Fidel Castro: Concetto di Rivoluzione

Revolución
Es sentido del momento histórico;
es cambiar todo lo que debe ser cambiado;
es igualdad y libertad plenas;
es ser tratado y tratar a los demás como seres humanos;
es emanciparnos por nosotros mismos y con nuestros propios esfuerzos;
es desafiar poderosas fuerzas dominantes dentro y fuera del ámbito social y nacional;
es defender valores en los que se cree al precio de cualquier sacrificio;
es modestia, desinterés, altruismo, solidaridad y heroísmo;
es luchar con audacia, inteligencia y realismo;
es no mentir jamás ni violar principios éticos;
es convicción profunda de que no existe fuerza en el mundo capaz de aplastar la fuerza de la verdad y las ideas.
Revolución es unidad, es independencia, es luchar por nuestros sueños de justicia para Cuba y para el mundo, que es la base de nuestro patriotismo, nuestro socialismo y nuestro internacionalismo.

Fidel Castro Ruz (1ro de mayo del 2000)

14.7.16

CHE GRANDI FIGLI DI PUTTANA!

Quando si usano termini inglesi c'è sempre dietro l'imbroglio, molti li usano, sfoggiano la loro pronuncia sofisticata, incoscienti che li stanno manipolando. Dico manipolando per non dire quella parolaccia che sintetizza meglio la situazione.... anzi, la uso, ce lo stanno mettendo nel culo.
Ricordo quando c'erano i padroni, i sindacati organizzavano i lavoratori e si lottava per i diritti, spesso si vinceva, altre volte ne uscivamo con le ossa rotte però si sapeva di aver perso una battaglia e non la guerra. L'obbiettivo era liberarci di loro, diventare artefici del nostro futuro.
Poi, come d'incanto, i padroni sono diventati imprenditori e sono comparsi i manager, esseri quasi invisibili, feroci, sprezzanti e spregevoli. I manager non sono padroni, sono la forza bruta del padronato che non mette più la faccia, sono la quintessenza della violenza brutale del capitale, sono dei mercenari, figli di buona donna disposti a tutto pur di compiacere chi li paga lautamente, odiano i lavoratori, la gente comune che non mira ad arricchirsi ma vuole vivere una vita semplice con il frutto del proprio lavoro. I media del capitalismo li idealizzano, i partiti ex di sinistra ed i sindacati che hanno perso la loro funzione storica li hanno prima accettati e poi coccolati fino a diventarne estimatori. Ora stanno dappertutto, perfino nelle squadre sportive e nella sanità dove in nome del profitto distruggono ogni valore umano riducendo le strutture sanitari ad agenzie di reclutamento per le cliniche private.
Ma quello che più rattrista è che piacciono alla gente, li invidiano, sperano che i propri figli diventino come loro. Appunto, dei gran figli di puttana.

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