Fidel Castro: Concetto di Rivoluzione

Revolución
Es sentido del momento histórico;
es cambiar todo lo que debe ser cambiado;
es igualdad y libertad plenas;
es ser tratado y tratar a los demás como seres humanos;
es emanciparnos por nosotros mismos y con nuestros propios esfuerzos;
es desafiar poderosas fuerzas dominantes dentro y fuera del ámbito social y nacional;
es defender valores en los que se cree al precio de cualquier sacrificio;
es modestia, desinterés, altruismo, solidaridad y heroísmo;
es luchar con audacia, inteligencia y realismo;
es no mentir jamás ni violar principios éticos;
es convicción profunda de que no existe fuerza en el mundo capaz de aplastar la fuerza de la verdad y las ideas.
Revolución es unidad, es independencia, es luchar por nuestros sueños de justicia para Cuba y para el mundo, que es la base de nuestro patriotismo, nuestro socialismo y nuestro internacionalismo.

Fidel Castro Ruz (1ro de mayo del 2000)

19.9.06

Conclusa la XIV Cumbre MNOAL


Si è appena chiusa la XIV Cumbre dei Paesi non allineati che si è tenuta all’Avana. Visto che i nostri mezzi d’informazione sembra abbiano ritenuto poco importante questo incontro al quale hanno partecipato i rappresentanti di 118 paesi che rappresentano a loro volta circa tre quarti della popolazione mondiale, vedo di farmi carico per i frequentatori del blog di tradurre un riassunto del documento finale. Come si può vedere i temi trattati sono tutti quelli che la diplomazia dei paesi ricchi si guarda bene dall’affrontare preferendo massicce campagne di disinformazione che servono a mantenere l’idea che la democrazia e i diritti umani sono temi che stanno a cuore all’occidente ma non possono essere affrontati perché i paesi sottosviluppati si oppongono all’apertura alla democrazia. Se oltre al riassunto dei temi trattati qualcuno ha voglia di approfondire i contenuti lo può fare cliccando <qui>. Sarà facile rendersi conto che le cose non stanno proprio come ce le raccontano, che la soluzione pacifica ai problemi ed un mondo più giusto sono possibili. E ci si renderà conto del perché del silenzio della grande stampa su questo importante evento.

TEMI MOMDIALI
Esame della situazione internazionale; Funzioni e metodo di lavoro del Movimento; Diritto internazionale; Promozione del multilateralismo; Soluzione pacifica della controversie senza l’uso o la minaccia della forza; Cultura della pace, dialogo tra le civiltà, culture e religioni; Diritto all’autodeterminazione e alla decolonizzazione; Le Nazioni Unite: continuare con la Dichiarazione del Millennio ed i risultati della Conferenza mondiale del 2005 e riforma istituzionale dell’organizzazione, regolare la situazione finanziaria, operazioni necessarie per il mantenimento della pace; Disarmo e sicurezza internazionale; Lotta al terrorismo; Democrazia; Dialogo e cooperazione Nord-Sud; Funzione delle organizzazioni regionali.
QUESTIONI POLITICHE REGIONALI E SUBREGIONALI
Medioriente: Processo di pace; L’occupazione dei territori palestinesi e Gerusalemme orientale; Il Golan siriano occupato; Territori occupati del sud del Libano e la recente aggressione israeliana al Libano.
Africa: Angola; Arcipelago di Chagos; Jamahirya Araba in Libia; Somalia; Il Sudan; La regione dei Grandi Laghi; Sahara occidentale.
Asia: Afganistan; Iraq e Kuwait; Penisola coreana; Asia sudorientale; Repubblica Araba di Siria.
America Latina e Caribe: Belize e Guatemala; Cuba; Panamà; Venezuela; Guyana; Honduras; Bolivia.
TEMI DELLO SVILUPPO E DEI DIRITTI UMANI
Paesi meno avanzati; Paesi in via di sviluppo senza litorali e piccoli stati insulari; Commercio; Cooperazione Sud-Sud; Migrazione internazionale e sviluppo; Acqua; Il Mar Morto; Il Caribe; Energia; Diritti umani e libertà fondamentali; Razzismo e discriminazioni razziali, schiavitù e traffico di persone; Diritto internazionale umanitario; Assistenza umanitaria; Tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni; Liberazione della donna; Popolazioni indigene; Analfabetismo; Salute, AIDS, Paludismo, Tubercolosi e altre infermità contagiose; Delinquenza transnazionale organizzata; Traffico di droga; Corruzione.


