10.8.06
L'atomica democratica
In questi giorni si sono svolte le celebrazioni per il sessantunesimo anniversario delle atomiche americane sganciate su Hiroschima e Nagasaky. Spesso queste commemorazioni rappresantano solo un breve intervallo di ipocrita retorica da parte dei rappresenti delle istituzioni. Dopo i bei discorsi tutti ritornano alle loro più o meno benemerite attività istituzionali. Ma questa commemorazione del tragico evento avvenuto sul territorio nipponico, è andato ben oltre quello che si può aspettare un critico del nostro mondo quale io sono. Il sindaco di Nagasaky ha chiuso il suo intervento commemorativo sostenendo che ciò che lo sta maggiormente preoccupando è il fatto che l'Iran potrebbe essere in grado di costruire la bomba atomica! A lui non preoccupa che l'atomica ce l'abbiano molti Paesi vicini al Giappone come Cina ed India. Nemmeno che Israele, Paese che sta dimostrando di avere nervi poco saldi e molto propenso alle aggressioni, possegga almeno 250 ordigni nucleari. E non lo preoccupa nemmeno che chi ha lanciato l'atomica sul Giappone e sulla sua città possegga un arsenale atomico inimmaginabile e che vada tranquillamente in giro per il mondo a seminare terrore, morte e distruzione. A lui preoccupa l'Iran! Perchè la sua città ed i suoi concittadini sono sì stadi distrutti dagli americani, ma gli Usa sono uno stato democratico!Come Israele.... Perciò i suoi concittadini sono morti per una causa giusta: permettere agli Usa di sperimentare l'esportazione della democrazia. Ora che gli Usa stanno sperimentanto armi al laser ed a micro-onde potrebbe offrire nuovamente l'intero Giappone ai loro esperimenti. Glie ne sarebbero tutti eternamente grati, la democrazia avanzerebbe più rapidamente ed i suoi successori potrebbero tenere commemorazioni ancora più commoventi. Pensate che onore ricordare con parole toccanti milioni di vittime eroiche sacrificate per l'avanzata della democrazia....
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6 commenti:
Sinceramente, sono d'accordo con il tuo pensiero Elio.
Non si può fare distinzione alcuna tra i paesi possessori di ordigni atomici, vanno messi tutti sullo stesso piano.
Pensa che la stragrande maggioranza dei paesi del patto NATO si sono indignati verso l'Iran per aver ripreso gli esperimenti atomici, che a loro dire sono solo atti al uso del atomica per usi non bellici.
A tal proposito a suo tempo Cuba nella persona del suo presidente Fidel Castro ha espresso solidarietà con il presidente Iraniano Amadjnejad (spero di averlo scritto correttamenta), in quanto si partiva dal principio che era ammissibile compiere esperimenti nel campo atomico, escluso l'uso bellico da qualsiasi paese al mondo, al fine di produrre energia, materia d'atualità visto l'aumento esponenziale del costo del oro nero che ora sfiora gli 80 $ al barile.
Io sono contro tutte queste tecnologie anche se sviluppate per scopi non bellici, bene hanno fatto quei paesi che si stanno atrezzando per progredire verso lo sviluppo delle fonti rinnovabili, come l'eolico o il solare.
Scusa se mi sono dilungato, ma spero che in futuro queste tematiche si svilupperanno concretamente anche nel nostro paese.
Gli ingiustificabili ritardi nello sviluppo di fonti rinnovabili di energia sono dovuti esclusivamente al fatto che l'economia dei Paesi ricchi è basata sullo sfruttamento dei combustibili fossili. Intorno ad essi ruotano interessi tali da condizionare le politiche del pianeta. In tale situazione ci sono comunque Paesi che hanno adottato politiche intelligenti di risparmio energetico e di sviluppo di energie alternative. Non è il caso dell'Italia dove le energie alternative non vengono considerate e dove anzichè favorire il risparmio energetico sembra si vada in direzione opposta. Basti pensare che per riscaldare un edificio da noi abbiamo un consumo specifico pari a 21 litri di gasolio/anno mentre nella più virtuosa Germania si consumano 7 litri/anno!!!!
Sul risparmio energetico negli edifici pubblicherò in futuro un post perchè ritengo questa problematica decisiva per il nostro futuro e anche perchè è proprio di questo settore che mi occupo nella mia professione.
ABAJO FIDEL
MORTI EL COMANDANTE
VIVA CUBA LIBRE
ABAJO ITALIA FACISTA
Enrique, sei piuttosto monotono. Se hai qualcosa da dire, bene, altrimenti faresti meglio a non costringermi a prendere provvedimenti
CUBA,
E' GIA'
LIBERA.
E' LIBERA
DALL'EGOISMO,
CHE ARRICCHISCE
POCHI,
ED UCCIDE
TANTI.
E' LIBERA
DAGLI ATOMI,
QUELLI DEMOCRATICI
QUELLI IMPAZZITI.
CUBA,
DOVE GLI ATOMI
SONO FIORI,
IN MANO AI
BAMBINI!!!
el gaviota
Bella poesia Gaviota, proprio alla vigilia degli 80 anni del Comandante en Jefe. Mentre ombre di morte stanno oscurando il pianeta, l'Isola caraibica sta affrontando con serenità ed in tutta tranquillità il difficile periodo conseguente alla malattia del suo Presidente. Chi si aspettava sommosse e ribellioni è servito. L'alto livello culturale del popolo cubano lo guiderà sempre a sceglire pacificamente la propria via, malgrado tutte le pressioni e gli immensi capitali investiti per abbattere la sovranità di Cuba.
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