
La malattia di Fidel Castro ha interessato molti dibattiti su parecchi Blog. Uno dei temi emersi con più frequenza è quello riguardante la mancanza di democrazia a Cuba che coloro che criticano l'esperienza rivoluzionaria cubana, quasi sempre senza conoscerne la storia e la realtà, tirano in ballo frequentemente per denigrare l'Isola caraibica e la sua eroica resistenza. La mancanza di "libere elezioni democratiche" è il cavallo di battaglia che questi personaggi usano più frequentemente a sostegno delle loro tesi.
Stimolato anche dalla richiesta di alcuni frequentatori di questo ed altri blog che io visito abitualmente, ho deciso di pubblicare un riassunto del sistema elettorale cubano che io, senza alcun dubbio, trovo molto più democratico e rispettoso della volontà popolare dei sistemi elettorali dei nostri paesi cosidetti a "democrazia avanzata".
Se la democrazia avanzata è quella dove le oligarchie dei partiti scelgono i candidati, li mandano in Tv a fare ridicole sceneggiate e gli elettori non hanno nemmeno la possibilità di esprimere le preferenze, siamo messi bene! Se poi governano nell'interesse di pochi contro l'interesse della collettività, di democratico io non riesco a trovarci proprio niente. Se infine, come dice Beppe Grillo, la percentuale di coloro che hanno pendenze con la giustizia è molto meno al malfamato rione Sanità di Napoli rispetto al nostro Parlamento, non saprei con che coraggio si parla ancora di democrazia.
Breve riasunto del sistema elottorale cubano.
Il pluripartitismo nella vita di Cuba è stato criticato già dai precursori della Rivoluzione ed in paricolare da Josè Martì, in quanto basato su raggruppamenti creati per la spartizione del poptere ed incapace di tutelare gli interessi del paese dalla sottomissione politico-economica dagli Stati Uniti. Infatti fin dalla fondazione della Repubblica, tutti i partiti che si sono susseguiti al potere si sono rivelati servitori degli interessi della vicina superpotenza. Per chiudere con questa drammatica esperienza che aveva portato i cittadini cubani alla totale schiavitù, la Rivoluzione, ha scelto la strada del partito unico ed è stato creato il Partito Comunista di Cuba che non ha finalità elettorali ma il compito di fronteggiare in modo unitario le pressioni provenienti dall'esterno e tese a frammentare l'unità popolare per tornere ad imporre il dominio imperialista. Contrariamente a quello che viene propagandato dai nemici di Cuba, il Partito Comunista di Cuba non partecipa alle elezioni nè alla nomina dei candidati, che vengono invece proposti dai cittadini mediante assemblee di quartiere dette Assemblee di Candidatura. I candidati proposti per semplice richiesta ed alzata di mano, partecipano alle elezioni per le Assemblee Municipali (equivalenti ai nostri Consigli Comunali). Le candidature così formulate sono presentate alla propria Circoscrizione Elettorale dove i probabili futuri Delegati all'Assemblea Municipale potranno essere eletti con voto diretto e segreto, depositato nelle urne. La nomina dei candidati da parte dei cittadini, rappresenta un fattore molto più democratico rispetto ai paesi dove le elezioni sono caratterizzate dalla lotta tra raggruppamenti politici che impongono i loro candidati. Fino al 1992, quando è entrata in vigore la Nuova Legge Elettorale, i Delegati alle Assemblee Provinciali (equivalenti ai nostri Consigli Regionali) e i Deputati all'Assemblea Nazionale (equivalente al nostro Parlamento) venivano nominati dai Delegati eletti nelle 169 Assemblee Municipali, che erano stati eletti direttamente dal popolo. Ora i cittadini non solo eleggono i Delegati all'Assemblea Municipale ma eleggono, sempre con voto diretto e segreto, anche i Delegati all'Assemblea Provinciale e i Deputati all'Assemblea Nazionale del Poder Popular (Parlamento). Siccome non esistono i partiti politici, le proposte di candidatura alle Assemblee Provinciali e all'Assemblea Nazionale vengono presentate dalle Assemblee Municipali, elette direttamente dal popolo. Un'altra novità introdotta dalla Nuova Legge Elettorale è che le nomine dei candidati a Delegati Provinciali e Deputati Nazionali, vengono proposte dalle organizzazioni di massa e studentesche, i cui rappresentanti costituiscono Commissioni di Candidature, presiedute da un membro dei sindacati. Le Commissioni sono formate dall'Associazione Nazionale Piccoli Agricoltori, i Sindacati dei lavoratori, i Comitati di Difesa della Rivoluzione, la Federazione Donne Cubane, la Federazione Studentesca Universitaria, la Federazione degli Studenti Medi, ecc. A queste organizzazioni appartengono la stragrande maggioranza dei circa 8 milioni di cittadini in età di voto, cioè superiori ai sedici anni di età, ed hanno l'incarico di approntare le liste dei nomi che dovranno essere approvate dall'Assemblea Municipale. Quest'ultima può respingere uno, più, o addirittura tutti i nominativi proposti. A questo punto la Commissione di Candidature dovrà sottoporre all'esame dell'Assemblea Municipale altre proposte di candidati. La metà dei candidati per le Assemblee Provinciali e Nazionale dovranno essere Delegati già eletti alle Assemblee Municipali. L'altra metà sarà proposta dalle Commissioni di Candidature scegliendo tra i cittadini che si distinguono nell'ambito della cultura, della politica, della scienza, dello sport, ecc.