Principi Fondanti del Movimento dei Paesi Non Allineati

1. Il rispetto dei diritti umani fondamentali e dei propositi e principi della Carta delle Nazioni Unite.
2. Il rispetto della sovranità e l’integrità territoriale do tutte le nazioni.
3. Il riconoscimento dell’uguaglianza di tutte le razze e di tutte le nazioni, grandi e piccole.
4. L’astenzione dall’intervenire o interferire nei problemi interni di altri paesi.
5. Il rispetto al diritto di ogni nazione a difendersi, idividualmente o collettivamente, in conformità con la Carta delle Nazioni Unite.
6. L’astenzione dell’uso di patti di difesa collettiva per servire gli interessi particolari di qualsiasi delle grandi potenze, e l’astenzione di tutti i paesi dall’esercitare pressioni su altri paesi.
7. L’astenzione dal realizzare atti o minacce di aggressione o di utilizzare la forza contro l’integrità territoriale o l’indipendenza politica di qualsiasi paese.
8. Il regolare tutte le controversie internazionali con mezzi pacifici, quali il negoziato, la conciliazione, l’arbitrato, così come come altri mezzi pacifici in conformità con la Carta delle nazioni Unite.
9. La promozione dei mutui interessi e della cooperazione.
10. Il rispetto della giustizia e degli obblighi internazionali.

20 commenti:

A. ha detto...

E' vero i problemi da affrontare sono molti, pero credo che le basi ora ci siano. Il cancelliere cubano, Felipe Pérez Roque, ha espresso a nome di tutti gli stati membri la fiducia nel rilancio dei “non allineati” cominciando da quest'ultimo vertice, che ha mostrato una unità tra gli stati senza precedenti e che ha creato le condizioni e le basi per un periodo di maggiore importanza internazionale per il gruppo nella soluzione dei problemi internazionali.

Insomma il vertice dei non allineati ha dimostrato di non essere più una scatola vuota ma una realtà sempre più forte, che lavora concentrando gli sforzi verso un mondo migliore sempre più necessario. 118 stati, che costituiscono la maggioranza della popolazione mondiale, che vogliono far sentire la loro voce, e che nonostante le loro differenza sono uniti dalla speranza solidale e dalla cooperazione sostenibile.

Una realtà che non può più essere ignorata.

Anonimo ha detto...

Tre quarti della popolazione mondiale non hanno abbastanza voce per far sapere di sé presso i paesi più ricchi. Rischio di ripetermi ma ogni giorno innumerevoli fatti ed eventi ribadiscono come in occidente siamo anestetizzati dalla chimera fallace della "stampa libera" che non fa che seguire il "mainstream" massmediatico.
In realtà non sappiamo quasi niente, ci vien dato modo di capire poco più di niente, ci guardiamo e ci ascoltiamo solo fra di noi, pochi privilegiati del pianeta.
Ha ragione Ą ń Ť ŏ ñ į ő (ti quoto): "Una realtà che non può più essere ignorata"... Eppure il mondo è in gran parte "non allineato" e nella nostra campana di vetro quasi non ce ne accorgiamo...

Paolo
www.paolomaccioni.it

mirco ha detto...

Mario l'informazione deve essere a portata di tutti,dall'adolescente al pensionato,senza dover mettere mano ad un computer.Tanti signori della tua stessa età non hanno la manualità che hai tu con il pc e magari neanche lo possiedono.Gli organi di stampa questo lo sanno e se ne approfittano.Perchè con 7 tg ed una moltitudine di giornali dobbiamo cercare le notizie in internet?A pensare che il canone rai serve anche a pagare i Tg...

