Fidel Castro: Concetto di Rivoluzione

Revolución
Es sentido del momento histórico;
es cambiar todo lo que debe ser cambiado;
es igualdad y libertad plenas;
es ser tratado y tratar a los demás como seres humanos;
es emanciparnos por nosotros mismos y con nuestros propios esfuerzos;
es desafiar poderosas fuerzas dominantes dentro y fuera del ámbito social y nacional;
es defender valores en los que se cree al precio de cualquier sacrificio;
es modestia, desinterés, altruismo, solidaridad y heroísmo;
es luchar con audacia, inteligencia y realismo;
es no mentir jamás ni violar principios éticos;
es convicción profunda de que no existe fuerza en el mundo capaz de aplastar la fuerza de la verdad y las ideas.
Revolución es unidad, es independencia, es luchar por nuestros sueños de justicia para Cuba y para el mundo, que es la base de nuestro patriotismo, nuestro socialismo y nuestro internacionalismo.

Fidel Castro Ruz (1ro de mayo del 2000)

23.8.06

Elezioni, partiti e democrazia


La malattia di Fidel Castro ha interessato molti dibattiti su parecchi Blog. Uno dei temi emersi con più frequenza è quello riguardante la mancanza di democrazia a Cuba che coloro che criticano l'esperienza rivoluzionaria cubana, quasi sempre senza conoscerne la storia e la realtà, tirano in ballo frequentemente per denigrare l'Isola caraibica e la sua eroica resistenza. La mancanza di "libere elezioni democratiche" è il cavallo di battaglia che questi personaggi usano più frequentemente a sostegno delle loro tesi.
Stimolato anche dalla richiesta di alcuni frequentatori di questo ed altri blog che io visito abitualmente, ho deciso di pubblicare un riassunto del sistema elettorale cubano che io, senza alcun dubbio, trovo molto più democratico e rispettoso della volontà popolare dei sistemi elettorali dei nostri paesi cosidetti a "democrazia avanzata".
Se la democrazia avanzata è quella dove le oligarchie dei partiti scelgono i candidati, li mandano in Tv a fare ridicole sceneggiate e gli elettori non hanno nemmeno la possibilità di esprimere le preferenze, siamo messi bene! Se poi governano nell'interesse di pochi contro l'interesse della collettività, di democratico io non riesco a trovarci proprio niente. Se infine, come dice Beppe Grillo, la percentuale di coloro che hanno pendenze con la giustizia è molto meno al malfamato rione Sanità di Napoli rispetto al nostro Parlamento, non saprei con che coraggio si parla ancora di democrazia.

Breve riasunto del sistema elottorale cubano.
Il pluripartitismo nella vita di Cuba è stato criticato già dai precursori della Rivoluzione ed in paricolare da Josè Martì, in quanto basato su raggruppamenti creati per la spartizione del poptere ed incapace di tutelare gli interessi del paese dalla sottomissione politico-economica dagli Stati Uniti. Infatti fin dalla fondazione della Repubblica, tutti i partiti che si sono susseguiti al potere si sono rivelati servitori degli interessi della vicina superpotenza. Per chiudere con questa drammatica esperienza che aveva portato i cittadini cubani alla totale schiavitù, la Rivoluzione, ha scelto la strada del partito unico ed è stato creato il Partito Comunista di Cuba che non ha finalità elettorali ma il compito di fronteggiare in modo unitario le pressioni provenienti dall'esterno e tese a frammentare l'unità popolare per tornere ad imporre il dominio imperialista. Contrariamente a quello che viene propagandato dai nemici di Cuba, il Partito Comunista di Cuba non partecipa alle elezioni nè alla nomina dei candidati, che vengono invece proposti dai cittadini mediante assemblee di quartiere dette Assemblee di Candidatura. I candidati proposti per semplice richiesta ed alzata di mano, partecipano alle elezioni per le Assemblee Municipali (equivalenti ai nostri Consigli Comunali). Le candidature così formulate sono presentate alla propria Circoscrizione Elettorale dove i probabili futuri Delegati all'Assemblea Municipale potranno essere eletti con voto diretto e segreto, depositato nelle urne. La nomina dei candidati da parte dei cittadini, rappresenta un fattore molto più democratico rispetto ai paesi dove le elezioni sono caratterizzate dalla lotta tra raggruppamenti politici che impongono i loro candidati. Fino al 1992, quando è entrata in vigore la Nuova Legge Elettorale, i Delegati alle Assemblee Provinciali (equivalenti ai nostri Consigli Regionali) e i Deputati all'Assemblea Nazionale (equivalente al nostro Parlamento) venivano nominati dai Delegati eletti nelle 169 Assemblee Municipali, che erano stati eletti direttamente dal popolo. Ora i cittadini non solo eleggono i Delegati all'Assemblea Municipale ma eleggono, sempre con voto diretto e segreto, anche i Delegati all'Assemblea Provinciale e i Deputati all'Assemblea Nazionale del Poder Popular (Parlamento). Siccome non esistono i partiti politici, le proposte di candidatura alle Assemblee Provinciali e all'Assemblea Nazionale vengono presentate dalle Assemblee Municipali, elette direttamente dal popolo. Un'altra novità introdotta dalla Nuova Legge Elettorale è che le nomine dei candidati a Delegati Provinciali e Deputati Nazionali, vengono proposte dalle organizzazioni di massa e studentesche, i cui rappresentanti costituiscono Commissioni di Candidature, presiedute da un membro dei sindacati. Le Commissioni sono formate dall'Associazione Nazionale Piccoli Agricoltori, i Sindacati dei lavoratori, i Comitati di Difesa della Rivoluzione, la Federazione Donne Cubane, la Federazione Studentesca Universitaria, la Federazione degli Studenti Medi, ecc. A queste organizzazioni appartengono la stragrande maggioranza dei circa 8 milioni di cittadini in età di voto, cioè superiori ai sedici anni di età, ed hanno l'incarico di approntare le liste dei nomi che dovranno essere approvate dall'Assemblea Municipale. Quest'ultima può respingere uno, più, o addirittura tutti i nominativi proposti. A questo punto la Commissione di Candidature dovrà sottoporre all'esame dell'Assemblea Municipale altre proposte di candidati. La metà dei candidati per le Assemblee Provinciali e Nazionale dovranno essere Delegati già eletti alle Assemblee Municipali. L'altra metà sarà proposta dalle Commissioni di Candidature scegliendo tra i cittadini che si distinguono nell'ambito della cultura, della politica, della scienza, dello sport, ecc.
Garanzie di rappresentatività democratica
Un candidato per essere eletto deve superare il 50% dei voti. Il sistema cubano prevede che la democrazia non si esprime solo col voto, ma anche nella partecipazione popolare alla formazione delle candidature. Questo viene negato dove, come da noi, esiste un sistema di partiti che scelgono i candidati. La campagna elettorale si svolge con la partecipazione dei candidati ad incontri organizzati con gli elettori nei posti di lavoro, a pubbliche assemblee e ad altri atti pubblici. A questi incontri partecipazione contemporaneamente tutti i candidati. Non è possibile pubblicizzarsi con manifesti, striscioni, volantini, pubblicità radiofonica o televisiva. Vengono allestite nei luoghi npubblici, bacheche con affisse le foto dei candidati, i dati personali e una breve biografia. Per la campagna elettorale il candidato non deve sostenere alcuna spesa.

