Fidel Castro: Concetto di Rivoluzione

Revolución
Es sentido del momento histórico;
es cambiar todo lo que debe ser cambiado;
es igualdad y libertad plenas;
es ser tratado y tratar a los demás como seres humanos;
es emanciparnos por nosotros mismos y con nuestros propios esfuerzos;
es desafiar poderosas fuerzas dominantes dentro y fuera del ámbito social y nacional;
es defender valores en los que se cree al precio de cualquier sacrificio;
es modestia, desinterés, altruismo, solidaridad y heroísmo;
es luchar con audacia, inteligencia y realismo;
es no mentir jamás ni violar principios éticos;
es convicción profunda de que no existe fuerza en el mundo capaz de aplastar la fuerza de la verdad y las ideas.
Revolución es unidad, es independencia, es luchar por nuestros sueños de justicia para Cuba y para el mundo, que es la base de nuestro patriotismo, nuestro socialismo y nuestro internacionalismo.

Fidel Castro Ruz (1ro de mayo del 2000)

21.6.06

Juntos Podemos Mas


Il 20 marzo 2006 presso la Camera del Lavoro di Milano c’è stato un incontro con Tomàs Hirsch, del Partito Umanista cileno e candidato del raggruppamento di sinistra Juntos Podemos Mas che alle recenti elezioni in Cile si è qualificato come terza forza politica dopo gli schieramenti di centrosinistra e centrodestra. Io ritengo che esperienze come quella che Hirsch racconta dovrebbero interessare la nostra sinistra che sembra invece più affascinata dalla Bachelet, neoeletta Presidente del Cile.
Juntos Podemos Mas è il primo esempio di alternativa unitaria delle sinistre cilene dopo l’esperienza di Salvador Allende. Il successo di questa alleanza indica la possibilità di costruire un’alternativa senza dover sottostare a dei ricatti o essere costretti a votare turandosi il naso. Per capire come la pensa Tomàs Hirsch, basta saper che incontrando in Cile il neo Presidente della Bolivia Evo Morales ha detto: “Per noi è motivo di orgoglio e allegria ricevere il Presidente della Bolivia Evo Morales, vogliamo esprimergli la nostra solidarietà e la più profonda gratitudine per il processo rivoluzionario di cui egli è portavoce”. Durante l’interessante incontro di Milano Tomàs Hirsch ha affrontato i temi dei profondi cambiamenti in atto nel continente, cambiamenti che sembrano destinati a realizzare i sogni di Simon Bolivar e di Ernesto Guevara di vedere concretizzarsi le aspirazioni di emancipazione del Latinoamerica dalla secolare sottomissione di quei popoli agli interessi dell’imperialismo.
Secondo Tomàs Hirsch, il golpe militare non ha solo assassinato e fatto sparire molte persone, ma ha anche distrutto completamente l’organizzazione sociale del Paese.
Il sistema neoliberale, che sembra tanto potente e imbattibile, sta avendo delle profonde fratture.
In Venezuela sembrava impossibile che si potesse abbattere il sistema di due partiti corrotti che si alternavano al governo. Così come in Bolivia nessuna avrebbe mai pensato che il leader degli indigeni potesse diventare Presidente. E nessuno avrebbe detto che in Brasile un lavoratore senza nessun titolo di studio arrivasse al potere.
In Cile la situazione è più arretrata a causa delle divisioni della sinistra. Il modello neoliberale cileno è in crisi perché incapace di rispondere alle necessità della popolazione, però se la gente non si organizza troveranno il sistema per portarlo avanti. Per questo è importante lavorare uniti e questo è il progetto di Juntos Podemos, l’unico in grado di cambiare il Cile e di sconfiggere il progetto neoliberale. I popoli latinoamericani stanno cercando nuove risposte, che sono simili nei diversi Paesi. E’ necessario agire insieme per creare le condizioni per il cambiamento. L’azione si deve muovere su due assi, quello elettorale e quello della mobilitazione della popolazione. Ed è necessario essere presenti nei settori più emarginati della società. Perché la gente torni ad avere fiducia che il cambiamento è possibile. La gente in Cile ha passato gli ultimi decenni accontentandosi delle briciole però ora sta cominciando a pensare di essere stati ingannati.