A. ha detto...

Non si può negare che informazione e comunicazione sono sempre stati veicoli di poteri dominanti. L'influenza esercitata dalla comunicazione sulla mente delle persone è una questione cruciale. Solo plasmando il pensiero dei popoli, i poteri si costituiscono...
E' vero ora c'e' internet e un miliardo di persone può usufrirne ma tutto il resto?
Mi sembra che nessun telegiornale abbia dato un minimo accenno al noal. Ma il noal è solo un esempio!!!

Salserodialbosaggia ha detto...

Sconvolgente, il panorama dei nostri media, nessun accenno alla Cumbre dei NOAL un esempio di sudditanza al imperialismo yankee.

I temi sviscerati sono interessantissimi, ma purtroppo penso che rimarranno inascoltati, Pumario continui ad attingere notizie da siti pagati per la disinformazione da parte del amministrazione USA (Cubanet,Press Asociates di Menard El Nuevo Herald) accetto questo tuo post ma vorrei dirti che la situazione che descrivi per la scuola di Santa Clara, non è poi così diversa da quella di altri istituti del america latina ,ma comunque il livello di conoscenza generale di un Cubano è di molto superiore anche a molte persone che vivono in Italia, prova a guardare cosa sono in grado di dire alcune ragazzotte in un reality show che in questo momento va per la maggiore , sono sconfortato che ci sia tanta ignoranza.... e poi penso proprio che non fingano.

Al riguardo mi ha fatto pensare una dichiarazione di una ragazza Cubana che vive in Italia che ha postato un commento sul sito di lovelycuba: CUBANITA 72 scrive

Ieri sera ho riso tantissimo e anche sono rimasta perplessa con la ignoranza che avevano quelle ragazze..ma ditemi raga..è vero quello che non sanno niente oppure è tutto organizato dal proprio programma??...

Sentite:

Chi è?Fanno vedere una foto di Fidel....una risponde:CHe Guevara
Una foto di Hitler....nullaaaaaaaaa = 0
Chi era Dante?....Un Capo Indiano
Chi è? Una foto di Charlie Chaplin:..risponde: Toto.... e come questo moltissime cose.

ma tutta questa mancanza di conoscimento esiste davvero....azzz noi siamo del terzo mondo pero no pa' tanto dai...sono ragazze italiane che vivono ne un paese cosi sviluppato e rico di cultura,boh!!....
credo che tutto sìa finto...fino adesso non posso crederlo

bye!!!

Eliolibre ha detto...

Scusandomi per il ritardo, cerco di rispondere a tutti.
Mario racconta della notizia della scuola di Santa Clara. Sorvolando su chi dà questa notizia, che mi sembra una delle tante messe artatamente in giro da personaggi ai quali è difficile credere anche quando raccontano il colore del mare, diamola pure per buona. Bene, questi fatti succedono ogni anno in Italia all'apertura delle scuole. Io tra le altre cose insegno, ti assicuro che ne ho visto di tutti i colori. Compreso il fatto che spesso a Natale non ci sono ancora tutti gli insegnanti. Mi vuoi dire Mario dove stà lo scandalo se in un Paese povero questo è l'eccezione mentre da noi è la regola?.
Antonio, sono pienamente d'accordo con quanto tu sostieni sia nel primo che nel secondo intervento. In più vorrei aggiungere che il prestigio di Cuba al termine della Cumbre ne è uscito molto rafforzato. La sua leadership in questa occasione ha ottenuto il plagio di tutti i paesi presenti, anche quelli ideologicamente molto distanti. Questo a dimostrare che le tematiche affrontate sono reali e di assoluta importanza e non una semplici visione di parte.
Come ha sottolineato Paolo Maccioni, sotto la nostra campana di vetro ci rifiutiamo di ascoltare la voce della stragrande maggioranza degli uomini che popolano il nostro pianeta. Penso proprio che non si possa continuare per molto a far finta di niente, miliardi di persone premono per chiedere il loro sacrosanto diritto ad un'esistenza dignitosa. Ecco perchè Cuba, che queste tematiche le sta portando avanti da quasi mezzo secolo, viene sempre più vista come l'esempio da seguire.
Mirco Palmao mi solleva dal rispondere a Mario sul fatto che essendoci internet non dovremmo lamentarci delle carenze della grande informazione. Aggiungo solo che sollevare un problema così grande come quello dell'informazione rubata, non può essere definito un piagnisteo. Quì non ho mai assistito a piagnistei ma piuttosto ad interventi qualificati di persone che non accettano questo scempio mediatico. Altro che piagnistei, quì si sollevano problemi e si cercano soluzioni. Ieri sera Arcoiris ha mandato in onda un'incontro tenuto il 7 giugno scorso al teatro Carcano a Milano dal titolo "Italia imbavagliata". Presenti Beppe Grillo, Dario Fo, Antonio Cornacchione, Natalino Balasso, Marco Travaglio, Tana de Zulueta, Antonio Di Pietro, Oliviero Beha e Gianni Barbacetto. Una vera chicca ve l'assicuro. Andatevela a vedere sul sito di Arcoris, anche perchè sulle grandi reti nazionali non la manderanno mai. Mica si tirano le martellate sui coglioni....
La testimonianza riportata dall'amico Salsero dovrebbe farci riflettere sulla nostra pretesa di egemonia culturale. Il livello di conoscenza dei nostri giovani è veramente molto preoccupante. Io ho modo, con le mie molteplici frequantazioni dell'ambiente giovanile, di conoscerne molti e non nascondo che questa situazione è fonte di seria preoccupazione. Ragazzi che frequentano l'università che non sono in possesso delle più elementari conoscenze. Ben altra la situazione a Cuba. A meno che non si voglia credere a quanto scrivono alcuni soggetti che ultimamente sembra stiano simpatici al nostro Mario....

