Piergiorgio Odifreddi è un matematico, logico e saggista, i suoi scritti, oltre che di matematica, si occupano di divulgazione scientifica, storia della scienza, filosofia, politica, religione, esegesi (comprensione del significato dei testi), filologia (studio delle parole) e saggistica varia.
Si ispira liberamente all'insegnamento e alle posizioni di Bertrand Russell e Noam Chomsky. In particolare, ha ripetutamente manifestato la sua opposizione alle politiche statunitense e israeliana, vedasi Non siamo tutti americani e La dannata Terra Santa.
Come ha accennato in un'intervista, ritiene che il "sedicente" sistema democratico, basato sull'elezione periodica di delegati ai quali viene assegnato un mandato generale in bianco per alcuni anni, sia ormai anacronistico e non adeguato né alla complessità della società moderna, né alla sua velocità di cambiamento.
Di Odifreddi mi piace molto questa sua affermazione:
Se la matematica e la scienza prendessero il posto della religione e della superstizione nelle scuole e nei media, il mondo diventerebbe un luogo più sensato e la vita più degna di essere vissuta. Che ciascuno porti dunque il suo contributo, grande o piccino, affinché questo succeda, per la maggior gloria dello Spirito Umano.
Il suo Il matematico impertinente, contiene la controversa Intervista a Hitler che riporto quì sotto. E' sicuramente un testo che fa riflettere sulla realtà in cui viviamo, molto in contrasto con il pensiero dominante nel nostro sedicente "occidente democratico".
Intervista a
ADOLF HITLER
Piergiorgio Odifreddi
Gennaio 2005
Adolf Hitler nacque in Austria il 20 aprile 1889, e dedicò la sua vita alla realizzazione del piano politico esposto nel 1924 nel Mein Kampf, "La mia battaglia'', scritto in prigione dopo un fallito tentativo di colpo di stato. Il suo regno di terrore potè iniziare legalmente nel 1933, grazie al 44% dei voti del Partito Nazionalsocialista, e all'8 % del Partito Nazionalista (20,5 milioni in tutto), ottenuti alle elezioni: a dimostrazione del paradosso che un dittatore può anche arrivare al potere democraticamente.
L'espansione del Terzo Reich iniziò nel 1938 con l'annessione dell'Austria, e raggiunse al suo massimo un'estensione da Capo Nord al Sahara, e dalla Normandia al Caspio. La contrazione iniziò nel 1942 con le sconfitte di Stalingrado e di El Alamein, e si concluse il 9 maggio 1945 con l'entrata dei russi a Berlino. Poco prima, il 30 aprile, Hitler si era ucciso con un colpo di pistola nel suo bunker.
Sessant'anni dopo, mentre nel mondo si sta organizzando un Quarto Reich che va dagli Stati Uniti al Mediterraneo, abbiamo parlato del Terzo col sanguinario vegetariano che l'ha comandato per dodici anni.
Fürer, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale il suo nome è diventato sinonimo del male. Cosa ne pensa?
La storia è sempre stata scritta dai vincitori, e il bene è ciò che sta dalla loro parte. Se avessimo vinto noi, sinonimo del male sarebbe diventati i nomi di Churchill o di Roosevelt.
Non crede che ci siano motivazioni oggettive, oltre alla sconfitta? Stalin la guerra l'ha vinta, eppure anche il suo nome è diventato sinonimo del male.
Milioni di persone non l'hanno pensata così, su Stalin, prima e dopo la guerra: quanti russi hanno pianto, quando è morto? Temo che lei non sappia molto nè dello stalinismo, nè del nazismo, a parte ciò che le ammanniscono i Ministeri della Propaganda, del suo paese e di quello che lo comanda.
Ministeri della Propaganda? E quali sarebbero i nostri Goebbels?
Per parlarle in termini che lei può capire, se il nostro era il totalitarismo inumano del 1984 di Orwell, il vostro è oggi il totalitarismo dal volto umano del Mondo nuovo di Huxley. I suoi Ministeri della Propaganda sono dunque il cinema e la televisione: se vuole trovare i nuovi Goebbels, li cerchi fra gli Spielberg e gli Zeffirelli, o fra i Murdoch e i Berlusconi.
Cosa voleva insinuare, fra l'altro, con quel "paese che ci comanda''? Che l'Italia sarebbe una colonia degli Stati Uniti?
E non lo è, forse? Da quando siete stati occupati, nel 1944, non vi siete più liberati. A tutt'oggi ci sono 125 basi e 35.000 truppe statunitensi in Italia: è indipendenza questa? In Germania, poi, stiamo ancora peggio. Quella che voi chiamate liberazione, fu soltanto la sostituzione di un'occupazione militare a un'altra, meno esibita ma non meno effettiva.