I contenuti della Legge Elettorale
La Legge Elettorale approvata dal Parlamento il 29 ottobre 1992 regola lo svolgimento delle elezioni per le Assemblee Nazionali, Provinciali e Municipali del Poder Popular, ed i referendum.
Il voto è libero e segreto e non esiste l'obbligo di recarsi alle urne. Chi si astiene non subisce nessuna sanzione. Viene iscritto nel Registro degli Elettori del Municipio dove ha stabilito il suo domicilio ogni cittadino cubano con capacità legale che abbia compiuto i 16 anni di età . Ogni cittadino può: eleggere e risultare eletto, votare nei referendum, essere iscritto nel Registro degli Elettori, verificare che il proprio nome appaia in tale Registro, presenziare agli scrutini, partecipare alle Assemblee di Nomina dei Candidati, presentare reclami secondo le procedure per far valere i propri diritti elettorali. Il di voto non viene riconosciuto agli incapaci mentali previa dichiarazione giudiziaria, a coloro che sono sottoposti a privazione della libertà e coloro ai quali l'autorità giudiziaria ha sospeso il diritto di voto. Hanno diritto di essere eletti tutti i cittadini cubani, uomini o donne, che godono dei diritti politici e che siano residenti nel Paese da almeno 5 anni precedenti le elezioni. Non possono essere eletti i cittadini incapacitati a esercitare il diritto di voto. I Deputati all'Assemblea Nazionale e i Delegati all'Assemblea Provinciale vengono eletti ogni cinque anni. I Delegati all'Assemblea Municipale vengono eletti ogni due anni e mezzo. Cuba è suddivisa in circoscrizioni elettorali. Il numero di Deputati o di Delegati da eleggere è in rapporto al numero degli abitanti del Municipio o della Provincia. Ogni candidato può presentarsi unicamente nella circoscrizione della propria residenza. Le operazioni di voto si svolgono in una sola giornata, ininterrottamente dalle ore 7 alle ore 18. Scaduto il termine, immediatamente si aprono le urne e, al cospetto di chiunque voglia presenziare, si procede al conteggio delle schede e dei voti ottenuti. Chi viene eletto deputato non ha privilegi personali, né economici. Per il tempo in cui rimarrà in carica percepirà lo stesso salario che guadagnerebbe se fosse al proprio posto di lavoro.

Risultati elettorali delle elezioni più recenti
Il giorno 11 gennaio 1998 si sono recati alle urne 7.931.229 cubani per eleggere 601 Deputati al Parlamento e 1.192 Delegati alle 14 Assemblee Provinciali. Nonostante non sia obbligatorio, ha votato il 98.35 % degli aventi diritto al voto. I voti validi sono stati 7.534.008 pari al 95 %, mentre le schede bianche o annullate sono state il 5 %. Le elezioni si sono svolte nella massima tranquillità sotto il controllo di osservatori esteri e di migliaia di giornalisti arrivati da ogni parte del mondo. Ogni giornalista ha potuto liberamente scegliere in quali Collegi Elettorali svolgere il proprio lavoro. Non sono state riscontrate irregolarità.
Il 20 ottobre 2002 è stata effettuata la prima tornata delle elezioni per delegati alle Assemblee Municipali del Poder Popular, con la partecipazione del 95.64 % degli elettori iscritti, mentre alla seconda tornata la partecipazione è stata del 91.51 %. Sono stati eletti 14.933 delegati (il 22.7 % donne).Il 19 gennaio 2003 sono state effettuate le elezioni generali per eleggere i deputati all’Assemblea Nazionale e i delegati alle Assemblee Provinciali. L’affluenza alle urne (8.115.215 votanti) è stata del 97.69 % degli iscritti (8.309.336). Il 91.35 % delle schede valide è stato per il "voto unito". Le schede bianche sono state il 3.00 % mentre quelle annullate sono state lo 0.86 %. Le donne elette al Parlamento rappresentano il 36.4 % dei 609 deputati.Questo fatto, unito ai risultati positivi sperimentati nelle assemblee di rendiconto degli eletti ai loro elettori, che sono tenute regolarmente dal 1976 in tutte le circoscrizioni e nelle Assemblee del Poder Popular, dimostra sia la partecipazione di massa con cui il popolo interviene e controlla il processo elettorale sia il suo ampio carattere democratico.
L’Assemblea Nazionale del Poder Popular ha riconfermato Ricardo Alarcon de Quesada come suo Presidente. Successivamente sono stati eletti i 31 componenti il Consiglio di Stato. Presidente del Consiglio di Stato è stato eletto Fidel Castro Ruz. La Costituzione di Cuba stabilisce che il Presidente del Consiglio di Stato è anche Capo dello Stato e del Governo.

