5.8.06
Adelante compagneros!
Nel precedente post ho pubblicato l’articolo di Gennaro Carotenuto che ha provocato sul suo blog una marea di commenti. Inizialmente molto interessanti poi purtroppo scaduti a stupidi battibecchi tra fazioni pro e contro Cuba. Tra coloro che tengono alto il livello del dibattito c’è un signore dalla scrittura facile, colto e raffinato che si firma Aldo Palumbo, probabilmente il suo vero nome. Così come gli riconosco ottime capacità di scrittura che gli invidio, non altrettanto condivido i contenuti che esprimono il punto di vista di quel riformismo che io considero uno dei più grandi errori della nostra sinistra. Nel suo ultimo commento Aldo Palumbo conclude così: “A leggere certi interventi - quello di Gennaro Carotenuto compreso - sembra che se a Cuba fossero stati concessi maggiori margini alla libertà di parola, i bambini sarebbero morti di fame. Ridicolo.”
Non ho potuto fare a meno di rispondergli. Di seguito il testo del mio commento.
Non è poi tanto ridicolo Aldo Palumbo. Negli altri paesi dell'area, dove esiste la "libertà di parola", purtroppo i bambini muoiono davvero di fame, non studiano e spesso non hanno neppure una casa. Però cosa importa, non sono figli nostri e vivono in un paese democratico..... Ma la democrazia tanto invocata mi pare che piuttosto che portare giustizia e uguaglianza porti ben altro. Però, mentre lor signori si auto assolvono con leggi vergognose, noi abbiamo la libertà di dire che siamo mal governati. Sai che soddisfazione!!! A me sembra che qualche cosa non quadri nella nostra democrazia, dietro pronunciamenti di grandi principi vengono commesse le più grandi ingiustizie ed atrocità. Ma se abbiamo qualche miliardo di Euro possiamo sempre comprarci un giornale od una televisione e dire la nostra. Se poi di miliardi di Euro ne hai tanti puoi comprati parecchi giornali e almento tre televisioni. E magari mettere su un partito e diventare Presidenti del Consiglio.... Peccato che queste cose le possono fare solo coloro che sono la causa dei nostri mali....
Qualcosa proprio non và caro Palumbo. Per questo qualcuno ha cercato vie diverse. E Cuba, lo riconoscono sempre più persone e sopratutto Capi di Stato, sembra l'unica che abbia trovato la via giusta per risolvere le drammatiche condizioni in cui sono costretti a vivere milioni, anzi miliardi, di persone! Poi finiamola con i troppi luoghi comuni sulla mancanza di democrazia a Cuba. Leggo troppe cose date per scontate che non corrispondono assolutamente alla verità. Questo non vuol dire che non ci siano delle limitazioni alle libertà individuali e che la democrazia cubana, tale è anche se diversa da quella occidentale, non abbia bisogno di essere migliorata. Ma sarebbe un guaio se gli venisse imposta la nostra, quella da troppi considerata, a torto, l'unica democrazia possibile. Butterebbero il bambino con l'acqua sporca, come successo nell'ex Unione Sovietica. Per questo sono fermamente convinto che l'esperienza cubana vada assolutamente salvaguardata. Anche migliorata questo si, ma che lo facciano loro che sono gli unici in grado di scegliere la strada giusta. Ne hanno la cultura e le personalità per farlo senza necessità di "aiuti" esterni. Magari li aiutassimo a proseguire verso il conseguimento di quei risultati che da sempre la Revoluciòn cerca di perseguire! A nessuno è mai passato per la mente che anziché percorrere strade da tutti raccomandate e che hanno portato al disastro le economie di tante nazioni, si debba fare esattamente il contrario? Cioè ANZICHE ANDARE A DESTRA, tipo il riformismo tanto desiderato in Europa, CONTINUARE CON PIU' SLANCIO A SINISTRA? Cioè ELIMINARE LE RESTRIZIONI AUMENTANDO LE TUTELE A TUTTI I CITTADINI ? Certo che non diventerebbe il paradiso fiscale che vorrebbero i ladroni di tutto il mondo....
Adelante compagneros y amigos cubanos, la Revoluciòn no tiene que pararse!
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7 commenti:
Elio, mi pare che purtroppo - e credo siamo d'accordo - la democrazia spesso venga accompagnata dai seguenti passi: arrivo del potere economico centrale (Europa ed USA), corruzione dello stato (debole), creazione di un elite corrotta che governa in proprio favore, asservimento dei media a questo disegno, politiche liberiste di Trickle Down, polarizzazione etc etc etc. In questo senso, forse la magior libertà di parola avrebbe danneggiato i successi del regime cubano...
Ottimo commento Doppiafila. Hai descritto perfettamente come funziona la cosa. Complimenti davvero!
(stasera in libreria m'è capitato tra le mani un piccolo ma corposo libro fotografico-testuale della Giunti sul Che a cura di Barrio Hilda e Jenkins Gareth : bellissimo, anche se costa la mattonata di 20 euri. Bisogna sedurre i giovani con la cultura dell'immagine ...)
Il grande chitarrista Ry Cooder (lo ricorderete in Buena Vista Social Club) commentando con una vena di preoccupazione l'affacciarsi del rap a Cuba, ha detto "ah, l'hip-hop, precursore delle multinazionali!" Talvolta il terreno viene preparato così, prima di quella cascata di eventi che ha ben sintetizzato doppiafila...
Ottima l'idea di Bufalo di segnalare dei testi che approfondiscono i temi trattai.
D'accordo con Paolo, e aggiungerei anche la Chiesa.
Vorrei, mandare un messaggio a tutti gli amici di Cuba, quelli che per inciso difendono la sovranità di Cuba senza le ingerenze dei vicini di casa incalzati dai gusanos di Miami.
In questi giorni è stato lanciato l'appello per la Difesa della Sovranità di Cuba, al appello hanno aderito molti premi Nobel come Rigoberta Menchù, giornalisti come Gianni Minà, Gennaro Carotenuto, e molti esponenti della cultura come Josè Samargo,si può aderire a questo appello linkandosi direttamente al sito web del Diario Granma http://www.granma.cubaweb.cu/ oppure andando direttamente sul sito che si occupa della petizione a questo indirizzo http://www.porcuba.cult.cu/ in questo momento sono già pervenute 5099 Adesioni da tutto il Mondo.
Se condividete il messaggio aderitevi numerosi.
Consiglio a tutti di aderire all'appello segnalato da Salserodialbosaggia, l'hanno promosso i migliroi rappresntati della cultura mondiale, tra loro molti sono statunitensi.
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