Hirsch si dice convinto che Michelle Bachelet sia una buona persona e che stia portando avanti un processo di cambiamento socioculturale in Cile ma che la sua critica va verso la coalizione che la sostiene, una coalizione che si è voluta chiamare di centrosinistra dove però partecipano partiti che sono di destra e che hanno sempre sostenuto il modello neoliberale. Perché, si chiede Hirsch, dovrei appoggiare una coalizione che porta avanti un discorso neoliberale? Ci dicono che se non votiamo per il centrosinistra vincerà Pinera, che è il Berlusconi cileno. Perché utilizzare i voti di Junto Podemos per sostenere un programma che non è il nostro anziché guardare a quei voti come ad una intenzione della gente di costruire un’alternativa ?
La costruzione dell’alleanza non è stata facile, oltre al Partito Umanista hanno partecipato il Mir, il Partito Comunista di Azione Proletaria e i gruppi sociali che dialogavano con loro. Un problema non facile da superare è stato quello riguardante il problema della nonviolenza. Il Partito Umanista sostiene questo principio ed ha molto apprezzato che sia stato accettato da quei gruppi che hanno dovuto fare dei passi molto difficili per accettarlo. Con il dialogo ognuno ha ceduto su alcuni punti che ritenevano fondamentali, questo ha creato uno spirito di fiducia reciproca che ha portato alla costruzione dell’alleanza che ha avuto inizio il 13 dicembre 2003. Juntos Podemos Mas è nato prima come progetto politico-sociale piuttosto che progetto elettorale, questo è un fatto molto importante e nuovo per l’America Latina. Dopo un anno ha partecipato alle elezioni amministrative con candidati che rappresentavano tutte le organizzazioni che facevano parte di Juntos Podemos con il risultato che tutti hanno incrementato i loro eletti. La popolazione di sinistra ha premiato il lavoro unitario. Si è compreso che nessuno da solo può costruire il Cile che vorrebbe.
Ad una domanda sul coinvolgimento dei giovani in politica, Hirsch ha detto che non si tratta di convincer i giovani, che sono dotati di un ottimo fiuto. I giovani hanno voltato le spalle ai politici, semplicemente perché i politici hanno voltato le spalle ai giovani. Piuttosto quello che stupisce è che ci sono ancora giovani che li credono. Non c’è da cambiare i giovani, c’è da cambiare i politici. La salute e l’educazione sono due diritti umani fondamentali che oggi in Cile, e in quasi tutti i Paesi, non sono garantiti. Serve un profondo cambiamento nell’educazione, non solo garantire a tutti l’accesso allo studio, ma bisogna anche rispondere alla domanda del perché si educano i giovani. Oggi si educano perché rispondano alle necessità delle imprese, perché siano forza lavoro, non perché abbiano un progetto di vita o perché aiutino a migliorare il Paese, ma solo perché si adattino in silenzio alla situazione esistente.
Il sistema elettorale in Cile è fatto in modo che i giovani non votino, più dell’80% non è iscritto alle liste elettorali. L’iscrizione alle liste è volontaria, chi vuole si iscrive però se dopo non vota deve pagare una multa! Ecco perché i giovani non si iscrivono. Juntos Podemos vuole il contrario: l’iscrizione automatica e il voto volontario!
Hirsch si dice convinto che il cambiamento è possibile, c’è tanta gente che lo vuole. Se ognuno porta il suo contributo, questo cambiamento è possibile.
Io sono convinto che se la sinistra italiana avesse una maggiore attenzione a quanto succede in Latino America piuttosto che continuare nel suo strabismo ego ed eurocentrico, potrebbe dare motivo ai molti delusi della politica per un ritorno all’impegno per contrastare la deriva qualunquista e razzista che sta dominando nel nostro Paese e in Europa. In questo contesto il ruolo dell’informazione è determinante. Con l’assetto attuale dell’informazione radiotelevisiva e della carta stampata, la deriva è praticamente irreversibile. E’ necessario che si ponga immediatamente mano ad una riforma del settore, ma sulle intenzioni del nuovo governo, anche se l’ho votato, ho seri dubbi….
Ps. Per frenare la deriva in corso domenica e lunedì è necessario votare e far votare no al referendum!

