Fidel Castro: Concetto di Rivoluzione

Revolución
Es sentido del momento histórico;
es cambiar todo lo que debe ser cambiado;
es igualdad y libertad plenas;
es ser tratado y tratar a los demás como seres humanos;
es emanciparnos por nosotros mismos y con nuestros propios esfuerzos;
es desafiar poderosas fuerzas dominantes dentro y fuera del ámbito social y nacional;
es defender valores en los que se cree al precio de cualquier sacrificio;
es modestia, desinterés, altruismo, solidaridad y heroísmo;
es luchar con audacia, inteligencia y realismo;
es no mentir jamás ni violar principios éticos;
es convicción profunda de que no existe fuerza en el mundo capaz de aplastar la fuerza de la verdad y las ideas.
Revolución es unidad, es independencia, es luchar por nuestros sueños de justicia para Cuba y para el mundo, que es la base de nuestro patriotismo, nuestro socialismo y nuestro internacionalismo.

Fidel Castro Ruz (1ro de mayo del 2000)

6.9.08

Carne da cannone per il mercato


Carne da cannone per il mercato


Mentre nel mondo la libera informazione in mano ai potenti ci informa in maniera pressoché identica, pur con diverse visioni, da destra, dal centro e da sinistra, di come vanno le cose nel mondo, un “dittatore feroce e sanguinario” continua ad illuminare le menti libere sulla realtà che ci circonda.
L’8 agosto in Cina si sono aperti i giochi olimpici mentre “casualmente” lo stesso giorno, le truppe georgiane lanciavano il loro attacco alla Repubblica Autonoma dell’Ossezia del Sud. Questa casualità è sfuggita ai nostri grandi giornalisti difensori delle libertà, ma non è sfuggita a colui che ha dedicato l’intera sua esistenza a svelare i misfatti dei criminali che per secoli hanno imposto il loro dominio sul pianeta e che continuano, con l’avvallo della “libera informazione”, a perpretare crimini orribili pur di continuare ad imporre ed allargare il proprio dominio sull’umanità.
Come ben si sa Fidel Castro Ruz ha ufficialmente rinunciato a gestire il potere a Cuba a causa delle sue condizioni fisiche che lo rendono impossibilitato a reggere le funzioni di Presidente del paese, ma non ha rinunciato ad utilizzare la sua raffinata intelligenza e quei valori etici e morali che gli hanno permesso di essere indiscutibilmente una costante spina nel fianco dei potentati economici, militari e politici reazionari che non a caso si sono sprecati come non mai a diffondere un’immagine totalmente distorta della figura del leader della Rivoluzione cubana che è così diventato un criminale dittatore agli occhi delle masse confuse dai mezzi di informazione al servizio dei potenti, mentre viene considerato un raro esempio di saggezza e coerenza etica da coloro che hanno saputo liberarsi dalle manipolazioni dell’informazione ufficiale “libera e democratica”. Non a caso tra questi ultimi figurano numerosi Premi Nobel e personaggi di cultura internazionalmente riconosciuti.
Nella più recente delle sue famose riflessioni, anche se praticamente sconosciute o manipolate nel “libero occidente”, apparsa su Cuba Debate, Fidel Castro scrive a proposito dei fatti dell’Ossezia con il titolo: Carne da cannone per il mercato. La riflessione del Comandante è dedicata agli eventi in Ossezia del Sud dove per l’ennesima volta centinaia di cittadini innocenti sono stati sacrificati a causa delle mire espansionistiche degli interessi dei potenti capeggiati dal governo degli Stati Uniti e dai loro potenti apparati strategici. In attesa che il mondo si svegli e decida di porre fine agli scempi e processare per crimini di guerra i responsabili di crimini indescrivibili che hanno visto TUTTI i presidenti degli Usa responsabili nel condividere ed organizzare crimini vergognosi, proprio in questi giorni cade l’anniversario di Hiroshima e Nagasaki, traduco la riflessione di Fidel castro con la certezza che servirà a chi la legge per farsi un’opinione un poco diversa da quella che i mezzi d’informazione tradizionale cercano di inculcarci. Con tutti i limiti delle mie scarse qualità di traduttore, il senso del ragionamento del Comandante non può essere più chiaro talmente evidenti sono le sue considerazioni.