Non vorrà negare, però, che il nazismo si è macchiato di crimini contro l'umanità mai visti prima.
Ah, sì? E quali?
Anzitutto, lo sterminio di sei milioni di ebrei.
Non dica cretinate. Il mio modello per la soluzione del problema ebraico è stato il modo in cui gli Stati Uniti avevano risolto l'analogo problema indiano: un genocidio sistematico e scientifico dei diciotto milioni di nativi che vivevano nell'America del Nord. Quanti indiani rimangono negli Stati Uniti, oggi? Qualche centinaio, mantenuti in riserve come i bisonti. E quanti ebrei rimangono invece, al mondo? Milioni, e hanno addirittura uno stato tutto per loro: il quale, tra l'altro, sta mostrando di aver imparato la nostra lezione sul come trattare le minoranze etniche.
Lei è proprio un senza Dio!
Senza il Dio degli ebrei, magari. Ma avevamo il vostro: non è forse stato Elie Wiesel, premio Nobel per la pace nel 1986, a dire che "tutti gli assassini dell'Olocausto erano cristiani, e il sistema nazista non comparve dal nulla, ma ebbe profonde radici in una tradizione inseparabile dal passato dell'Europa cristiana''? Non senza motivo le mie SS portavano scritto Gott mit uns sulla fibbia della cintura.
La Chiesa non la pensa certo così!
Ma se, da quando Rolf Hochhuth ha rotto l'incantesimo con Il vicario nel 1963, non si fa che parlare del silenzio di Pio XII nei confronti di quello che voi chiamate Olocausto! E poi, lei non ha certo letto il mio Mein Kampf, che immagino non sia facile da trovare nelle vostre librerie: se l'avesse fatto, ricorderebbe però che il progetto per il trionfo del nazismo era modellato sulla tenace adesione ai dogmi e sulla fanatica intolleranza che hanno caratterizzato il passato della Chiesa cattolica.
In ogni caso, basterebbe a condannarvi il disprezzo per la vita umana di civili innocenti che avete dimostrato durante la guerra.
Questa la vada a raccontare agli abitanti di Amburgo e di Dresda, sui quali avete riversato le "tempeste di fuoco'' che ne hanno ucciso un milione. O a quelli di Hiroshima e Nagasaki, trecentomila dei quali sono stati inceneriti da due bombe atomiche: nessuna propaganda può cancellare il fatto che i "cattivi'' nazisti non hanno costruito queste armi di distruzione di massa, mentre i "buoni'' Stati Uniti le hanno non solo costruite, ma usate!
Almeno, non vorrà negare la sua aberrante politica eugenetica.
Perchè mai dovrei negarla? Era un mezzo per ottenere la purezza della razza. Ma non capisco cosa ci trovi di aberrante: la mia legge del 1933, per la prevenzione dei difetti ereditari, era esplicitamente basata sul modello statunitense di Harry Laughlin, al quale noi demmo per questo motivo una laurea ad honorem nel 1936 a Heidelberg. Lo sa, lei, che la prima legge per la sterilizzazione di "criminali, idioti, stupratori e imbecilli'' fu promulgata nel 1907 dall'Indiana? Che fu poi imitata da una trentina di stati americani, e dichiarata costituzionale nel 1927 dalla Corta Suprema? Che negli anni '30 furono sterilizzati 60.000 individui negli Stati Uniti, metà dei quali nella sola California? E che negli anni '50, dopo la guerra, furono castrati 50.000 omosessuali?
Non vorrà dire che gli Stati Uniti, il melting pot, sono un paese razzista!
Lei è proprio un ingenuo! Secondo lei, contro cosa manifestava Martin Luther King, ancora negli anni '60? E chi scrisse Il passaggio della Grande Razza nel 1916?
Chi?
Madison Grant, amico di Theodore Roosevelt. Quando il libro fu tradotto in tedesco, gli mandai una lettera entusiasta, di cui lui fu molto compiaciuto. E a proposito di Roosevelt, non dimentichi che Pierre van der Berghe, studioso della razza, l'ha messo insieme a me e a Hendrik Verwoerd, l'artefice dell'apartheid sudafricano, nella Trinità del Razzismo del Novecento.
Di questo passo, arriverà a dire che gli Stati Uniti furono anche un paese nazista!
Gli Stati Uniti non possono aver seguito il nazismo, perchè l'hanno preceduto e ispirato. In fondo, volevamo entrambi una cosa sola: come cantavano le mie SS, Morgen die ganze Welt. Purtroppo il mondo era quasi tutto nelle mani delle potenze coloniali, e bisognava toglierglielo con la forza. Il "male'' di cui ci hanno accusati era tutto qui: voler fare a loro ciò che essi avevano fatto ad altri. Noi abbiamo fallito, ma gli Stati Uniti stanno portando a termine quello che era il nostro vero progetto: il dominio globale (militare, politico ed economico) del pianeta.
