Fidel Castro: Concetto di Rivoluzione

Revolución
Es sentido del momento histórico;
es cambiar todo lo que debe ser cambiado;
es igualdad y libertad plenas;
es ser tratado y tratar a los demás como seres humanos;
es emanciparnos por nosotros mismos y con nuestros propios esfuerzos;
es desafiar poderosas fuerzas dominantes dentro y fuera del ámbito social y nacional;
es defender valores en los que se cree al precio de cualquier sacrificio;
es modestia, desinterés, altruismo, solidaridad y heroísmo;
es luchar con audacia, inteligencia y realismo;
es no mentir jamás ni violar principios éticos;
es convicción profunda de que no existe fuerza en el mundo capaz de aplastar la fuerza de la verdad y las ideas.
Revolución es unidad, es independencia, es luchar por nuestros sueños de justicia para Cuba y para el mundo, que es la base de nuestro patriotismo, nuestro socialismo y nuestro internacionalismo.

Fidel Castro Ruz (1ro de mayo del 2000)

25.10.12

FIDEL CASTRO IN FIN DI VITA. MA RESUSCITA UN’ALTRA VOLTA.



FIDEL CASTRO IN FIN DI VITA. MA RESUSCITA UN’ALTRA VOLTA.

Basta una assenza di pochi giorni dai giornali e dalla tv perché la poderosa propaganda mediatica dell’imperialismo si scateni per sostenere per l’ennesima volta l’imminente morte del Lider della Revolucion, Fidel Castro, forse il più grande ostacolo della storia alle mire planetarie delle oligarchie borghesi e dei capitali trasnazionali. A parte che Fidel Castro pure da morto continuerà per mezzo della sua imensa opera la sua incessante lotta per un mondo migliore, più libero e giusto, la sua fine continua ad essere solo un desiderio dei potenti e la sua dipartita, che pure avverrà prima o poi visto che è un comune mortale che si avvia verso i novant'anni, sarà decisa esclusivamente da fattori naturali che nulla hanno a che vedere con i desideri dei cialtroni che da più di mezzo secolo oltre che a desiderarla la sua morte hanno cercato in mille e più occasioni di provocarla.
In risposta alla campagna mediatica montata dalla stampa borghese che parlava di un fantomatico medico venezuelano che lo dava in fin di vita, c’è stata prima un’intervista rilasciata dall’ex Vice Prtesidente venezuelano Elìas Jaua che ha sostenuto un incontro con il Lider della Revoluciòn e che parlava di un Comandante en Jefe in ottimo stato di salute, il tutto confermato dia dipendenti dell’Hotel Internacional sede dell’incontro, poi un articolo dello stesso Fidel apparso sui periodici nazionali ed un servizio della tv cubana, dove il grande Lider si scusa di dover sottrarre tempo e spazio alle necessità di stampa e tv, ridicolizza i suoi detrattori e dimostra, con la lucidità che sempre lo ha caratterizzato, di stare ben al di sopra della cialtroneria dell’informazione suppostamente democratica. Nel servizio Fidel Castro appare in una foto con Elìas Jaua ed in seguito nel suo giardino mentre osserva le sue piante, discute con i suoi assistenti e legge il Granma del giorno precedente. Ovviamente per i media democratici le foto sono manipolate e la verità della sua morte viene ancora una volta taciuta al popolo cubano che soffre le conseguenze del dispotico regime castrista…. E tutto questo nei giorni in cui per l’ennesima volta il popolo cubano ha dato al mondo un’altra lezione di democrazia partecipando in massa, 92%, alle elezioni dei propri rappresentanti all’Assemblea Municipale.
Se non fosse per le conseguenze tragiche delle manipolazioni mediatiche dell’informazione in mano ai padroni, ci sarebbe semplicemente da ridere di fronte a questa ennesima ridicola dimostrazione di cialtroneria ma la questione è troppo seria per riderci sopra. Non solo seria, tragica direi. Com’è possibile che enormi maggioranze di cittadini dei paesi capitalisti continuino a credere alle corbellerie dell’informazione che continuano a chiamare democratica? Com’è possibile che la maggioranza di coloro che un tempo militavano nei partiti della sinistra, si organizzavano in sidacati, difendevano con durissime lotte i propri diritti, siano diventati così idioti da farsi abbindolare da simile grossolaneria?
La risposta sta ancora una volta nel tradimento dei dirigenti di quella che una volta era la sinistra europea, nella loro sete di potere che li ha portati a rinnegare gli ideali ed i valori dei lavoratori per spartirsi il potere con le oligarchie nazionali e le lobby trasnazionali. Le masse lavoratrici si sono sentite abbandonate a se stesse, traditi dalla sinistra che da tempo li rappresentava alcuni si sono arresi, altri hanno cercato in avventurieri improvvisati gli improbabili leader di una nuova opposizione all’insaziabile fame di denaro dei padroni di ieri e di oggi, alcuni hanno addirittura cercato riparo sotto l’ala protettiva della destra, molti cercano un dio che non c’è ed alcuni seguono le peripezie dei leader dell’ex sinistra nella speranza di briciole di potere. Io sono emigrato a Cuba, cercando un altro Egitto…. e a Cuba ho trovato una Revoluciòn che combatte, resiste e continua a ribellarsi ai potenti che dominano il pianeta. Aggredita e vituperata da blocchi esterni e squali interni, non ha fatto quanto voluto ma tutto quanto ha potuto, magari è un po stanca ma sempre viva e vegeta. Come il suo Comandante che sempre dato per morto continua a vivere.
Hasta la Victoria Siempre!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Neppure il diavolo lo vuole.