Venticinque anni fa ci ha lasciato Enrico Berlinguer. Da quel giorno è iniziata l'inversione di tendenza che ha portato un popolo che aveva conquistato dignità e diritti impensabili, verso una escalation paurosa che ci ha visti rapidamente diventare il popolo più maltrattato e ridicolo del pianeta.
Purtroppo uomini così nascono una volta ogni 100 anni.
Quanto ci manchi dolce Enrico!
9 commenti:
Berlinguer è stato un gigante, soprattutto se lo si confronta ai suoi attuali epigoni. Aveva già capito che a sinistra il vento stava cambiando e cercò di opporsi in tutti i modi alla deriva craxiana che si stava vivendo in Italia e che avrebbe spianato la strada a Berlusconi. Ma purtroppo la bufera non cessava. Chissà cosa penserebbe oggi dei suoi successori che hanno gettato alle ortiche il comunismo e la sinistra e che hanno abbandonato la difesa dei lavoratori.
Bella la nuova grafica del blog.
Condivido il giudizio su Berlinguer, che è stato un grandissimo dirigente comunista, non solo per la "questione morale" e il ragionamento sulla fine della "spinta propulsiva" dei paesi socialisti, ma anche per le intuizioni sull'austerità. Tuttavia un giudizio completo sulla sua opera deve analizzarne la complessità, compresi i punti più controversi della sua politica. L'analisi sulla Nato come: "ombrello protettivo", la condivisione della "svolta" della CGIL all'EUR, con l'inizio di una politica che assumeva le compatibilità capitaliste anche nell'azione dei comunisti (fonte di tante disgrazie attuali).
Non c'è dubbio, comunque, che l'ultimo Berlinguer, quello del referendum sulla scala mobile e dell'alternativa democratica, si era ricollocato su una dimensione più radicale e di lotta, che purtroppo non ha potuto sviluppare, non solo perché è deceduto, ma anche per il fatto che nel PCI l'aera dei "miglioristi" era ormai egemone nel gruppo dirigente, infatti, non ci ha messi molto a sbarazzarsene, santificandolo prima e archiviandolo poi, arrivando a smobilitare un partito di cui oggi ci sarebbe grande bisogno.
Certo Matteo, ed il colmo è che ora le sezioni in fabbrica e la distribuzione porta a porta del giornale di partito lo fa la Lega. E si vedono i risultati, malgrado siano dei semianalfabeti politici e non solo. Ricordo quando si decise che il PCI doveva cambiare perchè partito "pesante". Serviva un partito leggero, più leggero. Infatti, più leggero di così.
"Con questi dirigenti non vinceremo mai" disse profeticamente Nanni Moretti. Io ci aggiungerei anche un bel lancio di pomodori ed uova marce ogni volta che parlano in pubblico.
Alessandro, la foto è quella di Fidel quando pronunciò il famoso discorsa a Plaza de la Revoluciòn in cui disse quali erano i concetti di rivoluzione. Il testo l'avevo già riportato un paio di anni fa ma credo sia il caso di rimetterlo sul blog, mai è stato così attuale. Provvederò al più presto.
Condivido pienamente le tue considerazioni, come sempre puntuali e ben informate.
PS. Mi scuso se rispondo in ritardo ai vostri interventi ma in questi giorni non ho trovato il tempo di aprire il blog.
Ciao Elio ,
bella la tua nuova presentazione del
blog,verde speranza verde Fidel
mi piace,saluti.
Un tipo serio.
Ciao Tipo Serio, a breve pubblicherò il concetto di Revoluciòn che Fidel pronunciò nel discorso della foto.
Povero Enrico, essere ricordato in blog con un dittatore in divisa militare in copertina. Lui che si era rivoltato al pcus, senza paura, nel mitico discorso difronte al parlamento dittatoriale Sovietico. Un eroe di libertà e di vero socialismo. E voi gli mettete il fidel dittatore. Povero Enrico si rivolterà nella tomba. Scusali compagno Enrico, ma sai le mamme degli imbicilli sono sempre in incinte.
Ciao è un po' che non mi faccio vivo... Visto che si parla di Berlinguer (qualche differenza rispetto alla politica di oggi), per sottolineare il contrasto, stridente, tra chi fa politica per ideale e chi per interesse, t'invio questo link:
http://mariobadino.noblogs.org/post/2009/07/28/lo-chiamavano-bocca-mafiosa
Contiene il video di Bocca Mafiosa, canzone assolutamente spassosa, che non so se hai già visto...
Molto bella la grafica del blog!
Anonimo, dimentichi che Berlinguer, contrariamente ai sinistri di oggi, v isitava regolarmente Cuba ed aveva ottimi rapporti con il governo rivoluzionario.
Ciao Mario, a presto.
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