Fidel Castro: Concetto di Rivoluzione

Revolución
Es sentido del momento histórico;
es cambiar todo lo que debe ser cambiado;
es igualdad y libertad plenas;
es ser tratado y tratar a los demás como seres humanos;
es emanciparnos por nosotros mismos y con nuestros propios esfuerzos;
es desafiar poderosas fuerzas dominantes dentro y fuera del ámbito social y nacional;
es defender valores en los que se cree al precio de cualquier sacrificio;
es modestia, desinterés, altruismo, solidaridad y heroísmo;
es luchar con audacia, inteligencia y realismo;
es no mentir jamás ni violar principios éticos;
es convicción profunda de que no existe fuerza en el mundo capaz de aplastar la fuerza de la verdad y las ideas.
Revolución es unidad, es independencia, es luchar por nuestros sueños de justicia para Cuba y para el mundo, que es la base de nuestro patriotismo, nuestro socialismo y nuestro internacionalismo.

Fidel Castro Ruz (1ro de mayo del 2000)

10.8.06

L'atomica democratica


In questi giorni si sono svolte le celebrazioni per il sessantunesimo anniversario delle atomiche americane sganciate su Hiroschima e Nagasaky. Spesso queste commemorazioni rappresantano solo un breve intervallo di ipocrita retorica da parte dei rappresenti delle istituzioni. Dopo i bei discorsi tutti ritornano alle loro più o meno benemerite attività istituzionali. Ma questa commemorazione del tragico evento avvenuto sul territorio nipponico, è andato ben oltre quello che si può aspettare un critico del nostro mondo quale io sono. Il sindaco di Nagasaky ha chiuso il suo intervento commemorativo sostenendo che ciò che lo sta maggiormente preoccupando è il fatto che l'Iran potrebbe essere in grado di costruire la bomba atomica! A lui non preoccupa che l'atomica ce l'abbiano molti Paesi vicini al Giappone come Cina ed India. Nemmeno che Israele, Paese che sta dimostrando di avere nervi poco saldi e molto propenso alle aggressioni, possegga almeno 250 ordigni nucleari. E non lo preoccupa nemmeno che chi ha lanciato l'atomica sul Giappone e sulla sua città possegga un arsenale atomico inimmaginabile e che vada tranquillamente in giro per il mondo a seminare terrore, morte e distruzione. A lui preoccupa l'Iran! Perchè la sua città ed i suoi concittadini sono sì stadi distrutti dagli americani, ma gli Usa sono uno stato democratico!Come Israele.... Perciò i suoi concittadini sono morti per una causa giusta: permettere agli Usa di sperimentare l'esportazione della democrazia. Ora che gli Usa stanno sperimentanto armi al laser ed a micro-onde potrebbe offrire nuovamente l'intero Giappone ai loro esperimenti. Glie ne sarebbero tutti eternamente grati, la democrazia avanzerebbe più rapidamente ed i suoi successori potrebbero tenere commemorazioni ancora più commoventi. Pensate che onore ricordare con parole toccanti milioni di vittime eroiche sacrificate per l'avanzata della democrazia....

6 commenti:

Salserodialbosaggia ha detto...

Sinceramente, sono d'accordo con il tuo pensiero Elio.
Non si può fare distinzione alcuna tra i paesi possessori di ordigni atomici, vanno messi tutti sullo stesso piano.
Pensa che la stragrande maggioranza dei paesi del patto NATO si sono indignati verso l'Iran per aver ripreso gli esperimenti atomici, che a loro dire sono solo atti al uso del atomica per usi non bellici.
A tal proposito a suo tempo Cuba nella persona del suo presidente Fidel Castro ha espresso solidarietà con il presidente Iraniano Amadjnejad (spero di averlo scritto correttamenta), in quanto si partiva dal principio che era ammissibile compiere esperimenti nel campo atomico, escluso l'uso bellico da qualsiasi paese al mondo, al fine di produrre energia, materia d'atualità visto l'aumento esponenziale del costo del oro nero che ora sfiora gli 80 $ al barile.
Io sono contro tutte queste tecnologie anche se sviluppate per scopi non bellici, bene hanno fatto quei paesi che si stanno atrezzando per progredire verso lo sviluppo delle fonti rinnovabili, come l'eolico o il solare.
Scusa se mi sono dilungato, ma spero che in futuro queste tematiche si svilupperanno concretamente anche nel nostro paese.

Eliolibre ha detto...

Gli ingiustificabili ritardi nello sviluppo di fonti rinnovabili di energia sono dovuti esclusivamente al fatto che l'economia dei Paesi ricchi è basata sullo sfruttamento dei combustibili fossili. Intorno ad essi ruotano interessi tali da condizionare le politiche del pianeta. In tale situazione ci sono comunque Paesi che hanno adottato politiche intelligenti di risparmio energetico e di sviluppo di energie alternative. Non è il caso dell'Italia dove le energie alternative non vengono considerate e dove anzichè favorire il risparmio energetico sembra si vada in direzione opposta. Basti pensare che per riscaldare un edificio da noi abbiamo un consumo specifico pari a 21 litri di gasolio/anno mentre nella più virtuosa Germania si consumano 7 litri/anno!!!!
Sul risparmio energetico negli edifici pubblicherò in futuro un post perchè ritengo questa problematica decisiva per il nostro futuro e anche perchè è proprio di questo settore che mi occupo nella mia professione.

Fantomas ha detto...

ABAJO FIDEL

MORTI EL COMANDANTE

VIVA CUBA LIBRE

ABAJO ITALIA FACISTA

Eliolibre ha detto...

Enrique, sei piuttosto monotono. Se hai qualcosa da dire, bene, altrimenti faresti meglio a non costringermi a prendere provvedimenti

Anonimo ha detto...

CUBA,

E' GIA'

LIBERA.

E' LIBERA

DALL'EGOISMO,

CHE ARRICCHISCE

POCHI,

ED UCCIDE

TANTI.

E' LIBERA

DAGLI ATOMI,

QUELLI DEMOCRATICI

QUELLI IMPAZZITI.

CUBA,

DOVE GLI ATOMI

SONO FIORI,

IN MANO AI

BAMBINI!!!

el gaviota

Eliolibre ha detto...

Bella poesia Gaviota, proprio alla vigilia degli 80 anni del Comandante en Jefe. Mentre ombre di morte stanno oscurando il pianeta, l'Isola caraibica sta affrontando con serenità ed in tutta tranquillità il difficile periodo conseguente alla malattia del suo Presidente. Chi si aspettava sommosse e ribellioni è servito. L'alto livello culturale del popolo cubano lo guiderà sempre a sceglire pacificamente la propria via, malgrado tutte le pressioni e gli immensi capitali investiti per abbattere la sovranità di Cuba.