Eliolibre ha detto...

Mario, vuoi insegnare a me il contradditorio? Quello che non accetto è l'insulto non il contraddittorio. Che però non deve escludere la condivisione delle idee. Non è che bisogna a tutti i costi scontrarsi, condividere le idee è tutt'altro che da denigrare.... Comunque tu insisti su questo punto ma mi sembra che nessuno ti abbia negato il tuo diritto a dire quello che pensi. Se poi non trovi sostegno alle tue tesi, ti assicuro che non c'è alcun complotto. Faresti meglio a chiederti perchè le tue tesi non trovano sostenitori piuttosto che accusare noi di intolleranza. Se devo proprio dirla tutta mi sembra che quanto ad essere intollerante, usare un linguanggio scurrile e volgare, tu non sia secondo a nessuno. Basta leggere il tuo blog e i tuoi interventi su Cubanite.
Amicalmente

Anonimo ha detto...

Posted on Wed, Sep. 20, 2006
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Cuestión de principios
ANDRES REYNALDO

Celebro que en el medio de esta crisis por el despido de mis compañeros Pablo Alfonso y Wilfredo Cancio, así como el cese de su contrato como colaboradora a Olga Connor, se haya dado una amplia oportunidad de expresión, desde las airadas cartas de los lectores hasta la sarcástica perspectiva de Carl Hiassen, para quien los cubanos somos un divertido tema de carácter más bien entomológico.

No hay nada más que celebrar. Difícilmente pueda ser reparado el daño a la reputación de mis colegas en éste y otros medios locales y, en particular, a la de mi amigo y maestro Carlos Alberto Montaner, un columnista sindicado cuya inclusión en el grupo es una doble pifia de redacción y edición además de un severo error de juicio. De Turquía a Sudáfrica y de Nueva York a Madrid ningún periódico se va a molestar en corregir la plana con la presteza y el detalle mostrados en recoger la nota publicada el 8 de septiembre bajo el título 10 periodistas de Miami reciben dinero del gobierno de Estados Unidos.

El artículo, firmado por Oscar Corral, reportero de The Miami Herald, no admite duda. Un grupo de periodistas exiliados recibió dinero de la administración Bush para hacer propaganda contra Fidel Castro. Para empezar, el reportero y sus editores fallan en poner en contexto la programación de Radio y TV Martí, los parámetros de su misión y las regulaciones federales que rigen sus operaciones. Para concluir, no se tomaron siquiera la molestia de preguntar a los jefes de Alfonso, Cancio y Connor si en las informaciones que producían se advirtió alguna intención tendenciosa.