30 commenti:

A. ha detto...

grazie per il servizio...utile a tutti capire come funziona tutto il sistema...sn sicuramente notizie che in molti nn spavano...

se ti interessa visto che si parla di democrazia ho appena postato un nuovo post sul caso dei 5 cubani accusati niente di meno che di terrorismo dagli stati uniti...sembra un paradosso vero che il paese più terrorista del mondo condanni 5 spie onostante i capi di imputazione non comprendessero atti violenti, uso di armi o distruzione di beni...
però li in america si che c'e' la democrazia...a cuba no!...bha...

ecco il link
http://verosudamerica.blogspot.com/2006/08/news-sui-cinque-cubani.html

ciao

Salserodialbosaggia ha detto...

Ciao Elio.
Ottimo lavoro, quello che hai effetuato, mi preme però fare due precisazioni al post che tu hai sapientemente creato ad hoc, vorrei implementare la tua ricerca segnalandoti che i dati da tè pubblicati non si riferiscono alle più recenti elezioni in quanto si è votato anche negli anni 2003 per le elezioni generali e precisamente il giorno 19 Gennaio e nel anno 2005 per le elezioni primarie (rinnovo dei consigli comunali e provinciali) a cui ho anche potuto assistere trovandomi a La Habana in quel periodo (mese di Aprile precisamente il giorno 17 ).
Sono felice di vedere che questo tema sia pubblicato nel tuo blog , in quanto qui si fà della buona informazione , sfatando la propaganda che asserisce che a Cuba non esistono libere elezioni e la democrazia non sia esercitata.
Recentemente ho anch'io tradotto un testo che trattava lo stesso tema l'articolo in questione sarà utilizzato dal responsabile del "Circolo Che Guevara di Esino Lario" che pubblica una newsletter in internet a cadenza mensile.
Mi chiedevo se fosse possibile usare anche il tuo prezioso articolo se me ne darai il consenso.
Ti saluto Massimo

Eliolibre ha detto...

Antonio, hai fatto benissimo a pubblicare la storia dei 5 cubani ingiustamente imprigionati negli Usa. Purtroppo malgrado l'interessamento di molte associazioni, intellettuali e semplici cittadini, gli Stati Uniti non intendono ragioni e siccome si sentono i padroni del mondo, nemmeno ci pensano a rispettere i diritti umani. Tanto loro sono un grande Paese democratico.
Salsero, ti ringrazio per le precisazioni. Quanto all'utilizzo dell'articolo non ci sono problemi, basta solo segnalare il Link del blog di provenienza.

Anonimo ha detto...

Facile criticare Cuba...dopo 50 anni di embargo...l'economia praticamente paralizzata...da chi si rietene evoluto e usa il pretesto della democrazia per violare la sovranità degli altri popoli...Se in nome della democrazia si fanno genocidi come quelli che abbiamo visto in questi anni...è molto meglio Fidel, che almeno se ne sta a casa sua! Il mondo "democratico" in realtà è un mondo ipocrità...la vera democrazia è la gente comune...che dice quello che pensa...non certo chi manda le truppe Italiane in guerra (destra e sinistra) in nome del popolo italiano...chi glielo ha detto?

Eliolibre ha detto...