E' questa, dunque, l'eredità del nazismo?
L'ha già dichiarato Otto Dietrich zur Linde, il giorno prima della sua esecuzione, nell'intervista rilasciata all'argentino Borges, poi pubblicata col titolo Deutsches Requiem: il nazismo era un'ideologia così ben congegnata, che l'unico modo per sconfiggerla era di abbracciarla. Noi volevamo che la violenza dominasse il mondo, e il nostro scopo è stato pienamente raggiunto. Non abbiamo vissuto e non siamo morti invano.
12 commenti:
Ciao Elio. Adoro Piergiorgio (a dire il vero lo preferivo quando era meno mediatico :-), ma è sempre un grande), è uno dei pochi intellettuali illuminati che abbiamo in italia. Ottimo, pubblicare questa intervista, che svela la malcelata agghiacciante nostra realtà...
Marghi
Eh sì Marghi, purtroppo è proprio uno dei pochi....
Ps.Sulla mia pagina di Facebook ho linkato un'interessante sua intervista.
Un pezzo che fa riflettere, ci fa capire come gli Stati Uniti siano la peggiore minaccia alla pace e alla libertà dei popoli, responsabili di crimini anche peggiori di quelli nazisti.
Quando dicono che noi saremmo "debitori" agli americani per lo sbarco in Normandia e la liberazione dell'Europa, in realtà dimenticano di dire che gli Stati Uniti non si sarebbero mai sognati di entrare in guerra se prima non si fossero sentiti minacciati loro stessi. A loro stava benissimo che Hitler dominasse l'EUROPA e continuasse a fare strage di ebrei IN EUROPA, purché questo non intaccasse i loro interessi.
Anzi, ci sono prove che dimostrano come inizialmente Churchill e Roosevelt vedevano la Germania, come un potenziale alleato contro l'URSS. Alleanza che poi non c'è stata perché Stalin al contrario di Hitler (e degli americani) non voleva conquistare il mondo.
Matteo. purtroppo si vuole raccontare una storia che fa comodo a chi domina il mondo ma non risponde alla realtà. Quando c'era un Partito Comunista forte che sapeva parlare alla gente certe sciocchezze come quella di chi non vuole più festeggiare il 25 Aprile come festa della Resistenza perchè "ci hanno liberato gli americani", non potrebbero neanche essere pensate. Così ci siamo ridotti, forse è il caso di fare una profonda riflessione e trovare il modo di riappropriarci della verità e della nostra storia.
Eliolibre ci sta dicendo che è meglio farci governare dagli amici dei Castro.....che hanno avuto molto successo nella storia!!Basta vedere cio'che ha combinato Castro a Cuba per non rimpiangere affatto il dominio,su di noi e sulle nostre menti,degli Americani!!!
Saludos.
Uicho
Temo che hai molta confusione nel cervello, hai messo insienìme un bel po di amenità che niente hanno a che afre con il post. Sbaglio o dietro il vile anonimato si nasconde il solito imbecille sopraffatto dall'ideologia fascista? Per questa volta passi, il tuo intervento serve a dimostrare chiaramente la tua cialtronnaggine, il prosssimo finisce dritto dritto nel cestino.
Adios
Hitler era un criminale politico. La sua politica ha ucciso milioni di persone.
Tu invece sei un criminale e punto.
Pubblico questo intervento solo perchè ci si renda conto dove ci sta portando la nostra "democrazia".... cliccare sul link per inorridire....
SE quello che scrivi è vero come spieghi questo passo
di Mein kamptf?
"Il dogma della cristianità si logora di fronte ai progressi della scienza … Tutto ciò che rimane è dimostrare che nella natura non esistono frontiere tra organico e inorganico. Quando la comprensione dell’universo si sarà diffusa, quando la maggior parte degli uomini saprà che le stelle non sono fonti di luce, ma mondi, forse mondi abitati come il nostro, allora la dottrina cristiana sarà relegata al rango di assurdità … L’uomo che vive in comunione con la natura si ritrova necessariamente in opposizione a tutte le Chiese, ed ecco perché queste sono votate al fallimento, perché la scienza è destinata a vincere."
Non devo spiegare un bel niente, ho pubblicato questa riflessione di Odifreddi perchè ognuno possa trarre le proprie conclusioni. Io ho espresso il mio punto di vista presentando lo scritto, tu lo fai con il tuo commento, che devo spiegarti?
Never, never, never, never give up
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National University of Singapore
Odifreddi scomoda pure l'Università di Singapore.... ?????????
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