Fidel Castro: Concetto di Rivoluzione

Revolución
Es sentido del momento histórico;
es cambiar todo lo que debe ser cambiado;
es igualdad y libertad plenas;
es ser tratado y tratar a los demás como seres humanos;
es emanciparnos por nosotros mismos y con nuestros propios esfuerzos;
es desafiar poderosas fuerzas dominantes dentro y fuera del ámbito social y nacional;
es defender valores en los que se cree al precio de cualquier sacrificio;
es modestia, desinterés, altruismo, solidaridad y heroísmo;
es luchar con audacia, inteligencia y realismo;
es no mentir jamás ni violar principios éticos;
es convicción profunda de que no existe fuerza en el mundo capaz de aplastar la fuerza de la verdad y las ideas.
Revolución es unidad, es independencia, es luchar por nuestros sueños de justicia para Cuba y para el mundo, que es la base de nuestro patriotismo, nuestro socialismo y nuestro internacionalismo.

Fidel Castro Ruz (1ro de mayo del 2000)

25.9.06

Telefoni liberisti? JaJahJajahJajahhhhhhh


Le liberalizzazioni che avrebbero dovuto creare maggiore concorrenza con riduzione delle tariffe a tutto vantaggio dei cittadini, sembra che non abbiano portato ai risultati desiderati. O meglio, non quelli promessi ai cittadini. Sicuramente se ne sono avvantaggiati i grandi capitalisti che si sono accaparrati le galline dalle uova d’oro, cioè le imprese pubbliche costruite con i nostri soldi. Lo Stato ha investito enormi capitali per costruire autostrade, ferrovie, reti telefoniche, linee elettriche, ecc. Questi investimenti hanno contribuito a creare quell’enorme debito che tanto incide sulla finanza pubblica. Però, contrariamente ad altre voci che compongono il debito pubblico, questi investimenti avrebbero dovuto ammortizzarsi rapidamente in quanto lo Stato incassava le tariffe che i cittadini pagano per questi servizi. Ma qualcuno ha pensato bene di accaparrarsi questo fiume di denaro a proprio uso e consumo. Così si è cominciato a parlare di liberalizzazioni. Lo Stato non poteva essere proprietario di queste imprese che non permettevano la libera concorrenza impedendo al paese di modernizzarsi. Non poteva rimanere legato a vecchi concetti che ci facevano assomigliare più all’ex Unione Sovietica che ad un moderno stato liberale. Ce lo hanno spiegato tutti: gli opinionisti, i grandi economisti, la stampa, la televisione, il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale, il WTO, i partiti liberali e perfino quelli di sinistra. Oltre alle raccomandazioni dell’Unione Europea e dei nostri più grandi amici, gli americani. Detto fatto, si è deciso di privatizzare. Qualcuno ha cominciato a dire che forse non era il caso, che così facendo il paese si sarebbe impoverito, che i lavoratori ed i cittadini sarebbero stati meno tutelati, che in altre parti del mondo la cosa non stava funzionando molto bene. Si sono mobilitati cittadini in tutto il mondo ed è nato quel grande movimento che vede impegnati milioni di cittadini che si riconoscono nello slogan “un mondo migliore è possibile”. Ovviamente sono stati subito tacciati di essere dei pericolosi comunisti che vogliono impedire il progresso e ad ogni manifestazione che organizzano vengono pestati ben bene dalle polizie di tutto il mondo al servizio di coloro che governano per il nostro bene….
Come stiano andando le cose le persone di buon senso lo hanno capito da un pezzo. Basta vedere in che condizioni è stata ridotta l’America Latina e tutti quei paesi dove il liberismo imperante ha impoverito molti per arricchire pochi e distrutto intere economie, basta pensare al caso Argentina. E basta guardare cosa sta succedendo in casa nostra dopo la privatizzazione di autostrade, ferrovie, telefoni, gas, luce, ecc. Prendiamo ad esempio i telefoni che in questi giorni sono saliti alla ribalta della cronaca grazie al caso Telecom. Quando c’era la famigerata Sip, impresa pubblica cioè dei cittadini, i telefoni funzionavano benissimo, le tariffe erano basse e ci lavoravano centinaia di migliaia di lavoratori ben stipendiati e tutelati. Dopo la privatizzazione ci lavorano pochissime persone con salari ridicoli e senza nessuna tutela, le tariffe sono salatissime, lo Stato è sempre più indebitato ed ha regalato un fiume di denaro a coloro che si sono accaparrati l’affare, Telecom naviga in un mare di debiti mentre i padroni del vapore hanno incrementato notevolmente le loro ricchezze personali.
Al di là di ogni convinzione politica o ideologica, credo che queste siano verità inconfutabili e dovrebbero spingere tutti i cittadini a ribellarsi ed a chiedere a gran voce ai nostri governanti di tornare sui propri passi prima che sia troppo tardi. Anziché irridere a quei Paesi come il Venezuela, la Bolivia e la stessa Argentina che tornano a nazionalizzare le imprese strategiche, sarebbe meglio seguirne l’esempio. Ancora qualche anno di queste politiche scellerate e la situazione diventerà irrimediabile. Anche perché per milioni di cittadini che devono vivere con salari da fame e pensioni ridicole, la situazione è già drammatica.In attesa che i nostri governanti si rendano conto della situazione e trovino i dovuti rimedi, cerchiamo di correre ai ripari. Parlando di telefonia, visto che le compagnie fanno cartello imponendo dei prezzi assurdi e che la nostra Authority sembra disinteressarsi, non sarebbe il caso di sfruttare tutti i vantaggi che le nuove tecnologie mettono a disposizione? Oggi è possibile comunicare GRATIS in tutto il mondo, basta avere una connessione internet, una cuffia ed un microfono. Queste informazioni dovrebbero essere diffuse da tutti i mezzi di informazione ma così non è, e le ragioni le conosciamo bene. Per questo Beppe Grillo ha fatto conoscere la tecnologia Voip durante i suoi spettacoli in giro per l’Italia dimostrando in diretta che si può chiamare tutto il mondo a costo zero con persone connesse alla rete, o a pochi centesimi di Euro al minuto a tutti i numeri di rete fissa. Sono molte le compagnie che offrono queste opportunità, le più conosciute sono Skype, Messanger,VoipDiscount, VoipStunt, JaJah, ed altre. Con quest’ultima compagnia non sono necessari nemmeno cuffia a microfono, basta digitare sul computer il numero che si vuole chiamare, il vostro telefono squilla, alzate la cornetta ed in pochi secondi siete collegati con il numero desiderato. Facile no? Allora perché continuare a svenarci per ingrassare i Tronchetti Provera di turno? Visitate il sito della compagnia all’indirizzo http://www.jajah.com/info/rates/ scaricate il programma ed è fatta.
Pensate che bello, risparmiamo e mettiamo sul lastrico i cialtroni!!!! JajahJajahJajahhhhhhh