De guinda, esta investigación fue anunciada el 22 de agosto en uno de sus habituales y públicos correos electrónicos (guardo copia) emitidos por El Duende, un personaje ficticio que aparece en Radio Miami, un espacio bajo la dirección de Max Lesnik que sale al aire por Unión Radio. Una semana más tarde, fue comentada por el programa Mesa Redonda, transmitido por la televisión cubana. Mis veinte años como editor de esta casa me hacen suponer que The Miami Herald hubiera desatado la madre de todas las investigaciones si una de sus exclusivas hubiera sido expuesta por otro medio local o extranjero. Espero que al menos le hayan preguntado a Corral si habló con Lesnik sobre la investigación.

De paso, los lectores de esta columna deben saber que colaboré ocasionalmente con Radio Martí y fui remunerado en un período entre el 2002 y el 2004, bajo la autorización del entonces director Carlos Castañeda. En rigor, siempre que la ocasión era pertinente, los directivos de la emisora me permitieron expresar con absoluta libertad mis opiniones contra el embargo y el gobierno de George W. Bush. Puedo decir, entonces, que recibí dinero de la administración Bush para hablar mal de la administración Bush.

Al calor de estos días, tanto en cartas de los lectores como en algunos programas radiales se ha mencionado una reciente columna mía sobre las relaciones entre Cuba y Estados Unidos, en la cual criticaba a José Martí. Al decir de varios oyentes y lectores, y de algún que otro presentador, esa columna forma parte de una campaña contra el exilio histórico manipulada, según la inspiración, por La Habana o Washington, o ambos.

En otro momento, hubiera pasado por alto el insulto. Ahora lo recojo. En mis acciones y escritos nadie podrá encontrar otra aspiración para Cuba que no sea la más plena e incondicional de las democracias. Con tal de no pedirle una visa a la dictadura, con tal de no pisar mis calles bajo condición de mordaza, he renunciado a estar junto al lecho de muerte de mi padre. Y en 26 años de exilio todavía no me he hecho ciudadano porque mi conciencia me impide serle fiel a otra bandera. Entre La Habana y Pérez Roura, por citar el último extremo que pudiera citar un extremista, me quedo con Pérez Roura.

Quien quiera hablarme de la patria, por ahí empezamos. Si a nadie le preocupa que la cubanidad de otros sea maniquea, autocomplaciente y monumentaria, no veo escándalo en que la mía sea incisiva, agónica y descarnada. Sobre Martí, estoy presto a cualquier debate documentado, vivo y enriquecedor. Sin revolcarnos en el lodo. No voy a defenderme ripostando que aquella no alcanzó el cuarto grado y que este otro cumplió prisión por estupro. En ese sentido, trato de ser martiano.

La crisis por el despido de los periodistas ha cruzado innumerables líneas políticas, generacionales, geográficas y culturales. Para muchos compañeros en El Nuevo Herald, cubanos y de otras naciones, ha sido una verdadera puesta a prueba de nuestra dignidad como periodistas, nuestra identidad como expatriados y nuestra entereza como seres humanos. Ignoro cómo acabará todo esto. Es probable que, una vez más en la vida, esté haciendo exactamente lo que no me conviene. Pero no tendré que bajar la cabeza cuando me cruce con cualquiera de estos diez colegas injustamente señalados como vulgares mercenarios. Para esto también me fui de Cuba

Anonimo ha detto...

24 de junio de 2005

Dr. Fidel Castro Ruz
Presidente de los Consejos de Estado y de Ministros
La Habana
CUBA

Excelentísimo Presidente Castro:

Tengo el honor de dirigirme a Su Excelencia para expresarle mi preocupación por la situación de Héctor Palacios Ruiz, un bibliotecario independiente y activista pro derechos humanos de 63 años de edad. El Sr. Palacios está cumpliendo una condena de 25 años de prisión bajo el Art. 91 del Código Penal de Cuba y la Ley 88 de 1998. Human Rights Watch ha recibido información que indica que el Sr. Héctor Palacios se encuentra en delicado estado de salud, y que sus condiciones de encarcelamiento podrían empeorar dicha situación. Como Su Excelencia sabe, el Comité Internacional de la Cruz Roja, una organización que brinda atención médica a presos en todo el mundo, no está permitida por el gobierno cubano de proveer asistencia en las prisiones cubanas.