Carne de cañon para el mercado
A volte alcuni governanti disconoscono i dati concreti, per questo ci è apparso molto opportuno il messaggio di Raùl che ha chiarito la posizione di Cuba. Abbonderò su alcuni aspetti che non possono essere approfonditi in una dichiarazione precisa e breve.
Il governo delle Georgia non avrebbe mai lanciato le sue forze armate contro la capitale della Repubblica autonoma dell’Ossezia del Sud all’alba dell’ 8 agosto, per quella che ha definito la ristabilizzazione dell’ordine costituzionale, senza aver prima concertato l’evento con Bush, il quale nel passato mese di aprile a Bucarest assicurò il suo appoggio al presidente Saakashvili per l’ingresso della Georgia nella NATO, che equivale ad un pugnale affilato che si intende infilare nel cuore della Russia. Molti Stati europei che appartengono a questa organizzazione militare si preoccupano seriamente per la manipolazione irresponsabile del tema delle nazionalità, pieno di potenziali conflitti, che nella stessa Gran Bretagna possono dar luogo alla disintegrazione del Regno Unito. La Yugoslavia venne dissolta per questa via, gli sforzi di Tito per evitarlo vennero vanificati dopo la sua morte.
Che necessità c’erano per accendere la miccia della polveriera del Caucaso? Quante volte andrà la brocca all’acqua prima di rompersi? La Russia continua ad essere una poderosa potenza nucleare. Possiede migliaia di armi di questo tipo. D’altra parte devo ricordare che l’economia occidentale esportò illegalmente da questo paese più di 500 mila milioni di dollari. Se la Russia non rappresenta più il fantasma del comunismo, se non ci sono più le oltre 400 piattaforme nucleari puntate contro gli obiettivi militari e strategici europei smantellate dopo il dissolvimento dell’Unione Sovietica, perché la si vuole accerchiare con uno scudo nucleare? Pure il vecchio continente ha bisogno di pace.
Le truppe russe che si trovavano in Ossezia del Sud erano impiegate in una missione di pace riconosciuta internazionalmente, non sparavano contro nessuno.
Perché la Georgia escogitò l’ 8 agosto, data dell’inaugurazione dei Giochi Olimpici di Pechino, per occupare Tsjinvali, la capitale della repubblica autonoma? Questo giorno quattro miliardi di persone in tutto il pianeta presenziarono davanti alla televisione al meraviglioso spettacolo con il quale la China inaugurò questi giochi. Solo il popolo degli Stati Uniti non ha potuto sfruttare in questa giornata la trasmissione in diretta della stimolante festa di amicizia tra tutti i popoli del mondo che lì venne inscenata. Il monopolio sui diritti di trasmissione sono stati acquisiti da un canale televisivo mediante il pagamento di 900 milioni di dollari per ottenere il massimo beneficio commerciale per ogni minuto di trasmissione. Le imprese concorrenti si presero la rivincita divulgando in quelle ore le notizie della guerra in Ossezia, che non erano esclusiva di nessuno. Il rischio di un serio conflitto minacciava il mondo.
Bush ha potuto godersi lo spettacolo come invitato ufficiale. Tuttavia domenica 10, due giorni e mezzo dopo, lo si vedeva agitare bandiere, fingendo di essere alfiere della pace e pronto a dilettarsi con le vittorie dei magnifici atleti nordamericani, quello che i suoi occhi, abituati a manipolare tutto, vedevano come simbolo del potere e superiorità del suo impero. Nei suoi momenti di ozio, teneva lunghe conversazioni con i funzionari subordinati in Washington, minacciava la Russia e incoraggiava discorsi umilianti per questo paese, del rappresentante degli Stati Uniti nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Alcuni dei paesi che formavano il campo socialista o parte della stessa URSS, oggi agiscono come protettorati degli stati Uniti. I loro Governi, spinti da un odio irresponsabile contro la Russia, come la Polonia e la Repubblica Ceca, si allineano in posizioni di totale appoggio a Bush ed all’attacco a sorpresa contro l’Ossezia del Sud da parte di Saakashvili, un avventuriero con una strana storia che, dalla natia Tblisi, capitale del suo paese, lo ha portato a laurearsi avvocato in una università di Kiev, a realizzare corsi post diploma a Strasburgo, New York e Washington. Esercita la professione a New York e si presenta come un georgiano occidentalizzato, ambizioso ed opportunista. Ritornò al suo paese appoggiato dagli yankee per pescare nel fiume torbido della disintegrazione dell’Unione Sovietica. Venne eletto Presidente della Georgia nel gennaio del 2004.
Questo paese, dopo Stati Uniti e Gran Bretagna, è quello che più soldati ha inviato nell’avventura bellica in Iraq, e non lo fa precisamente per spirito internazionalista. Quando Cuba, quasi due decenni fa, inviò centinaia di migliaia di combattenti a lottare per l’indipendenza e contro il colonialismo e l’hapartheid in Africa, non cercò combustibile, materie prime ne plusvalenze; erano volontari. Così si forgiò l’acciaio dei nostri principi. Che fanno in Iraq i soldati georgiani se non appoggiare una guerra che è costata a questo popolo centinaia di migliaia di vittime e milioni di danneggiati? Che ideali vanno a difendere lì? E’ logico che i cittadini dell’Ossezia del Sud non desiderino essere inviati come soldati a combattere in Iraq o altri luoghi del pianeta al servizio dell’imperialismo.
Saakashvili dal canto suo mai si sarebbe lanciato nell’avventura di inviare l’esercito georgiano in Ossezia del Sud, dove si scontrerebbe con le truppe russe piazzate lì come forza di pace. Non si può giocare con la guerra nucleare ne premiare la somministrazione di carne da cannone per il mercato.
Questa riflessione era già stata elaborata quando Bush parlò alle 5 e 30 p.m., ora di Cuba. Niente smentisce quello che qui si analizza; solamente che la guerra mediatica degli Stati Uniti è oggi più intensa che mai. E’ la solita manovra predisegnata che non inganna nessuno.
I russi hanno dichiarato con assoluta chiarezza che il ritiro degli invasori al punto di partenza è l’unica soluzione decorosa possibile.
Volesse il cielo i Giochi Olimpici possono continuare senza essere interrotti da una gravissima crisi. La partita di pallavolo femminile contro un’ottima compagine statunitense è stata fenomenale, ed il baseball non è ancora iniziato.