Hai ragione Tamburo, nella nostra tanto declamata democrazia, nemmeno le guerre vengono decise dai popoli. Decidono "loro" per i loro interessi, ma è il popolo che muore. Prima morivano i soldati, ora, che secondo loro la democrazia è avanzata, muoiono donne, vecchi e bambini. Se non siamo in grado di ribellarci nemmeno davanti a questo credo proprio che il futuro diventerà un immenso campo di concentramento. Meno a Cuba....

Stefano ha detto...

Riporta la Reuters....:
Cuba, migliorano condizioni Fidel Castro,mai stato così riposato
mercoledì, 23 agosto 2006 11.23

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L'AVANA (Reuters) - Il leader cubano Fidel Castro sta riposando per la prima volta nella sua vita, mentre si riprende dall'intervento chirurgico all'addome che lo ha liberato dalla consueta mole di lavoro di presidente dell'isola.

Lo ha detto ieri suo fratello maggiore Ramòn Castro, precisando che il lider màximo sta recuperando bene dall'intervento per un'emorragia intestinale che ha fatto temere per la sua incolumità e che lo ha costretto a consegnare i poteri dell'isola al fratello minore Raúl per la prima volta lo scorso 31 luglio.

"Sta meglio. Il problema è stato risolto subito. E' tranquillo e riposato", ha detto a Reuters l'81enne Ramòn.

Ramón Castro, il contadino della famiglia che si è sempre tenuto lontano dalle faccende politiche, ha detto che Castro sta sfruttando questo momento di calma dopo aver consegnato la presidenza temporaneamente.

"E' contento di essere libero. Per la prima volta nella sua vita ha lasciato il lavoro a Raùl", ha detto.

Nè Fidel nè Raùl sono apparsi in pubblico sino al 13 agosto, quando il capo delle forze armate e successore designato al potere è comparso alla tv di Stato.

I dettagli sulla malattia di Castro e il suo stato di salute sono rimasti un segreto di Stato.

Fotografie e filmati divulgati il giorno dopo l'80esimo compleanno di Castro, che è caduto il 13 agosto, mostravano il leader cubano a letto ma vispo e sorridente in compagnia del presidente venezuelano Hugo Chávez, il suo principale alleato.

Nelle sue prime dichiarazioni pubbliche, divulgate venerdì, Raúl Castro ha detto che il paese è assolutamente calmo, sebbene le forze armate e decine di migliaia di riservisti sono stati mobilitati nelle ore cruciali che hanno seguito lo storico passaggio di consegna dei poteri dell'isola, temendo una possibile invasione militare degli Stati Uniti.

Osservatori a Cuba hanno fatto notare che il trasferimento dei poteri, dopo 47 anni di dominio di Castro, è stato realizzato in silenzio, ma non si sa se il lìder màximo potrà recuperare le piene funzioni di governo in uno degli ultimi paesi comunisti al mondo.

doppiafila ha detto...

Ciao Elio, interessante il post. Ti confesso che - da completo ignorante su Cuba - non sapevo nemmeno che ci fossero elezioni...
Saluti, Doppiafila

Salserodialbosaggia ha detto...

Come pensavo il post è proprio azzecato, dove si fanno reportages seri, c'è l'opportunità di discutere, DOPPIAFILA ne è l'esempio la cultura è la migliore delle armi, spero che diffonderai il più possibile il post.
Bisogna avere il coraggio di informare.

Eliolibre ha detto...

Ottima Stefano l'idea di riportare la nota dell'Agenzia Routers, serve a fare chiarezza ed evitare speculazioni mediatiche (oltre che deprimere gli anticastristi di Miami).
Doppiafila, da uno come te non mi aspettavo che fossi disinformato su Cuba. Datti una mossa!!!!
Il coraggio di informare dovrebbe averlo chi è ben pagato per questo, caro Salsero. Ma sembra che invece li paghino bene proprio per disinformare. Noi poveri in soldi ma ricchi d'idee dobbiamo sfruttare queste opportunità che la tecnologia ci mette a disposizione. Facciamo tanti blog e facciamo girare le informazioni.

Salserodialbosaggia ha detto...