Garanzie di rappresentatività democratica
Un candidato per essere eletto deve superare il 50% dei voti. Il sistema cubano prevede che la democrazia non si esprime solo col voto, ma anche nella partecipazione popolare alla formazione delle candidature. Questo viene negato dove, come da noi, esiste un sistema di partiti che scelgono i candidati. La campagna elettorale si svolge con la partecipazione dei candidati ad incontri organizzati con gli elettori nei posti di lavoro, a pubbliche assemblee e ad altri atti pubblici. A questi incontri partecipazione contemporaneamente tutti i candidati. Non è possibile pubblicizzarsi con manifesti, striscioni, volantini, pubblicità radiofonica o televisiva. Vengono allestite nei luoghi npubblici, bacheche con affisse le foto dei candidati, i dati personali e una breve biografia. Per la campagna elettorale il candidato non deve sostenere alcuna spesa.
I contenuti della Legge Elettorale
La Legge Elettorale approvata dal Parlamento il 29 ottobre 1992 regola lo svolgimento delle elezioni per le Assemblee Nazionali, Provinciali e Municipali del Poder Popular, ed i referendum.
Il voto è libero e segreto e non esiste l'obbligo di recarsi alle urne. Chi si astiene non subisce nessuna sanzione. Viene iscritto nel Registro degli Elettori del Municipio dove ha stabilito il suo domicilio ogni cittadino cubano con capacità legale che abbia compiuto i 16 anni di età . Ogni cittadino può: eleggere e risultare eletto, votare nei referendum, essere iscritto nel Registro degli Elettori, verificare che il proprio nome appaia in tale Registro, presenziare agli scrutini, partecipare alle Assemblee di Nomina dei Candidati, presentare reclami secondo le procedure per far valere i propri diritti elettorali. Il di voto non viene riconosciuto agli incapaci mentali previa dichiarazione giudiziaria, a coloro che sono sottoposti a privazione della libertà e coloro ai quali l'autorità giudiziaria ha sospeso il diritto di voto. Hanno diritto di essere eletti tutti i cittadini cubani, uomini o donne, che godono dei diritti politici e che siano residenti nel Paese da almeno 5 anni precedenti le elezioni. Non possono essere eletti i cittadini incapacitati a esercitare il diritto di voto. I Deputati all'Assemblea Nazionale e i Delegati all'Assemblea Provinciale vengono eletti ogni cinque anni. I Delegati all'Assemblea Municipale vengono eletti ogni due anni e mezzo. Cuba è suddivisa in circoscrizioni elettorali. Il numero di Deputati o di Delegati da eleggere è in rapporto al numero degli abitanti del Municipio o della Provincia. Ogni candidato può presentarsi unicamente nella circoscrizione della propria residenza. Le operazioni di voto si svolgono in una sola giornata, ininterrottamente dalle ore 7 alle ore 18. Scaduto il termine, immediatamente si aprono le urne e, al cospetto di chiunque voglia presenziare, si procede al conteggio delle schede e dei voti ottenuti. Chi viene eletto deputato non ha privilegi personali, né economici. Per il tempo in cui rimarrà in carica percepirà lo stesso salario che guadagnerebbe se fosse al proprio posto di lavoro.
Risultati elettorali delle elezioni più recenti
Il giorno 11 gennaio 1998 si sono recati alle urne 7.931.229 cubani per eleggere 601 Deputati al Parlamento e 1.192 Delegati alle 14 Assemblee Provinciali. Nonostante non sia obbligatorio, ha votato il 98.35 % degli aventi diritto al voto. I voti validi sono stati 7.534.008 pari al 95 %, mentre le schede bianche o annullate sono state il 5 %. Le elezioni si sono svolte nella massima tranquillità sotto il controllo di osservatori esteri e di migliaia di giornalisti arrivati da ogni parte del mondo. Ogni giornalista ha potuto liberamente scegliere in quali Collegi Elettorali svolgere il proprio lavoro. Non sono state riscontrate irregolarità.
Il 20 ottobre 2002 è stata effettuata la prima tornata delle elezioni per delegati alle Assemblee Municipali del Poder Popular, con la partecipazione del 95.64 % degli elettori iscritti, mentre alla seconda tornata la partecipazione è stata del 91.51 %. Sono stati eletti 14.933 delegati (il 22.7 % donne).Il 19 gennaio 2003 sono state effettuate le elezioni generali per eleggere i deputati all’Assemblea Nazionale e i delegati alle Assemblee Provinciali. L’affluenza alle urne (8.115.215 votanti) è stata del 97.69 % degli iscritti (8.309.336). Il 91.35 % delle schede valide è stato per il "voto unito". Le schede bianche sono state il 3.00 % mentre quelle annullate sono state lo 0.86 %. Le donne elette al Parlamento rappresentano il 36.4 % dei 609 deputati.Questo fatto, unito ai risultati positivi sperimentati nelle assemblee di rendiconto degli eletti ai loro elettori, che sono tenute regolarmente dal 1976 in tutte le circoscrizioni e nelle Assemblee del Poder Popular, dimostra sia la partecipazione di massa con cui il popolo interviene e controlla il processo elettorale sia il suo ampio carattere democratico.
L’Assemblea Nazionale del Poder Popular ha riconfermato Ricardo Alarcon de Quesada come suo Presidente. Successivamente sono stati eletti i 31 componenti il Consiglio di Stato. Presidente del Consiglio di Stato è stato eletto Fidel Castro Ruz. La Costituzione di Cuba stabilisce che il Presidente del Consiglio di Stato è anche Capo dello Stato e del Governo.