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Dopo aver letto il tuo post, mi hai convinto a votare SI, Elio. Mi hai tolto ogni dubbio e per questo ti ringrazio. Have a nice day!

Eliolibre ha detto...

Dovresti almeno argomentare. Comunque ognuno ha i compagni di strada che si merita. Tu hai Bossi, Borghezio, Castelli, Calderoli, i fascisti, Vittorio Emanuele, Berlusconi e tutti i pluriinquisiti, io ho tutti i più grandi costituzionalisti e i migliori esponenti della cultura in Italia. E posso esporre le mie idee senza nascondermi dietro l'anonimato. Auguri.

Anonimo ha detto...

Nessun anonimato, od almeno sono anonima come tanti postano nei blog, ma non importa. La tua risposta mi convince ancor di più, perchè tu sei convinto che dalla tua parte c'è il bene e dall'altra c'è il male, un male cha andrebbe estirpato. E sarebbe la dittatura. Comunque finché si potrà votare è un bene che si voti. Mi chiedo cosa dirai se dovesse vincere il SI.
Come sappiamo l'elettorato italiano è decisamente metà e metà.

mirco ha detto...

Elio leggiti il granma di oggi.C'è la trascrizione del discorso di Felipe Perez Roque al consiglio dei diritti umani dell'onu.Toccante.

Eliolibre ha detto...

Jennifer, se vincerà il SI ne prenderò atto ma continuerò il mio impegno perchè i valori della costistuzione nata dalla lotta di liberazione tornino a trionfare. Per quanto riguarda il bene e il male io non ho mai diviso il mondo in buoni e cattivi, come puoi leggere nei miei post non risparmio critiche alla sinistra. Ti ho chiesto di argomentare perchè non riesco a spiegarmi perchè questo post che parla della conferenza di di Hirsch ti abbia convinta a votare si. Sinceramente non riesco a trovarne il nesso. Non a caso il referendum è stato buttato in politica, argomentare le ragioni del SI sarebbe molto difficile da parte di personaggi che fanno leggi che loro stessi definiscono essere "una porcata". Quanto ai tuoi compagni di strada che prima ho citato il mio giudizio non può che essere di assoluta condanna. Basta vedere quello che sta succedendo in questi giorni. Diffondere i contenuti delle intercettazioni può non essere elegante ma i contenuti fanno rabbrividire. Se poi pensiamo che Berlusconi giduca coglioni e indegni quelli che la pensano diversamente da lui la dice lunga sulle intenzioi dell'"unto dal signore".
Ti ringrazio comunque per il tuo intervento, su questo blog non ci saranno mai censure di nessun tipo, il confronto delle idee non può che essere un vantaggio reciproco. Chiaro che io ribadirò sempre il mio punto di vista.
Mirco palmao, il discorso di Felipe Roque non me lo sono perso, l'hanno dato questa notte su Cubavision. Concordo con te, veramente toccante. Magari lo ascoltassero i nostri politici, non dico la destra ma almeno la sinistra....
Ciao a tutti

Anonimo ha detto...

VOTERO' "NO"

PERCHE' AMO,

VOTERO' "NO",

PERCHE' CREDO,

VOTERO' "NO",

PER CONTINUARE,

A VIVERE,

A PARLARE,

A SOGNARE.


el gaviota,per CHI
ancora,sa AMARE.

Anonimo ha detto...

SCUSATE SE M’INTROMETTO OFF TOPIC MA LA COSA STA’ DIVENTANDO DRAMMATICA

Il territorio comunale di Cologno al Serio (Bergamo - Italy) è letteralmente invaso, giorno e notte, da prostitute nigeriane clandestine.
Tale invasione è dovuta al lassismo e alla tolleranza dell'attuale Amministrazione comunale con a capo il sindaco leghista Roberto Legramanti.

Ma i Leghisti sono contro gli extracomunitari!
Quindi, conclusione logica: Roberto Legramanti, è un leghista degenere.