Como es de su conocimiento, el Sr. Héctor Palacios fue detenido en marzo de 2003, al mismo tiempo que numerosos disidentes, activistas pro derechos humanos, periodistas independientes y directores de bibliotecas independientes. A las pocas semanas de estos arrestos masivos, 75 disidentes fueron juzgados en procesos sumarios y recibieron condenas de 6 a 28 años de cárcel. Al igual que los demás acusados, el único delito del Sr. Palacios fue el ejercicio pacífico de los derechos fundamentales a la libertad de expresión y de asociación.

El estado de salud del Sr. Héctor Palacios plantea especial preocupación por razones humanitarias. Según la información recibida por Human Rights Watch, su enfermedad ha empeorado considerablemente desde su ingreso en prisión. Inicialmente estuvo recluido en la Prisión Provincial Carretera Luís Lazo en Pinar del Río, donde fue mantenido durante seis meses en una celda tapiada de 1.50 metros de ancho por 2.00 metros de largo, sin ventilación, con ranuras pequeñas hacia el exterior, un hueco sanitario en una esquina llena de insectos, y sin exposición al sol. Posteriormente fue trasladado a una celda semitapiada en régimen solitario con una inadecuada atención médica. Dadas sus complicaciones de salud en diciembre de 2003, y tras diagnosticarle cálculos en la vesícula, fue trasladado en febrero de 2004 a la Sala de Penado del Hospital Abel Santamaría en Pinar del Río, desde donde fue finalmente remitido en noviembre de 2004 al Hospital de Reclusos del Penal del Combinado del Este en La Habana.

Por las condiciones anteriormente descritas su estado de salud ha empeorado. Según diagnóstico médico, sufre de hipertensión severa, cardiopatía esquémica, insuficiencia respiratoria y ha presentado seis accidentes encefálicos con trastornos en el lenguaje y la memoria. A pesar de su condición débil, se encuentra ubicado en una celda que comparte con otros dos reclusos, y que se encuentra separada solo por unos barrotes de otros reclusos con enfermedades como tuberculosis, lo cual podría agravar su delicado estado de salud. Desde hace días necesita de la atención de un urólogo, pero hasta la fecha no ha recibido dicha asistencia, como tampoco ha podido acceder a un hospital con mejores condiciones de atención a su salud.

Nos preocupa que el Sr. Héctor Palacios no sea el único preso con necesidad urgente de atención médica. Human Rights Watch ha recibido información sobre el Sr. Ricardo González Alfonso, quien también fue sometido a una cirugía de vesícula, y el Sr. Nelson Aguiar Ramírez, presos políticos que se encuentran en delicado estado de salud.

Insto enérgicamente a S.E. a que ordene la puesta en libertad del Sr. Héctor Palacios y el resto de las personas detenidas y condenadas por su ejercicio pacífico de derechos fundamentales.

Mientras estos presos sigan detenidos, le insto a que se asegure de que reciben la atención médica adecuada y que sus condiciones de detención cumplen las normas internacionales básicas (de acuerdo con lo dispuesto por las Reglas mínimas de la ONU para el tratamiento de los reclusos y el Conjunto de Principios de la ONU para la protección de todas las personas sometidas a cualquier forma de detención o prisión).

Para facilitar el cumplimiento con las normas internacionales básicas, insto que permita que el Comité Internacional de la Cruz Roja visite al Sr. Palacios y a los demás presos políticos. Desde 1989 Cuba no le ha permitido a la Cruz Roja tener acceso a sus prisiones. La política actual de Cuba debería ser cambiada para permitir que la Cruz Roja pueda cumplir su misión humanitaria en Cuba.

Atentamente, /s/

José Miguel Vivanco
Director Ejecutivo

Anonimo ha detto...

Freccia mentre sei al LAVORO evita di toccarti la testa altrimenti la IMBRATTI.

Anonimo ha detto...

Attento a quel che dici e a come lo dici perchè ti ritrovi una lettera di un avvocato, caro il mio signor Bonomi che non sei nessuno e dai del nessuno agli altri.

lupi

Eliolibre ha detto...

