Fidel Castro: Concetto di Rivoluzione

Revolución
Es sentido del momento histórico;
es cambiar todo lo que debe ser cambiado;
es igualdad y libertad plenas;
es ser tratado y tratar a los demás como seres humanos;
es emanciparnos por nosotros mismos y con nuestros propios esfuerzos;
es desafiar poderosas fuerzas dominantes dentro y fuera del ámbito social y nacional;
es defender valores en los que se cree al precio de cualquier sacrificio;
es modestia, desinterés, altruismo, solidaridad y heroísmo;
es luchar con audacia, inteligencia y realismo;
es no mentir jamás ni violar principios éticos;
es convicción profunda de que no existe fuerza en el mundo capaz de aplastar la fuerza de la verdad y las ideas.
Revolución es unidad, es independencia, es luchar por nuestros sueños de justicia para Cuba y para el mundo, que es la base de nuestro patriotismo, nuestro socialismo y nuestro internacionalismo.

Fidel Castro Ruz (1ro de mayo del 2000)

5.12.17

SPERIAMO CHE IO ME LA CAVO

SPERIAMO CHE IO ME LA CAVO

Honduras, 2017, elezioni politiche. I lacchè delle oligarchie fasciste che nel giugno 2009 hanno conquistato il potere con un colpo di stato contro il Presidente Manuel Zelaya, sono talmente sgraditi al popolo al punto di perdere le elezioni svoltesi lo scorso 26 novembre malgrado la feroce repressione contro l’opposizione e l’assoluto dominio dei mezzi di informazione. Se indire le elezioni è un gran fastidio per chi si sente padrone del paese, perderle è inaccettabile, così, vista l’inevitabile sconfitta, il Tribunale Elettorale ha interrotto l’aggiornamento dei risultati a causa di “un blocco informatico del sistema” quando il candidato dell’opposizione era in vantaggio di 5 punti con tendenza irreversibile. Dopo 8 ore il sistema torna miracolosamente a funzionare ed i dati, sempre miracolosamente, danno in vantaggio il candidato del partito governante di qualche centinaia di voti. Le strade e le piazze del paese, come ai tempi della deposizione di Zelaya, non tardano a riempirsi di cittadini indignati e come allora la polizia carica i manifestanti causando numerosi morti e feriti.
Fino a quì tutto normale, la dittatura fascio-oligarchica, arrivata al potere eseguendo meticolosamente i piani elaborati dai cervelloni del “paese più democratico del mondo”, impone con la forza, aggredisce, distrugge, assassina e devasta il paese come si deve. Quello che non quadra è l’assoluto silenzio dei media del mondo “libero” che ignorano completamente i drammatici fatti in corso nel paese centroamericano mentre non perdono occasione per parlare della “dittatura di Maduro” in Venezuela dove secondo loro l’opposizione fascista che in questi anni ha distrutto l’economia, ammazzato sostenitori del Governo e cittadini inermi, è vittima della ferocia della Rivoluzione Bolivariana che si accanisce contro l’analfabetismo, costruisce case per i lavoratori, scuole e ospedali dove prima non esistevano ne maestri ne medici. Ovviamente non cessano gli attacchi contro i “paesi canaglia” che non vogliono saperne di farsi dominare dall’uno per cento dedito a distruggere e terrorizzare il pianeta.
Di fronte a queste indiscutibili realtà, tutti i cittadini onesti del pianeta dovrebbero indignarsi e mettere in campo tutte le energie disponibili per invertire questa devastante deriva criminale, ma sembra non sia così. In Italia le classi subalterne, quando non si fanno affascinare dal populismo razzista, si danno all’ippica o stanno ancora sostenendo governi di “sinistra” presieduti da vecchi e nuovi democristiani baciapile al servizio dei potenti. In Francia gli eredi della Rivoluzione appoggiano lo squallido fenomeno Macron, i tedeschi continuano a farsi affascinare dalla splendida signora venuta dall’est per ridurli ad eseguire gli ordini delle banche mentre i sudditi del Regno Unito sembrano irrimediabilmente convinti che regine, lady di ferro e signore di merda siano l’ancora di salvezza contro il pericolo rosso che utilizza l’immigrazione per distruggere il loro sogno di vivere una vita squallida e tranquilla.

I tempi che ci tocca vivere sono talmente tristi che speriamo che io me la cavo e che i “Paesi canaglia” esistano e resistano....

Nessun commento: