il passato e programmare il futuro, una pausa alla frenetica vita italiana, un momento di sosta per tirare il fiato”. Forse sarà la mancanza di paranoie esistenziali ma io non provo nessuna di tutte queste sensazioni pseudo-intellettualistiche. Semplicemente quando vado a Cuba la vivo così com’è e non mi passa nemmeno per la testa di insegnare ai cubani la strada per raggiungere la libertà. Anche perché conosco tanti cubani dotati di enormi capacità che se decidessero di venire a vivere nei nostri Paesi “liberi” farebbero sicuramente fortuna, hanno girato il mondo ma sostengono che preferiscono vivere a Cuba perché lo ritengono il posto più libero del mondo. Come si vede il concetto di libertà è molto soggettivo e il punto di vista di Lupi non mi sembra dei migliori.
Per me che amo Cuba e il suo meraviglioso popolo pur non avendo mai, nemmeno in gioventù quando andava di moda, idealizzato la Rivoluzione cubana, a leggere simili amenità provo un profondo senso di avvilimento e non riesco a capire il motivo di tanto accanimento se non nell’intolleranza ideologica e nella stupidità. Come può parlare di libertà chi si presta a tali mistificazioni della realtà? Come pretende di sfatare i luoghi comuni chi scrive un articolo pieno dei più volgari luoghi comuni?
Lupi dice che contrariamente a Gianni Minà e ai comunisti italiani, quando torna in Italia nessuno gli dice cosa deve riferire. Questo non gli dà il diritto di scrivere un mucchio di sciocchezze per screditare un Governo che, per malvagio che sia, non può essersi dedicato esclusivamente a martirizzare il suo popolo. Chi conosce i cubani sa benissimo che il livello medio di cultura di quel popolo non ha rivali in nessun’altra parte del mondo, che la sanità, contrariamente a quanto lui scrive, è di altissimo livello. Lo testimonia il fatto che prima della Rivoluzione gli abitanti dell’isola non raggiungevano i cinque milioni mentre ora, malgrado le coppie facciano pochi figli, sono quasi dodici milioni. Quattro bambini su cinque morivano prima di compiere i cinque anni di età, la speranza di vita era di circa cinquant’anni mentre ora è tra le più alte del mondo. Nel nostro paese ci sono parecchi cubani che vivono onestamente e non si dedicano alla criminalità, alla prostituzione o quant’altro, e questo è sintomo di un popolo con altissimi valori morali. Insomma un popolo che ha riconquistato una sua dignità che pochi, anche tra i Paesi del mondo ricco, possono vantare. Lupi dimostra invece di essere ideologicamente molto ma molto più condizionato di Minà e dei comunisti italiani. Anche perché generalizzare sui comunisti italiani mi sembra un’altra enorme stupidaggine, frutto di ignoranza ed arroganza. Lupi sicuramente non ha approfittato dei suoi viaggi a Cuba per apprendere la modestia....
Quando poi scrive “Non ho mai avuto nei confronti dei cubani un comportamento da burino saccente che si sente un uomo civile in mezzo ai selvaggi” mi fa rabbrividire. Il solo fatto di pensare questo, dimostra di avere un concetto di superiorità. Una cosa del genere è ignobile! A me certi pensieri non attraversano nemmeno il cervello!
Per smentire tutte le stupidaggini contenute nell’articolo di Lupi servirebbero parecchie pagine, per questo mi limito solo ad alcune considerazioni.
Contrariamente a Lupi quando arrivo in uno degli aeroporti cubani, non mi sento “come un pericoloso imperialista in attesa del giudizio di ammissione nell’ultimo paradiso comunista” ma come in qualsiasi parte del mondo mi metto in fila ed esplico le formalità dettate dalle leggi del Paese che mi ospita. A Cuba non vengo trattenuto quattro ore ma solo il tempo necessario per sbrigare le formalità doganali. Come negli altri Paesi. Quanto ai cubani, quando arrivano dall’estero devono dichiarare cosa trasportano e se hanno con loro merci soggette al pagamento di un dazio, lo devono pagare come in tutti i Paesi del mondo. Sicuramente qualcuno cercherà di aggirare l’ostacolo corrompendo i funzionari ma anche questo avviene in tutto il mondo e ci scommetto che se facessimo una classifica troveremo delle belle sorprese... Sostenere poi che i cubani che rientrano vengano considerati “imperialisti di ritorno e vermi traditori della patria” è veramente disgustoso. Solo questo basta a qualificare il livello di intolleranza del personaggio Gordiano Lupi.
