
Ci risiamo, l'ennesima esecuzione extragiuduziaria di un ragazzo reo di avere con sè un po' di erba, forse dal punto di vista droga nemmeno equiparabile al pacchetto di sigarette che si portano in tasca tanti "cittadini per bene". Con l'avvento del berlusconismo e lo sdoganamento dei fascisti la repressione contro i poveri cristi e l'impunità dei potenti vanno avanti di pari passo ed il G8 di Genova ha rappresentato il punto di svolta di un'accanimendo razzista del potere verso qualsiasi forma di non omologazione al pensiero ed agli interessi dominanti. Mentre le carceri continuano a riempirsi di povera gente colpevole solo di essere vittima di un sitema sociale, politico ed economico che ha distrutto qualsiasi valore e qualsiasi speranza per milioni di persone, sopratutto giovani che non riescono più ad immaginare un futuro dignitoso, il potere continua indisturbato nella sua opera di annientamento di ogni dissenso e si accanisce contro chiunque tenti di mettere in evidenza la realtà vera, in antitesi con il mondo edulcorato che la loro propaganda vuole farci credere.
Non voglio quì riportare la cronologia degli eventi che hanno portato alla morte del trentunenne romano, credo che sia nota a tutti, ciò che mi interessa è mettere in risalto l'inquietante tentativo di stravolgere i fatti e mettere in sordina questo nuovo episodio che mostra in tutta la sua ferocia l'arroganza e la brutalità del potere che si vuole continuare a chiamare democratico.
Il Ministro fascista della Difesa, Ignazio La Russa, anziche indagare sull'evento e contribuire a far chiarezza su quanto accaduto, ha detto che non ha elementi per dire come andarono i fatti connessi all'arresto di Stefano Cucchi, pero' sostiene che l'intervento dei carabinieri e' stato corretto..... Miserevole Ministro, ma crede davvero che gli italiani siani tutti rincretiniti? D'accordo che l'informazione di regime sta svolgendo egregiamente il suo compito di svuotare i cervelli per riempirli di idiozie, ma fortunatamente c'è ancora una buona fetta di cittadini di questo disgraziato paese che non ha perso la memoria storica e che sa ancora utilizzare le facoltà intellettive.
Stamattina ad Omnibus, trasmissione de La 7 condotta da Luisella Costamagna, erano ospiti Luigi Manconi dell'associazione 'A Buon Diritto', l'ex prefetto di Roma, oggi deputato del Pd Achille Serra, Paolo Cento dei Verdi, il presidente de La Destra Teodoro Buontempo, il giornalista di Panorama Carlo Puca ed il deputato del Pdl Filippo Ascierto. Quest'ultimo, che prima di sedere su una poltrona parlamentare per scelta dei dirigenti del PDL e non del popolo è stato un funzionario dei carabinieri, ha addirittura avuto l'ardire di far passare Stefano Cucchi da vittima a colpevole! Colpevole di soffrire di epilessia che lo avrebbe colto e fatto scivolare per le scale procurandosi la frattura della mascella e dei denti, tumefazioni alle orbite oculari con un occhio che è addirittura entrato dentro l'orbita, fratture delle costole e della colonna vertebrale, e molto di più. Questo ridicolo e maldestro tentativo di coprire i colpevoli da parte di un ex funzionario dell'Arma, la dice lunga sul perchè certe aberrazioni di stampo nazifascista ricorrano sempre più spesso nel nostro paese.
La mente non può che andare ai tempi della tremenda repressione che soffocò la ribellione studentesca ed operaia degli anni '70, non può non venire in mente l'omicidio di Giuseppe Pinelli, l'aqnarchico caduto per "malore" dal terzo piano degli uffici della polizia. E non si possono che ricordare, almeno da chi non ha ancora perso questa facoltà, la recente morte di Federico Aldrovandi a Ferrara, quella di Renato Biagetti a Roma, di Aldo Bianzino a Perugia, Abdul Guibre a Milano, Nicola Tommasoli a Verona, e molti altri, tutti vittime di una sorta di "pulizia sociale" contro chi rivendica la propria la libertà d’ espressione, gira senza documenti, consuma marijuana per uso personale in un paese che persegue i consumatori al posto dei trafficanti.
Ma questi fatti, spesso venuti a galla solo grazie al coraggio delle famiglie delle vittime che hanno saputo trasformare il loro dolore ed il loro tormento in un'occasione per rendere di pubblico dominio i crimini perpretrati da chi dovrebbe proteggere i cittadini, sono solo la punta dell'iceberg di una prassi che vede vittime molto spesso persone fragili, che spesso non solo non hanno alle spalle una famiglia coraggiosa, ma nemmeno una famiglia. E' il caso degli immigrati, dei rom, dei senzapatria e dei milioni di disperati abbandonati da questo sistema criminale che genera mostruosità inaccettabili pur di garantire sempre più potere a chi ne ha gia troppo e continua a farne abuso.
Ciò che ancora fa paura è che, al contrario degli anni '70 quando la repressione scattò contro le manifestazioni di piazza, ora si colpiscono cittadini qualunque, persone inermi sulle quali scaricare l'odio razzista più violento e criminale che permea molti strati della nostra società, perfino le istituzioni che dovrebbero garantire l'incolumità e la tranquillità dei cittadni. Un salto di qualità preoccupante che supera ogni più pessimistica previsione.
E ciò che più avvilisce è che, temo, anche questo fatto finirà presto nel dimenticatoio. Sui nostri giornali, nelle nostre radio e televisioni tutto continuerà come prima, nani e ballerine rallegreranno le nostre giornate e cercheranno di convincerci ancora di più che viviamo nel migliore dei mondi possibile. Vorranno convincere anche quei pochi che ancora non lo sono che solo alcuni paesi terroristi, l'invasione di extracomunitari e rom ed i soliti comunisti, dai giudici rossi ai "drogati", ci impediscono di godere appieno della felicità che il potere dispensa a piene mani e con sorrisi a trentaquattro denti. Continueranno instancabilmente a ripetrci che presto questi inconvenienti verranno eliminati, la ex Juogoslavia è stata sistemata, in Iraq ci manca poco, in Afganistan siamo ancora indietro ma il nuovo idolo Obama promette di stringere i tempi, in Africa non si dice ma si sta normalizzando, la ripresa del controllo del continente latino è cominciata, vedasi il golpe in Honduras, e via disinformando. Rimane Cuba, paese duro a piegarsi, ma quando avremo terminato con la normalizzazione del resto del mondo nemmeno l'isola di Fidel sfuggirà all'omologazione. E sarà finalmente ferlicità....