SPERIAMO CHE IO ME LA CAVO
Honduras, 2017, elezioni politiche. I lacchè delle
oligarchie fasciste che nel giugno 2009 hanno conquistato il potere con un colpo di
stato contro il Presidente Manuel Zelaya, sono talmente sgraditi al popolo al
punto di perdere le elezioni svoltesi lo scorso 26 novembre malgrado la feroce
repressione contro l’opposizione e l’assoluto dominio dei mezzi di informazione.
Se indire le elezioni è un gran fastidio per chi si sente padrone del paese,
perderle è inaccettabile, così, vista l’inevitabile sconfitta, il Tribunale
Elettorale ha interrotto l’aggiornamento dei risultati a causa di “un blocco
informatico del sistema” quando il candidato dell’opposizione era in vantaggio
di 5 punti con tendenza irreversibile. Dopo 8 ore il sistema torna
miracolosamente a funzionare ed i dati, sempre miracolosamente, danno in
vantaggio il candidato del partito governante di qualche centinaia di voti. Le
strade e le piazze del paese, come ai tempi della deposizione di Zelaya, non
tardano a riempirsi di cittadini indignati e come allora la polizia carica i
manifestanti causando numerosi morti e feriti.
Fino a quì tutto normale, la dittatura fascio-oligarchica,
arrivata al potere eseguendo meticolosamente i piani elaborati dai cervelloni
del “paese più democratico del mondo”, impone con la forza, aggredisce,
distrugge, assassina e devasta il paese come si deve. Quello che non quadra è l’assoluto
silenzio dei media del mondo “libero” che ignorano completamente i drammatici
fatti in corso nel paese centroamericano mentre non perdono occasione per
parlare della “dittatura di Maduro” in Venezuela dove secondo loro l’opposizione
fascista che in questi anni ha distrutto l’economia, ammazzato sostenitori del
Governo e cittadini inermi, è vittima della ferocia della Rivoluzione Bolivariana
che si accanisce contro l’analfabetismo, costruisce case per i lavoratori, scuole
e ospedali dove prima non esistevano ne maestri ne medici. Ovviamente non
cessano gli attacchi contro i “paesi canaglia” che non vogliono saperne di
farsi dominare dall’uno per cento dedito a distruggere e terrorizzare il
pianeta.
Di fronte a queste indiscutibili realtà, tutti i
cittadini onesti del pianeta dovrebbero indignarsi e mettere in campo tutte le
energie disponibili per invertire questa devastante deriva criminale, ma sembra
non sia così. In Italia le classi subalterne, quando non si fanno affascinare
dal populismo razzista, si danno all’ippica o stanno ancora sostenendo governi
di “sinistra” presieduti da vecchi e nuovi democristiani baciapile al servizio
dei potenti. In Francia gli eredi della Rivoluzione appoggiano lo squallido fenomeno
Macron, i tedeschi continuano a farsi affascinare dalla splendida signora
venuta dall’est per ridurli ad eseguire gli ordini delle banche mentre i
sudditi del Regno Unito sembrano irrimediabilmente convinti che regine, lady di
ferro e signore di merda siano l’ancora di salvezza contro il pericolo rosso
che utilizza l’immigrazione per distruggere il loro sogno di vivere una vita
squallida e tranquilla.
I tempi che ci tocca vivere sono talmente tristi che speriamo
che io me la cavo e che i “Paesi canaglia” esistano e resistano....
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