Un’altra volgarità è quella di sostenere che l’illegalità sia il sistema di vita dei cubani. Salvo poi sostenere, paradossalmente, che la polizia cubana è spietatamente repressiva. Sicuramente anche a Cuba esiste l’illegalità. Come dappertutto! Se lo sostiene un italiano poi.... Se Lupi sognava di trovare il paradiso in terra ed è rimasto deluso sono affari suoi. Che Cuba sia un “paradiso comunista” non lo hanno mai sostenuto nemmeno Gianni Minà e i comunisti italiani! E’ un’altra invenzione della nostra “libera informazione” per denigrare quel Paese e chi ne difende i valori. Qualsiasi cosa succeda a Cuba diventa un pretesto per sostenere che lì c’è una spietata dittatura. Se la stessa cosa succede da noi, al contrario, è un esempio do democrazia! A proposito di Gianni Minà, perché non pubblicate un suo articolo su questi argomenti? Fareste un’opera di giustizia e i lettori si renderebbero conto chi è più ideologicamente orientato nei propri giudizi su Cuba. E potrebbero notare la differenza di spessore tra Lupi e Minà!
Quanto alle crudeli carceri cubane piene di oppositori politici e giornalisti dissenzienti, avrei una bella storia da raccontare in proposito ma richiederebbe troppo spazio. Consiglio comunque a Lupi di informarsi meglio, poi fare un paragone con le nostre carceri e magari con quelle americane. Per non parlare della vergogna di Guantanamo. Ma come si fà a raccontare certe cose? Un giornalista si ritiene libero solo perché sa raccontare balle?
Proprio oggi ho ricevuto una mail da Mayra, una amica cubana che si trova in Messico in visita al figlio che vive in quel paese. Dice che non ne può più di vivere lì e non vede l’ora che arrivi Natale quando tornerà nel suo amato Paese “que lo quiere mucho”. Altri amici cubani sono stati in Florida, o in altri Stati degli Usa, a trovare dei parenti. Non è che al ritorno morissero di nostalgia per quei posti e per quel sistema. A proposito vorrei spendere qualche parola sul fatto dei cubani che scappano in Florida. Contrariamente a quanto propagandato, qualsiasi cubano può andarci quando vuole. Tra i governi dei due Paesi c’è un accordo che stabilisce che gli USA si impegnano a concedere l’immigrazione di ventimila cubani all’anno. Ma non lo rispettano, concedono solo poche centinaia di visti, e a caro prezzo! Se invece un cubano arriva su un gommone, viene accolto, gli viene data una casa, un bel gruzzolo di denaro ed un lavoro. Bush ha persino reso difficile il ritorno a Cuba ai cubani residenti negli USA. Migliaia di loro aspettano da anni di rientrare a Cuba per trovare i famigliari. E ai loro famigliari viene difficilmente concesso il visto per entrare negli USA. Anche di questa vergogna ovviamente non se ne parla sulla nostra stampa “democratica” così ben disposta a pubblicare scemenze propagandistiche.
Lupi definisce i giornalisti del Granma e i commentatori di Cubavision “scimmiette addestrate a suonare la grancassa del regime”. Anche questo detto da un italiano.... Così come sostenere che a Cuba le tasse sono molto alte! Ma dove vive il nostro? E le jineteras paragonate alle prostitute dei tempi di Batista? Ci vuole un bel fegato! Ai tempi di Batista, Cuba era ridotta al porcilaio degli USA, ora la prostituzione è inferiore a quella di qualsiasi altro paese del mondo, anche se qualche turista, in questo gli italiani sono in testa, ci va solo per quello.
Lupi confonde l’illegalità cubana con la sua illegalità. Io quando vado a cena in un paladar o dormo in una casa particular, pago tutto regolarmente. Se faccio qualcosa di illegale, il responsabile sono io e non il Governo cubano!
Parlare di stipendi ridicoli che vanno dai 9 ai 35 dollari per dimostrare quanto il tenore di vita dei cubani sia basso, è un altro luogo comune. Si può vivere decentemente con un dollaro se con questo posso avere una casa, l’acqua potabile, il gas, l’energia elettrica, riesco a mandare i figli a scuola, ad essere curato, ecc. Può diventare più difficile se lo stipendio è di 2 000 dollari e per avere lo stesso minimo indispensabile ne servono 4 000! Chiedetelo a quaranta milioni di cittadini USA! E anche a molti degli abitanti dei ricchi Paesi europei!