8 commenti:

Salserodialbosaggia ha detto...

Elio, sono d'accordo con il concetto da te espresso, ma purtroppo anche le compagnie che gestiscono il Voip si stanno organizando per spremerci anch'esse, se da un lato per chiamare un utente facciamo un esempio con Skype che io uso verso un altro utente Skype via pc rimane conveniente, ma se possiedi l' ADSL devi tenere in conto che paghi comunque un fisso mensile e quindi anche questo è un costo , se poi non possiedi questa tecnologia e usi una normale linea con modem a 56k la comunicazione risulta spesso a scatti.
Se poi chiami un cellulare o un numero fisso in Italia la convenienza si riduce a pochi centesimi al mese , va bene solo se chiami dei fissi in tariffazione internazionale di prima o seconda e terza fascia.
Se poi devi chiamare per esempio Cuba ti costa circa 1,15 € al minuto .
Quidi questa gran convenienza non c'è poi non ti dico la qualità della telefonata, e a volte ti addebitano minutaggio anche se non hai comunicato.
Per quanto riguarda le ultime trovate sono veramente gratis ?
Io penso che si stanno acaparrando un pò di clientela e poi faranno come le altre e cioè metteranno una bella tariffa anche loro.

Ti saluto

Salserodialbosaggia

Eliolibre ha detto...

Caro Salsero, non v'è dubbio che le grandi compagnie stiano cercando di fare affari anche con il Voip. Però io sono sicuro che queste tecnologie rivoluzioneranno il mondo delle telecomunicazioni nel prossimo futuro. Sta a noi saperne approfittare. Già ora se tutti noi diventassimo utenti ad esempio di Skype, potremmo telefonare gratis in tutto il mondo. Serve solo liberarsi dell'abitudine di fare chiamate con il cellulare o con il telefono fisso, basta entrare in rete. La qualità è già buona e non può che migliorare in futuro. Il costo per la connessione alla rete non va calcolato perchè una connesione ad internet oramai ce l'anno tutti. Le grandi compagnie sono comunque già stata costrette a fare delle offerte vantaggiose, tipo 30 Euro al mese per l'ADSL e chiamate gratuite in tutto il mondo. Poi rimangano gli alti costi per alcuni paesi dove le tariffe rimangono alte. Telefonare a Cuba, ad esempio, costa molto perchè purtroppo malgrado l'isola sia circondata di cavi e fibre ottiche, l'accesso alla rete è molto limitato dall'embargo USA e sono costretti ad usare il satellite che ha dei costi altissimi. Se poi in Italia si continua a far pagare il canone Telecom.... Altro che liberalizzare, con questa scusa si regalano montagne di denaro ai soliti cialtroni.

