Fidel Castro: Concetto di Rivoluzione

Revolución
Es sentido del momento histórico;
es cambiar todo lo que debe ser cambiado;
es igualdad y libertad plenas;
es ser tratado y tratar a los demás como seres humanos;
es emanciparnos por nosotros mismos y con nuestros propios esfuerzos;
es desafiar poderosas fuerzas dominantes dentro y fuera del ámbito social y nacional;
es defender valores en los que se cree al precio de cualquier sacrificio;
es modestia, desinterés, altruismo, solidaridad y heroísmo;
es luchar con audacia, inteligencia y realismo;
es no mentir jamás ni violar principios éticos;
es convicción profunda de que no existe fuerza en el mundo capaz de aplastar la fuerza de la verdad y las ideas.
Revolución es unidad, es independencia, es luchar por nuestros sueños de justicia para Cuba y para el mundo, que es la base de nuestro patriotismo, nuestro socialismo y nuestro internacionalismo.

Fidel Castro Ruz (1ro de mayo del 2000)

22.7.11

CHI PUO’ AMMAZZARE UN ANGELO?




Il cantautore argentino Facundo Cabral si definiva “serenamente anarchico” e sosteneva di essere “un narratore di storie, viaggi, sogni e incubi”. In un’intervista al programma radiofonico Viva la Radio, Cabral disse che non avrebbe mai pensato di arrivare alla terza età ed incontrare tanta pace. I suoi 74 anni li aveva compiuti lo scorso 22 maggio, dopo che nel 2010 aveva subito ben quattro interventi chirurgici in seguito ad un cancro che da alcuni anni lo tormentava. Aveva bisogno di aiuto per muoversi ed aveva subito un abbassamento della vista ma tutto questo non gli impediva di continuare a scrivere e cantare le sue canzoni in diversi scenari in giro per il mondo. “Quello che io faccio è agitare, incendiare la sala perché se ne vadano pieni di calore”, disse recentemente, ed aggiunse: “Per questo quando salgo sul palco quello che cerco di fare è contagiare la gente con l’amore per la vita, spingerla perché si animi a vivere, perché se hai paura la vita non esiste. La paura è l’antitesi dell’amore, l’amore è coraggio”. Il successo come artista arrivò nel 1970 con il brano No soy de aquì, no soy de allà, dove diceva: “non ho età ne avvenire, essere felice è il mio colore e la mia identità”. Spiegava Facundo Cabral, che uno decide di essere felice, qualsiasi sia la circostanza in cui si trova a vivere. Diceva di conoscere una formula efficace per raggiungerla, quella di ascoltare il cuore prima che intervenga la testa, che sempre ti mette in conflitto. “La testa fa sempre domande perché mai impara, il cuore sa una sola cosa e la mette in atto, che è amare; per questo sono condannato alla felicità”. Nel 1996 l’UNESCO lo dichiarò Messaggero di Pace per la sua opera di cantautore, poeta e scrittore.
Il 9 luglio scorso Facundo Cabral si stava dirigendo verso l’Aeroporto La Aurora, a sud di Ciudad Guatemala, per volare verso il Nicaragua dove era atteso per dei concerti. Per strada, in quel paese che rappresenta l’essenza della follia capitalista, Facundo Cabral incontrò la furia di sicari armati che scaricarono tutta la loro follia contro l’auto su cui viaggiava in compagnia dell’impresario teatrale che lo aveva contrattato. Non era lui la vittima destinata, non poteva essere lui. Nemmeno nell’inferno capitalista che distrugge ogni valore si può arrivare a tanto! Chi può ammazzare un angelo?

2 commenti:

Marghi ha detto...

Grazie di questo bel ricordo. Un abbraccio
Marghi

Eliolibre ha detto...

Chao Marghi,
te quiero!