7.9.09
Sergio Endrigo, a 4 anni dalla morte per non dimenticarlo
Quattro anni fa moriva Sergio Endrigo, sicuramente il più discreto e sensibile dei nostri cantautori, autore di motivi indimenticabili e maestro riconosciuto da tutti coloro che sanno di musica ma purtroppo non da coloro che che si arricchiscono con il business che gira intorno al fenomeno musicale. Praticamente dimenticato dall'industria discografica, si rende necessario l'impegno di tutti perchè la sua straordinaria opera non venga dimenticata. Claudia Endrigo, sua unica figlia, ha lanciato un appello in tal senso, invito tutti a sottoscrivere sul sito www.sergioendrigo.it
Per ricordare il grande cantautore istriano, riporto il testo di una delle sue canzoni meno conosciute ma che io considero un capolavoro:
ANTIGUA
SE IO POTESSI DIRE
QUEL CHE VORREI
ALLORA SÌ CHE PARLEREI
PAROLE CALME TROVEREI
CANTANDO SULLA BOCCA TUA
LE POSEREI
SE IO POTESSI FARE
QUEL CHE VORREI
ALLORA SÌ CHE VOLEREI
COME UN COLOMBO VOLEREI
E IL PANE NELLE MANI TUE
IO MANGEREI
BOCCA CHE TACE NON FA DEL MALE
MA SE TU ASCOLTI IO CANTERÒ
SE TI POTESSI AMARE
COME VORREI
IL VINO E IL GIOCO LASCEREI
NEL CORPO TUO MI PERDEREI
E GIORNO E NOTTE NEL TUO LETTO
ABITEREI
LA PORTA È CHIUSA LA NOTTE È SCURA
MA SE TU ASCOLTI IO CANTERÒ
SE TI POTESSI AMARE
COME VORREI
IL VINO E IL GIOCO LASCEREI
NEL CORPO TUO MI PERDEREI
E GIORNO E NOTTE NEL TUO LETTO
ABITEREI
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
8 commenti:
Che bella poesia. Esiste un CD che contiene questa canzone?
Certo, fa parte di una raccolta dei 45 giri di Endrigo. Sul sito sergioendrigo.it puoi trovare come acquistarlo in rete
Non sapevo dell'anniversario della morte di Sergio Endrigo e tantomeno dell'esistenza di questa canzone che è pura poesia. Grazie per avermi erudito.
Andrea
La nostra informazione "democratica" se ne guarda bene dal ricordare l'annibversario della morte di Endrigo, meglio lo show di Berluscani a Porta a Porta ed i funerali di stato per il servo Mike Bongiorno, massimo esempio della diffusione della sottocultura dominante che permette ai potenti di dominare il nostro pese.
Un paese che ha avuto la fortuna di avere tra i suoi cittadini un poeta e cantautore come Endrigo e lo ha maltrattato in vita e in morte, si merita, purtroppo, uno come Berlusconi.
Su Mike sono d'accordo: il nazional-popolare è ormai cultura egemone.
Siamo in una nazione in decomposizione, la metastasi è ormai arrivata in profondità.
Parole sagge come sempre le tue Alessandro. Ti ringrazio per il contributo che dai a questo sito che in fondo ha come scopo proprio questo. Non ho creato questo blog per lo scontro fra schieramenti opposti ma per prendere spunto da fatti ed eventi dimenticati dalla nostra informazione inginocchiata agli interessi dei potenti e perchè chi legge possa dare un ulteriore contributo a quanto da me espresso. Questo non significa non accettare la polemica, purchè sia costruttiva e non il contrario. Di questi tempi da costruire, specialmente a sinistra, c'è molto biosogno.
Purtroppo non e' la prima volta che accade che nel mondo dello spettacolo,un poeta della musica come SERGIO ENDRIGO venga dimenticato completamente,cosa che non accade per chi lo ha amato veramente come artista e uomo,per loro e' piu' facile parlare dei vari gossip di gente che non e' nessuno...vergogna !!
Certo Marisa che gli attuali "idoli" sono ridicoli in confronto ad artisti come Endrigo. Ma questo fa parte della strategia dei potenti per addormentare le menti e le coscenze e dominare facilmente chi non ha strumenti per difendersi.
Posta un commento