Prima di tutto vorrei ricordare che questo post tratta della Cumbre dei Movimento NOAL. Non che non si possa allargare il discorso, ma nemmeno utilizzare la spazio per intenti che niente hanno a che fare con il post.
Le frecciatine mi sembrano una trovata che non porteranno nessun vantaggio a chi crede di utilizzare questo blog per pubblicare la più becera propaganda anticastrista. Semplicemente perchè questo non è un blog su Cuba e men che meno di propaganda anticastrista. Ed io non ho nessuna intenzione di lasciare che diventi tale. Un conto è avere visioni diverse e discutere, un altro utilizzare spazi per propagande inopportune. Vedi Mario, ho appena scritto sul tuo blog della mia profonda amarezza per il tuo comportamento e per il fatto di aver tradito il mio sentimento di amicizia nei tuoi confronti, amicizia che non è mai venuta meno malgrado il tuo comportamento incomprensibile. Rifletti, il tuo atteggiamento ti ha fatto perdere l'amicizia delle persone che hanno instaurato in questi mesi un sincero rapporto di stima nei tuoi confronti. Amico è colui che ha il coraggio di dirti con tutta franchezza il suo disappunto per un tuo comportamento che ritiene profondamente sbagliato e dannoso. Purtroppo hai preferito le lusinghe di coloro che di te non hanno mai avuto nessuna stima e che non tarderanno, appena finirai di essere loro utile, a riportarti nel dimenticatoio. Non voglio ripetere quì quanto scritto sul tuo blog, le tue parole mi hanno lasciato letteralmente allibito. Non riuscirò più a ritrovare la stima che pensavo meritassi anche nel dissenso totale delle idee. Credimi, è amaro dirlo ma è la prima volta in vita mia che decido di troncare qualsiasi rapporto con una persona.
Quanto a Lupi, con queste minacce non migliora il mio giudizio su di lui. Ho sempre sostenuto apertamente il mio totale dissenso alle sue tesi e la profonda disistima che provo per il suo ossessivo intento di denigrare Cuba e il suo Governo. Non riesco a capire la motivazione di tanto rancore. Uno che scrive articoli e libri deve avere il buon senso di accettare le critiche di chi dissente insieme agli elogi dei sostenitori. Anche quando il dissenso è profondo come il mio, basato più su quelle che ritengo, a mio parere ovviamente, un'operazione ignobile di denigrazione. Anche se quando ci fu la mia polemica su 'l Gazetin ho ricevuto tantissimi elogi per quanto andavo sostenendo, spero che anche Lupi abbia avuto i suoi sostenitori. Altrimenti sarebbe il caso di farsi qualche autocritica piuttosto che minacciare ricorsi legali.

Anonimo ha detto...

Il LUPI sara' affetto da LICANTROPIA IN FASE ACUTA,che spesso si manifesta nella spinta a mordere chi non condivide le proprie convinzioni.Se facesse autocritica,guarirebbe.

Eliolibre ha detto...

Anonimo, con Lupi ho avuto delle dicussioni anche in passato, le ho riportate anche su questo blog. E' un personaggio che potrebbe farsi apprezzare molto di più se non fosse per la sua ossessiva propaganda contro il regime Cubano che lo squalifica alla stregua dei tanti denigratori di professione che non godono credibilità nemmeno tra i reazionari che ben sanno come stanno le cose. Denigrare Cuba è una missione da compiere senza badare a spese. Basta pensare che nella discussione in corso sul sito di Gennaro Carotenuto si ricorre perfino all'utilizzo strumentale di tragedie famigliari pur di perseguire questo scopo. La moglie di Lupi ha perfino rimproverato di non essere una signora ad Annalisa Melandri. Quest'ultima, i cui graditi commenti fanno onore a questo blog, ha un suo sito da dove traspare tutta lu sua grande umanità e sensibilità verso i meno fortunati.
Mario, io avrò pure commesso degli errori di diteggiatura, ma quello che scrivi tu è davvero incomprensibile. Un insieme di frasi e parole alle quali non riesco a dare un senso. Forse sarà perchè non frequento da mesi il blog di Cubanite. Mi sa tanto che la situazione sia peggiorata....