Appunto per questo che dobbiamo unire le nostre forze per combattere questa guerra, io da quando ho preso confidenza con questo straordinario mezzo tecnologico, molto mi sono prodigato per sfruttare intelligentemente la rete, l'ostacolo maggiore è ancora la connessione ancora troppo costosa e se calcoliamo specie nella nostra provincia di residenza che molti paesi sono ancora scoperti dalla copertura ADSL il grosso ostacolo che ne frena lo sviluppo.
Scusa se sono un pò uscito dal argomento del post.

Saluti Massimo

Luca ha detto...

Ciao.
E' molto interessante questo articolo che hai scritto.
Vieni fare un salto anche da me quando vuoi eliobre. Non mi interess ail punto id vista, ma mi interessa la costruttività del dialogo dal momento che nessuno ha verità assolute in mano.
Sono felice che vi sia gente che scrive di Cuba, che si interess a questa realtà. E' un modo di tenere aggiornati amici e lettori e di sensibilizzare riguardo alcune falsità (ho detto alcune).
Ciao

Anonimo ha detto...

Ottimo post. Bisogna continuare a raccontare le cose che i canali "normali" non fanno passare.
Hasta siempre,
luigi

Anonimo ha detto...

elio scusa se approfitto del tuo blog..ma ho bisogno di sapere una cosa:qualcuno sa se è vero che il 29 agosto Alberto Granado e Camilo Guevara saranno a Cetara(Sa)???per favore ditemi come posso fare a saperlo!
scusa ancora Elio!
Enza

Eliolibre ha detto...

Caro Salsero, i costi e l'accessibilità alla rete e alle telecomunicazioni in genere sono un'altra delle tante ingiustizie che dobbiamo sopportare a causa di un sistema politico-economico che sembra attento solo agli interessi di pochi, o meglio, dei soliti noti.
Luca's, ti ringrazio per la visita. Ho visitato il tuo blog su Cuba e ho lasciato un mio commento.
Fare girare le informazioni che la grande stampa nega, è compito di tutti i veri progressisti, caro Luigi. Anche se non è facile....
Per le informazioni sulle date degli incontri di Alberto Granado e Camilo Guevara, che mi chiede Enza, ho chiesto a Gennaro Carotenuto, che partecipa ad alcune serate con loro, che mi mandi le date degli eventi al nord perchè vorrei incontrare Granado e la moglie Delia in quanto io e mia moglie li frequentiamo all'Avana. Ancora Gennaro non mi ha mandato niente ma visto che l'incontro che ti interessa è vicino, ti consiglio di scrivergli una mail. Gennaro saprà risponderti oppure indirizzarti a chi di dovere. Il suo indirizzo e-mail: gc@gennarocarotenuto.it Non ti perdere la serata, ti assicuro che sarà interessantissima, sia Granado che Camilo Guevara sono persone straordinarie.

Anonimo ha detto...

Ciao Elio e grazie per il post, tra l'altro ero fra coloro che te lo avevano richiesto.
Dati sorprendenti quelli della partecipazione alle votazioni e della presenza delle donne.
Saluti. Annalisa

Luca ha detto...

Grazie Elio. Ho visto il commento e ci deve essere stato un imprevisto riguardo la moderazione che ho prontamente disattivato.
Come dici tu, è bene che si possano diffondere notizie e verità.
Sei molto preparato e quindi è scontato che ti verrò a visitare spesso.
Ciao.

Anonimo ha detto...

grazie mille per l'aiuto!!!
Enza

Eliolibre ha detto...

Annalisa, se si vuole vedere Cuba per quello che è veramente, di sorprese ce ne sono tante. Purtroppo chi di dovere non ce le racconta. Con questo non voglio dire che sia il paradiso, è un Pese povero del Terzo Mondo dove è stato dimostrato che tanto si può fare per garantire i bisogni primari a tutti i cittadini anche quando le risorse a disposizione sono veramente misere.
Luca's, anch'io verrò a visitare il tuo blog, mi piaciono coloro, specialmente i giovani, che hanno ancora sogni in cui credere e voglia di impegnarsi per realizzarli.
Nessun ringraziamento, Enza, sono felice se il mio suggerimento ti è stato utile.

