LA REPRESSIONE POLIZIESCA NEL CAPITALISMO E NEL SOCIALISMO
In questi giorni mi trovo su una spiaggia ad ovest dell’Avana dove da parecchi giorni è in atto un’ispezione da parte di vari organismi statali per reprimere interventi urbanistici che violano le norme edilizie ed ambientali. Si tratta della costruzione di ville con accesso diretto al mare da parte di personaggi che ostentano la loro ricchezza non sempre di provenienza certa. Gli organi di polizia e di ispezione stanno verificando tutta la documentazione inerente alla proprietà, all’acquisto, ai permessi per costruire ed alla provenienza dei materiali per la costruzione. Al termine degli accertamenti gli organismi legali emetteranno i loro verdetti rispetto alle varie situazioni. Si vocifera di sequestri, abbattimenti ed approfondite indagini riguardo alla provenienza dei capitali. Ojalà, che in Cuba sia riesca ad evitare che si inizi un processo simile a quanto avvenuto nei paesi capitalisti dove l’urbanizzazione selvaggia ha prodotto danni incalcolabili!
Nel contempo il telegiornale riporta le notizie delle repressioni poliziesche in atto in Cile, in Spagna, in Inghilterra ed in altre parti dell’universo capitalista contro i cittadini che chiedono il rispetto di diritti elementari. In seguito a questi eventi mi sorgono spontanee alcune riflessioni.
La polizia per sua natura reprime, succede in tutto il mondo, in tutte le epoche ed in qualsiasi sistema politico, questo è indiscutibile. La questione è: chi e cosa reprime la polizia?
Da quanto esposto sopra si può facilmente dedurre che nel sistema capitalista, sfido chiunque a dimostrare il contrario, la polizia reprime i cittadini che reclamano i propri diritti in contrapposizione agli interessi dei grandi capitali.
Nel sistema socialista, e sfido nuovamente chiunque a sostenere il contrario, la polizia reprime chi, per interesse particolare, opera contro gli interessi dei cittadini.
Se ne deduce che per i cittadini il sistema repressivo può essere un fedele alleato oppure un crudele nemico, a seconda del sistema politico. Ai cittadini la scelta del sistema più conveniente….
Se non ci fosse la potente campagna mediatica al servizio dei grandi capitali per distorcere la realtà a vantaggio dei loro interessi, non ci sarebbero dubbi su quale sistema politico conviene alla stragrande maggioranza dei cittadini.
Se non ci fosse l’imponente campagna mediatica al servizio degli interessi di pochi ed i vigliacchi che per quattro soldi (ma se sono fedeli al capo fino alla sfacciataggine i soldi diventano tanti, vedi Feltri, Belpietro & company) si vendono a questi cialtroni contribuendo in maniera decisiva ad affossare i diritti dei loro concittadini….
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