Anonimo ha detto...

Elio, grazie di nuovo, tra me e te si è creata una specie di società di mutuo soccorso a quanto pare...
Purtroppo i coniugi Lupi si sono dimostrati due persone molto sgradevoli e questo non certo per le loro idee o per le loro posizioni, avevo sentore che avessero un modo di esprimerle non propriamente lineare ma sinceramente non mi aspettavo si rendessero così tanto ridicoli.
Hanno svenduto sul mercato del grottesco tragedie familiari e storie personali (vere o presunte che siano) usando poi toni e e contenuti discutibili a dir poco.
Comunque sia alla fine senza nemmeno rendersene conto si sono smascherati da soli.
Rinnovo a te e famiglia i miei auguri ed i miei complimenti per quanta passione ed impegno metti in ciò che fai.
P.S. Tremo all'idea che ce li possiamo ritrovare anche qui.
Annalisa Melandri

Eliolibre ha detto...

Annalisa,
purtroppo la volgarità e la violenza degli interventi e l'aggressione cui è stato fatto oggetto, hanno costretto Gennaro Carotenuto a chiudere i commenti sul suo blog. I professionisti della denigrazione stanno moltiplicando i loro sforzi per impedire che l’informazione libera possa circolare. Comunque anche senza i commenti i suoi articoli rimarranno sempre un
importante fonte a cui attingere per arricchire la conoscenza dei
fatti senza l’insopportabile censura dell’informazione pilotata.
Quanto alla famiglia Lupi, sarei curioso di scoprire quali motivazioni si celano dietro il loro ossessivo e maldestro intento di denigrare Cuba. Anche se qualche idea me la sono fatta.... Tra l'altro tra i primi post che ho pubblicato su questo blog, due sono dedicati ad una mia polemica con Gordiano Lupi. Se hai voglia di leggerli potrebbero aiutarti a conoscere meglio il personaggio, che come ho già detto sul blog di Gennaro, se non fosse annebbiato dalla sua ossessione potrebbe anche produrre qualcosa di interessante.
Ti ringrazio per gli auguri che ricambio a te e alla tua famiglia. Chissà che un giorno non ci si possa incontrare. La nostra casa valtellinese e quella cubana sono sempre aperte. Al sole, al vento ed agli amici....

Eliolibre ha detto...

Mi scuso con i frequentatori del blog se non pubblico post con maggiore frequenza. I temi da trattare e le idee non mancano ma gli impegni di lavoro mi lasciano veramente poco tempo a disposizione. Farò comunque il possibile nei prossimi giorni.

Anonimo ha detto...

Caro Elio, ho visto che Gennaro Carotenuto ha eliminato i commenti, purtroppo anche se mi dispiace molto appoggio la sua scelta che immagino sia stata molto sofferta, ma come dargli torto "lo studente che chiede un consiglio bibliografico viene prima".
Penso che contro di lui sia stata portata avanti una campagna denigratoria vera e propria.
Come vedi la verità da fastidio a tanti.
Spero anche io di incontrarvi un giorno, se capitate a Roma dove vivo, fammelo sapere.
Amicalmente.
Ringrazio il sito di GC anche per avermi permesso di conoscerti.

Anonimo ha detto...

concordo con Annalisa,
anch'io grazie al sito di Gennaro Carotenuto ho potuto conoscere voi...
mi dispiace che abbia chiuso lo spazio commenti ma lo comprendo. Continuiamo a leggere il suo e ad incontrarci su altri blog come questo!
ciao
Paolo
www.paolomaccioni.it

Eliolibre ha detto...

Lo scopo dei blog è appunto quello di fare conoscere idee e persone. Per questo bisogna continuare anche se ci sono personaggi che cercano in tutti i modi di creare problemi. Bene ha fatto Gennaro Caratenuto ad eliminare i commenti visto che erano stati monopolizzati da alcuni personaggi senza scrupoli. Spero che la decisione sia solo temporanea. Comunque ho visto che ha aperto un nuovo spazio al contributo dei frequentatori.