Fidel Castro Ruz

6 commenti:

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Eliolibre ha detto...

Continuo ad eliminare gli interventi del deficiente che proprio non vuol capire che questo blog non è fatto per dare spazio ai suoi sfoghi demenziali. Pazienza, meglio perdere qualche minuto ad eliminare un commento che permettere ad un cialtrone di imbrattare questo spazio.

Anonimo ha detto...

Grande Castro come sempre.

Ciao Elio

Un tipo serio

Eliolibre ha detto...

Ciao Tipo serio, Cuba ancora una volta duramente colpita, in questi giorni sta dimostrando al mondo che quando si governa PER e non CONTRO il popolo si possono superare qualsiasi difficoltà. Lo capiranno mai i nostri farabutti governanti "democratici"?

Anonimo ha detto...

Tanto lo censuri Elio, però lo scrivo lo stesso. E' Cristallino, che Fidel dica questo a difesa di Putin, dopo gli accordi presi, tra Putin e Raul, di far ritornare Cuba, satellite della Russia. La Russia deve provocare gli usa, per bloccare lo scudo spaziale in Polonia, La vecchia carta Cuba torna importante. Senza spina d' orsale la leader ship cubana, (basta mangiare) si piega hai suoi affamatori. Tu ricordi 1991 a Cuba, quando ex unione sovietica da un giorno all'altro ha tolto tutti i rifornimenti? e' stata fame per 3 anni. Il signor Putin era un uomo chiave, nel ritiro da Cuba. Ora però è un amico....Secondo te questa è lucidità anti imperialista???? saluti

Eliolibre ha detto...

E perchè dovrei censurarlo? io censuro solo quando uno scrive solamente per provocare, offende me o i lettori oppure altre persone, come spesso succede con Fidel Castro ed i dirigenti della Revoluciòn, che a MIO PARERE non meritano offese ma rispetto. Perchè, vedi, c'è offesa ed offesa, se uno offende Bhsh dandogli cel criminale fascista, sempre a MIO PARERE, ritengo che stia semplicemente dicendo la verità e non un'offesa.
Venendo al tuo scritto, visto da un certo punto di vista potrebbe anche essere ritenuto offensivo, non a caso tu metti le mani avanti chiedendo di non censurare, ma io ritengo che quello che scrivi offenda sopratutto te stesso. Quindi, contento, tu....
P.s. impara a scrivere decentemente altrimenti malgrado l'anonimato ti rendi troppo facilmente riconoscibile.