Fidel Castro: Concetto di Rivoluzione

Revolución
Es sentido del momento histórico;
es cambiar todo lo que debe ser cambiado;
es igualdad y libertad plenas;
es ser tratado y tratar a los demás como seres humanos;
es emanciparnos por nosotros mismos y con nuestros propios esfuerzos;
es desafiar poderosas fuerzas dominantes dentro y fuera del ámbito social y nacional;
es defender valores en los que se cree al precio de cualquier sacrificio;
es modestia, desinterés, altruismo, solidaridad y heroísmo;
es luchar con audacia, inteligencia y realismo;
es no mentir jamás ni violar principios éticos;
es convicción profunda de que no existe fuerza en el mundo capaz de aplastar la fuerza de la verdad y las ideas.
Revolución es unidad, es independencia, es luchar por nuestros sueños de justicia para Cuba y para el mundo, que es la base de nuestro patriotismo, nuestro socialismo y nuestro internacionalismo.

Fidel Castro Ruz (1ro de mayo del 2000)

12.6.09

Quanto ci manchi dolce Enrico!


Venticinque anni fa ci ha lasciato Enrico Berlinguer. Da quel giorno è iniziata l'inversione di tendenza che ha portato un popolo che aveva conquistato dignità e diritti impensabili, verso una escalation paurosa che ci ha visti rapidamente diventare il popolo più maltrattato e ridicolo del pianeta.
Purtroppo uomini così nascono una volta ogni 100 anni.
Quanto ci manchi dolce Enrico!

9 commenti:

Matteo ha detto...

Berlinguer è stato un gigante, soprattutto se lo si confronta ai suoi attuali epigoni. Aveva già capito che a sinistra il vento stava cambiando e cercò di opporsi in tutti i modi alla deriva craxiana che si stava vivendo in Italia e che avrebbe spianato la strada a Berlusconi. Ma purtroppo la bufera non cessava. Chissà cosa penserebbe oggi dei suoi successori che hanno gettato alle ortiche il comunismo e la sinistra e che hanno abbandonato la difesa dei lavoratori.

alessandro perrone ha detto...

Bella la nuova grafica del blog.

Condivido il giudizio su Berlinguer, che è stato un grandissimo dirigente comunista, non solo per la "questione morale" e il ragionamento sulla fine della "spinta propulsiva" dei paesi socialisti, ma anche per le intuizioni sull'austerità. Tuttavia un giudizio completo sulla sua opera deve analizzarne la complessità, compresi i punti più controversi della sua politica. L'analisi sulla Nato come: "ombrello protettivo", la condivisione della "svolta" della CGIL all'EUR, con l'inizio di una politica che assumeva le compatibilità capitaliste anche nell'azione dei comunisti (fonte di tante disgrazie attuali).
Non c'è dubbio, comunque, che l'ultimo Berlinguer, quello del referendum sulla scala mobile e dell'alternativa democratica, si era ricollocato su una dimensione più radicale e di lotta, che purtroppo non ha potuto sviluppare, non solo perché è deceduto, ma anche per il fatto che nel PCI l'aera dei "miglioristi" era ormai egemone nel gruppo dirigente, infatti, non ci ha messi molto a sbarazzarsene, santificandolo prima e archiviandolo poi, arrivando a smobilitare un partito di cui oggi ci sarebbe grande bisogno.

Eliolibre ha detto...

Certo Matteo, ed il colmo è che ora le sezioni in fabbrica e la distribuzione porta a porta del giornale di partito lo fa la Lega. E si vedono i risultati, malgrado siano dei semianalfabeti politici e non solo. Ricordo quando si decise che il PCI doveva cambiare perchè partito "pesante". Serviva un partito leggero, più leggero. Infatti, più leggero di così.
"Con questi dirigenti non vinceremo mai" disse profeticamente Nanni Moretti. Io ci aggiungerei anche un bel lancio di pomodori ed uova marce ogni volta che parlano in pubblico.

Eliolibre ha detto...

Alessandro, la foto è quella di Fidel quando pronunciò il famoso discorsa a Plaza de la Revoluciòn in cui disse quali erano i concetti di rivoluzione. Il testo l'avevo già riportato un paio di anni fa ma credo sia il caso di rimetterlo sul blog, mai è stato così attuale. Provvederò al più presto.
Condivido pienamente le tue considerazioni, come sempre puntuali e ben informate.
PS. Mi scuso se rispondo in ritardo ai vostri interventi ma in questi giorni non ho trovato il tempo di aprire il blog.

Anonimo ha detto...

Ciao Elio ,
bella la tua nuova presentazione del
blog,verde speranza verde Fidel
mi piace,saluti.
Un tipo serio.

Eliolibre ha detto...

Ciao Tipo Serio, a breve pubblicherò il concetto di Revoluciòn che Fidel pronunciò nel discorso della foto.

Anonimo ha detto...

Povero Enrico, essere ricordato in blog con un dittatore in divisa militare in copertina. Lui che si era rivoltato al pcus, senza paura, nel mitico discorso difronte al parlamento dittatoriale Sovietico. Un eroe di libertà e di vero socialismo. E voi gli mettete il fidel dittatore. Povero Enrico si rivolterà nella tomba. Scusali compagno Enrico, ma sai le mamme degli imbicilli sono sempre in incinte.

Mario ha detto...

Ciao è un po' che non mi faccio vivo... Visto che si parla di Berlinguer (qualche differenza rispetto alla politica di oggi), per sottolineare il contrasto, stridente, tra chi fa politica per ideale e chi per interesse, t'invio questo link:
http://mariobadino.noblogs.org/post/2009/07/28/lo-chiamavano-bocca-mafiosa
Contiene il video di Bocca Mafiosa, canzone assolutamente spassosa, che non so se hai già visto...
Molto bella la grafica del blog!

Eliolibre ha detto...

Anonimo, dimentichi che Berlinguer, contrariamente ai sinistri di oggi, v isitava regolarmente Cuba ed aveva ottimi rapporti con il governo rivoluzionario.
Ciao Mario, a presto.