Sostenere che i medici cubani vadano in Venezuela per “spedizioni propagandistiche” è davvero una grande vigliaccata che solo una persona priva di un minimo di moralità può sostenere. Stiamo assistendo all’esportazione della nostra “democrazia” con le più infernali macchine da guerra che la storia dell’umanità abbia mai conosciuto, le nostre truppe sono in giro per il mondo armate fino ai denti “in missione di pace” e con chi ce la prendiamo? Con i medici cubani!!! Vergogna! vergogna! vergogna! Conosco alcuni medici cubani che operano in Venezuela o in altre parti del mondo, persone dotate di straordinarie capacità e umanità che fanno questo animati da nobili sentimenti di solidarietà umana che da noi è ormai impossibile trovare. Tutte persone che nel nostro sistema farebbero un sacco di quattrini ma che preferiscono continuare ad offrire il loro aiuto a chi altrimenti verrebbe abbandonato al proprio destino. Questo è il modo dei cubani di esportare “la loro democrazia”: medici, insegnanti, sportivi, ecc. che offrono la loro umanità e professionalità per aiutare chi invece verrebbe abbandonato al suo triste destino. Esportano quello che a Cuba viene considerata la loro più grande ricchezza: il valore umano! Come noi esportiamo “la nostra democrazia” è sotto gli occhi di tutti....
Lupi poi sostiene che a Cuba tutte le case sono di proprietà del governo. Niente di più falso, molti cubani hanno la casa di proprietà. Il Governo cubano ha invece la pretesa di dare una casa ad ogni cittadino. E c’è riuscito! “Santità, questa notte milioni di bambini non hanno un tetto sotto il quale dormire, nessuno di loro è cubano” ha detto Fidel Castro davanti alle televisioni di tutto il mondo in occasione della storica visita di Giovanni Paolo II sull’isola. Anche se non piace a Lupi, nessun altro lo può sostenere, nemmeno i capi dei Paesi ricchi, dove aumenta sempre di più la ricchezza di pochi e la povertà di molti. Che ci siano ancora campesinos che vivono in case di legno con il pavimento di terra è vero. Però è anche vero che sono loro che vogliono vivere in quelle case. Chi voleva una casa in mattoni con il bagno ce l’ha. Se qualche campesinos preferisce fare i suoi bisogni tra “foglie di palma e canne di bambù” ne avrà ben il diritto se questa è una sua scelta. Consiglio a Lupi di fare un paragone tra le condizioni igienico abitative dei cubani e quelle degli altri Paesi del Terzo Mondo. Si accorgerà dell’enorme differenza.
Quanto agli apagones, vorrei ricordare che li abbiamo pure noi. E anche gli USA, vedi quello che è successo a Los Angeles qualche tempo fa ed ancora a New York, ecc. Se questo succede nel Paese più ricco del mondo, figuriamoci in un Paese del Terzo Mondo. Se poi viene sottoposto da cinquant’anni ad un vergognoso embargo condannato da tutte le persone dotate di buon senso....
Lupi dice che quando manca l’energia elettrica di solito viene sospesa pure l’erogazione di acqua e gas. Ha scoperto l’acqua calda! Non sa che acqua e gas vengono distribuiti con elettropompe che non funzionano se non c’è l’energia elettrica? La realtà è che a differenza di quanto avviene praticamente in tutto il mondo, a Cuba i servizi di base vengono dati a tutti e non solo ai privilegiati. E sono servizi democratici: o ce n’è per tutti o per nessuno. Unici privilegiati sono i servizi pubblici. Magari anche in Italia....
Quanto alla “libreta”, anziché definirla ridicola, Lupi farebbe meglio a ricordare che ha permesso la sopravvivenza di milioni di cubani. Quando non c’era, molti cubani morivano veramente di fame!!!
Per Lupi le tavole rotonde trasmesse dalla televisione cubana sono buffe e vedono quasi sempre Fidel ospite d’onore. A me sembrano invece molto interessanti e quando posso le vedo anche in Italia via satellite. Fidel appare pochissimo e solo in occasioni particolari. Magari Berlusconi apparisse tanto quanto Fidel.... E io non ho mai visto niente di tanto buffo quanto le apparizioni di Berlusconi. Le mesas redondas cubane permettono invece di avere una visione del mondo da un punto di vista diverso, altro rispetto al conformismo della nostra informazione. Io sono convinto che senza ombra di dubbio la televisione cubana sia filogovernativa, ma penso anche che se quanto dice venisse ascoltato da tutti, specialmente dalle persone intellettualmente oneste e dai più poveri, capiremmo molto di più su quanto sta accadendo nel mondo e su chi sono i veri responsabili delle miserie che affliggono l’umanità. Chi definisce i giornalisti cubani di essere “presunti giornalisti e dei servi sciocchi del potere” dovrebbe preoccuparsi prima di tutto del suo modo di fare informazione.