Anonimo ha detto...

Nell'occidente più che regnare la democrazia vera...regna l'ipocrisia...

L'isola cubana ha subito 50 anni di embargo...bloccata l'economia da parte della "grande democrazia" imperiale...
ma quando a cuba c'era il dittatore Batista...perchè non hanno exportato la democrazia?
quello che molti non comprendono è che anche sotto la maschera della parola democrazia si possono "nascondere" dittature...esportano la democrazia solo contro chi non la pensano come loro...state certi che se un dittatore è dalla parte dell'impero...a questo non verrà mai imposta la democrazia...ma mi sembra che in occidente siamo un po addormentati...un po tanto...

Eliolibre ha detto...

Giulia, le notizie che arrivano da Cuba dicono che la situazione è tranquilla. Dopo l'intervento a Fidel Castro e il temporaneo passaggio di poteri a Raùl Castro e ad alcuni Ministri, la vita a Cuba si sta svolgendo nella più assoluta normalità. Ovviamente il timore di azioni dall'esterno contro la sovranità dell'isola è molto forte e per questo tutti i riservisti sono in stato di allerta. Anche il temuto uragano Ernesto è decaduto a tempesta tropicale, e dopo avere attraversato l'oriente cubano facendo alcuni danni alle strutture ma non alle persone, sta dirigendosi verso la Florida dove dovrebbe arrivare in queste ore. Si teme che possa aumentare di intensità ma non tanto da procurare i danni di Katrina dello scorso anno. Speriamo che gli americani sappiano fare meglio di quanto abbiano fatto in quell'occasione.
Il tema dell'ipocrisia della nostra finta democrazia di cui parla Tamburo mi sta molto a cuore. Fin dall'infanzia ho sempre nutrito una profonda avversione verso le persone false ed ipocrite. La stessa che nutro verso quella che troppi si ostinano ancora a chiamare democrazia. Quale migliore esempio di ipocrisia? Dietro l'enunciazione di grandi principi, nella realtà si nasconde la più grande truffa ai danni dell'umanità.

Anonimo ha detto...

Elio, non avevo ancora avuto modo di farlo, ma poichè il 25/8 ero presente all'incontro tenuto con Gennaro Carotenuto e Granado e Camilo in Irpinia, ho lasciato poco fa le mie impressioni sul sito di Carotenuto, sapendo di farti cosa gradita particolarmente, le riporto testualmente anche qui:
Ho avuto la fortuna ed il piacere di poter assistere all'incontro tenuto da Gennaro Carotenuto insieme a Camilo Guevara ed Alberto Granado a San Martino Valle Caudina il 25/8 e quindi, sicura di fare cosa gradita almeno ad alcuni di voi, mi piacerebbe raccontarvi le mie impressioni.
Al di là dell'emozione di trovarsi in presenza di Alberto Granado che comunque può essere considerato, almeno secondo me, un protagonista della storia recente se non altro per essere stato testimone e compagno di uno dei suoi attori principali, l'incontro è stato molto interessante soprattutto per la grande partecipazione della gente. San Martino V.C. è infatti un piccolo centro nel cuore dell'irpinia, ma nonostante ciò la grande sala Unicef dove si è tenuto, era piena di gente, giovani per lo più ma anche anziani quasi coetanei di Alberto Granado. Si è parlato di Sud America, la cui storia passata e situazione attuale Gennaro ha illustrato in maniera molto chiara ed esauriente, come è nel suo stile. Ovviamente si è parlato di Cuba e delle sue relazioni con gli Stati Uniti, dei suoi progressi nonostante il "bloqueo" e molti hanno posto delle domande a Granado e Camilo, legate soprattutto alla figura del Che, indiscusso protagonista della serata.