Un bambino in macchina col padre vede alcune prostitute che battono sulla strada, allora chiede al padre: "Chi sono quelle signore?".
Il padre (in imbarazzo): "Niente, niente; guarda dall'altra parte che bel negozio di giocattoli!"
Il bimbo:"Sì, sì, l'ho visto, ma chi sono quelle signore?"
Il padre: "Sono... sono delle venditrici ambulanti!"
Il figlio: "Ah! E cosa vendono?"
Il padre: "Vendono... vendono un po' di felicità..."
Il bambino inizia a riflettere sulla cosa e il giorno dopo, a casa, apre il suo salvadanaio prelevando 50 euro con l'intenzione di andarsi a comprare un po' di felicità da quelle signore.
Così quel pomeriggio si presenta da una delle prostitute e le chiede: "Signora, mi darebbe 50 euro di felicità per favore?"
La donna resta allibita, ma visto il periodo di crisi, decide che non è il caso di lasciarsi sfuggire 50 euro; porta il bimbo a casa sua e gli prepara tre enormi fette di pane con la nutella.
La sera il bimbo torna a casa e trova i genitori visibilmente preoccupati.
Il padre gli chiede: "Dove sei stato fino ad ora? Eravamo in pensiero."
E il bimbo, guardando il padre: "Sono stato da una delle signore che abbiamo visto ieri, a comprare un po' di felicità!"
Il padre sbianca e gli chiede: "E... e a-allora.... co-come è andata???"
Il bimbo: "Beh! Le prime due ce l'ho fatta; la terza però L'ho leccata e basta.....

E’ una storiella ma......potrebbe avverarsi con alcune varianti.

Eliolibre ha detto...

L'anonimo ha mandato il suo commento (per ben sette volte per essere sicuro del risultato) che sta continuamente pubblicando sul blog di Beppe Grillo col nome di Cologno al Serio, dopo che io sullo stesso blog avevo commentato:
"Caro Cologno al Serio, siamo seri! Il problema non è il sindaco leghista degenere, e tantomeno le prostitute, il problema sono quelli che vanno con le prostitute! Perchè delle "prostitute nigeriane clandestine" dovrebbero finire a Cologno al Serio? Probabilmente molti colognesi, si dice così?, sono dei gran puttanieri...."
Non servono commenti. Consiglio di visitare il blog di Grillo, se ne leggono delle belle, uno spaccato perfetto della cultura italiana che dovrebbe far meditare. Ho appena replicato ad uno, ovviamente anonimo, che parlando dell'agitazione dei tassisti e dell'aggressione al Ministro Mussi invitava ad impiccare i comunisti....

Anonimo ha detto...

Caro Eliolibre se tu fossi un genitore responsabile e residente a Cologno al Serio capiresti il dramma. Viste le inutili proteste degli abitanti, forse questo sistema riuscirà a smuovere l'Amministrazione Comunale. Invece di fare commenti offensivi generalizzati, dacci una mano.
Grazie.
Cologno al Serio.

Eliolibre ha detto...

Cologno al Serio, io sono un genitore responsabile almeno quanto voi, anche se no risiedo a Cologno al Serio. E credo di essere stato tutt'altro che offensivo. Purtroppo i nostri figli non possono che vedere il mondo che gli abbiamo costruito. Io ho dato molto, rinunciando a interessi personali, per creare un mondo migliore. Se mi chiedete una mano io ho gia espresso la mia opinione sostenendo che il problema non sono il Sindaco e le prostitute. Capisco la vostra urgenza ma il vostro Sindaco potrebbe fare ben poco, al massimo spostare il problema di qualche chilometro. Il fenomeno non va affrontato con le barzellette ma serve approfondire la tematica e coinvolgere personalità che conoscono il fenomeno e che sono in grado di dare un grosso contributo, non a risolvere il problema della prostituzione che è irrisolvilbile, ma sicuramente quello della decenza. Invito i lettori di questo blog a dire la loro, ci sono amici che scrivono che sono sicuramente in grado di analizzare la questione con molta autorevolezza.