Lupi sostiene che nelle mesas redondas si parla solo dell’imperialismo nordamericano, dell’estradizione di Posada Carilles (un terrorista finanziato e protetto dagli USA) di Guantanamo (un pezzo dell’isola sottratta illegalmente dagli USA ed utilizzata come prigione dove vengono commesse le più vergognose atrocità) di diritti umani violati, della guerra in Irak e dei cinque cubani (illegalmente) imprigionati negli USA. Anche se fosse vero non sarebbero temi da poco! Comunque assicuro che si parla di tutto, Fidel Castro non interviene quasi mai, si confrontano diversi punti di vista e vengono ospitate personalità di ben altro spessore che il nostro Lupi. Quanto alla stampa, a Cuba non ci sono solo Granma, Joventud Rebelde e Trabajadores (che non sono poi così ridicoli come li descrive Lupi). Affrontare questo argomento porterebbe lontano, voglio solamente ricordare che anche da noi le pubblicazioni devono essere autorizzate. Provate a pubblicare qualcosa contro il nostro “ordinamento democratico” e vedrete che fine fa la nostra libertà di stampa. Quanto al detto che i giornali cubani sono “papel para limpiarse el siete” riporto il commento di alcuni cubani ai quali ho fatto leggere l’articolo di Lupi: “Es un come mierda”....
Di quanto Lupi riferisce dei suoi discorsi con i cubani non ritengo sia il caso di soffermarsi più di tanto. I cubani sono abilissimi nel dire quello che uno vuole sentirsi dire. Se uno straniero è favorevole al Governo cubano dicono di essere dei “supercastristi”, il contrario se lo straniero la pensa diversamente. Ma Lupi, così bravo nel capire il vero volto di Cuba, sembra che non se ne sia accorto.... A Cuba la stragrande maggioranza dei cubani che conosco sono favorevoli al Governo, altri sono contrari e ne parlano liberamente. E, senza finire in prigione! Forse che da noi non si dice “piove governo ladro?” Quel che è certo è che quasi nessuno parla male della Revoluciòn. Io ritengo che siano state fatte molte cose buone e altre meno buone, ma è solo un mio punto di vista. Concordo comunque con chi dice che Cuba ha fatto meno di quanto voleva ma ha fatto tutto quanto ha potuto.
Concludendo, Lupi mi sembra un personaggio presuntuoso, superbo, sprezzante ed aggressivo, un atteggiamento classico di chi pensa che nessuno al mondo sia meglio di lui e ritiene di essere il detentore della Verità. Il mio giudizio sull’articolo di Gordiano Lupi é di totale disaccordo, sia sul contenuto che sullo stile. Lo ritengo un atto di premeditato attentato alla verità che spesso oltrepassa il limite della decenza fino ad arrivare alla volgarità. Per questo mi permetto di concludere volgarmente: a leggere simili sciocchezze non posso provare altro desiderio che fare ciò che fanno i campesinos tra “foglie di palma e canne di bambù”....
Saluti.
Elio Bonomi

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho avuto l'immenso piacere di leggere il suo articolo,purtroppo in ritardo ma sempre in tempo per essere felice di aver scoperto uno SCRITTORE il quale sia riuscito in sintesi a controbattere a tutte quelle falsità vergognose che il Sig. Lupi si permette di scrivere nei confronti del Governo cubano.Non comprendo il suo accanimento a voler dimostrare tutte le cose negative anche quando non lo sono.Mi domando: questo signore avrà forse qualche problema ? O molto più semplicemente riceverà dei compensi dagli"amici di Miami" come tanti scrittori dissidenti cubani mercenari?
Ripeto,non lo so,però so che il suo modo digustoso e fazioso di scrivere ripetutamente articoli di quel genere contro il Governo cubano ,non lo rendono certo simpatico neppure a quei lettori che condividono le sue idee.
La ringrazio e la saluto.
Capecchi Carlo Alberto

Anonimo ha detto...

Vorrei chiarire che nel precedente commento,qualora lo fossi stato non era mia intenzione,nella maniera più assoluta essere offensivo nei confronti della persona del Sig.Lupi che fra l'altro non ho nemmeno il piacere di conoscere personalmente,bensì era solo mio unico desiderio dissentire energicamente da quelli che sono i suoi convincimenti nei confronti del Governo cubano.
Saluti
Carlo Alberto