Anonimo ha detto...

Grande emozione ovviamente quando si è parlato del sogno del Che e cioè quello della Miuscola America, un'America unita libera dall'imperialismo nordamericano, sogno per la cui realizzazione egli è partito da Cuba alla volta della Bolivia (Camilo ha analzzato alcuni aspetti di questa missione, da molti giudicata fallimentare) trovando la morte, e non perchè ricorda Granado, in difficoltà con Fidel Castro, ma perchè proprio a Castro già in Messico, prima di partire sul Granma, aveva confessato il suo desiderio di combattere per l'unificazione dell'America e di volersi sentire libero di poterlo realizzare una volta portata a termine la rivoluzione cubana.
Credo che il sogno di Ernesto Guevara e che fu di Martì prima di lui, non sia mai stato così vicino alla sua realizzazione come in questi ultimi anni, un'America unita, con una sua propria identità culturale ed economica, libera finalmente da ogni sfruttamento imperialista.

Eliolibre ha detto...

Annalisa, ti ringrazio per avere riportato il tuo gradito commento sull'incontro con Granado e Camilo Guevara. Tra l'altro proprio oggi mi ha scritto Gennaro Carotenuto mandandomi i saluti di Alberto e di sua moglie Delia. Spero di riuscire ad incontrarli in settembre quando saranno quì al nord.

Anonimo ha detto...

anche io ho avuto l'opportunità di vedere e di ascoltare Alberto Granado e Camilo Guevara..e avevi ragione Elio, sono due persone fantastiche!Io davvero non sono in grado di descrivere ciò che ho provato quando ho sentito parlare Alberto,so solo che è stata un'esperienza stupenda!
Enza

Anonimo ha detto...

Superfluo comunicare la mia partecipazione emotiva all'evento;ma scorrendo i vari interventi mi accorgo caro ELIO,che scrivere DI CUBA e' come scrivere della VITA.hasta siempre, KALOS

Eliolibre ha detto...

Non avevo dubbi che il mio amico Alberto e il figlio del Che ti avrebbero emozionata, cara Enza. Chi ha la fortuna di incontrare certe persone che parlano di Cuba, ha l'occasione di provare forti emozioni. E come dice il poeta Kalos, parlare di Cuba è parlare della vita! E' veramente così.

Non ho ancora pubblicato un altro post per due motivi: uno perchè alcune persone mi hanno chiesto il permesso di divulgare questo testo sui loro blog o giornali, secondo perchè ho pronto un post che però necessita di un testo di una canzone che tarda ad arrivare. Appena mi arriva, lo traduco immediatamente e posto subito il tutto. Parla di un personaggio poco conosciuto ma veramente eccezionale, vi piacerà sicuramente.
Ciao a tutti.

Anonimo ha detto...

In attesa della sorpresa....
ti saluto cordialmente

Salserodialbosaggia ha detto...

Ciao Elio di chi cerchi il testo se posso aiutarti ....magari di Silvio Rodriguez ?

Fammi sapere che se posso sono disponibile

Anonimo ha detto...

Ciao Elio, qui di seguito il link di un articolo di Minà sul Manifesto di ieri, saluti, Annalisa.
http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/31-Agosto-2006/art85.html

Eliolibre ha detto...

No caro Salsero, non è un testo di Silvio Rodriguez, trovador e cantautore rivoluzionario che apprezzo molto. Comunque a breve risolverò la questione.
Ho letto l'articolo di Minà che mi hai segnalato, Annalisa. Come sempre il buon Gianni sa descrivere con maestria come, quando si parla di Cuba, le notizie vengano sempre deformate dall'appiattimento della grande stampa sulle posizioni anticubane. Se penso che per descrivere i fatti successivi alla malattia di Fidel Castro i nostri grandi giornalisti sono andati a Miami....