Salserodialbosaggia ha detto...

Mah, io non me la prenderei solo con la Telecom.
Comunque, io utilizzo moltissimo Skype, avevo iniziato ad utilizzarlo anche per chiamare a Cuba (a un utenza fissa o a un cellulare) il prezzo è identico 1,15 € al minuto.
Ma dopo molti addebiti a vuoto mi sono rotto.
Atualmente utilizzo una compagnia telefonica (Eutelia) che mi fà pagare solo 1,08 € al minuto(si fa per dire) ma almeno non ci sono addebiti a vuoto e la linea è perfetta (comunico sempre con la capitale).
Per quanto riguarda il futuro sono convinto che il voip rivoluzionerà le nostre abitudini di comunicare, molto utile è anche la funzione video (con una economicissima webcam )in cui puoi vedere anche il tuo interlocutore seduto comodamente al tuo pc.

Anonimo ha detto...

Io penso che il voip rivoluzionerà le abitudini della gente solo quando saranno tutti in grado di avere un identico accesso alla rete.Nello stesso territorio italiano ci sono ancora zone in cui la banda larga è un miraggio..per non parlare di altri paesi del mondo dove internet non sanno nemmeno cosa sia.Le compagnie telefoniche,anche grazie alla connivenza di quanti non sono intenzionati a ridurre il divario digitale, continueranno a fare affari d'oro.
Enza

Eliolibre ha detto...

Salsero, purtroppo per Cuba i prezzi sono ancora altissimi per i motivi che ho detto prima. Sembra comunque che le cose stiano cambiando, le nuove allenze in corso in Sudamerica dovrebbero cambiare molte cose.
Come dice Enza, ci sono ancora pochissimi accessi alla rete nei paesi del Terzo Mondo. Solo 1% in Africa e o,6% in Sudamerica. Visto che le tecnologie sono disponibili ed a basso costo, sarebbe il caso che la comunità internazionale si desse da fare. Ma per fare questo sarebbe necessario un mondo più giusto e non il dominio dell'imperialismo che genera solo tremende ingiustizie per gli interessi di pochi. Spetta a tutti i progressisti promuovere il cambiamento che non può più essere rimandato e deve avere dimensioni globali.

Anonimo ha detto...

Gabriele Polo sul Manifesto del 29/09: "senza invece proporre scelte alternative (da parte del governo) a ricette consunte: quelle di banditi che agitando il liberismo di mercato coltivano gli affari privati e quelle di un utopistico controllo indiretto dei settori strategici su cui si fanno profitti e attraverso cui si determina sia il controllo sociale che il consenso politico".

Eliolibre ha detto...

L'articolo di Gabriele Polo, di cui Annalisa riporta un passo essenziale, illustra molto chiaramente cosa sta succedendo nel nostro paese. Fare affari, controllo sociale e consenso politico in un colpo solo è veramente un bel risultato. Se penso che tutto questo gli è stato offerto su un piatto d'argento dalla sinistra....
Quando la finiremo di darci martellate sui c......i?

Eliolibre ha detto...

Non ti devi scusare, Sergio, anzi. Hai affrontato con molta competenza il problema e devo dire che mi trovo d'accordo con te. Le strutture esistenti vanno sicuramente utilizzate, però necessitano di notevoli aggiornamente che le nuove tecnologie offrono ma che i privati non sfruttano perchè preferiscono non fare investimenti in quanto il loro unico scopo è incrementare i profitti. Io senza ombra di dubbio ritengo che la privatizzazione di settori strategici sia una pura follia. Si avvantaggiano solo gli speculatori a danno degli utenti e dei lavoratori. I costi delle telecomunicazioni dovrebbero essere irrisori, viste le enormi potenzialità oggi disponibili. Purtroppo a causa della speculazione non è così, per questo il mio vuole essere un invito a ricorrere a mezzi alternativi che inducano le Aziente ad abbassare notevolmente in costi se intendono sopravvivere. E mi sembra che alcune stiano già provvedendo.