
Oggi è stato assassinato Isaias Carrasco, un uomo di 42 anni, ex rappresentante comunale del Psoe. Tre spari davanti a casa, a Mondragon, sotto gli occhi di moglie e figlia. Un crimine orrendo, attribuito all'ETA, organizzazione separatista basca che da quasi quarant'anni è in lotta contro lo stato spagnolo per ottenere l'indipendenza del Paese Basco.
Dopo aver chiarito che in nessun modo è mia intenzione giustificare simili orrendi atti criminali, sulla questione della violenza vorrei invitare ad approfondire meglio la questione. Limitandosi alla condanna di atti violenti come questi si corre il rischio di dimenticare altre orrende violenze che inesorabilmente stanno portando l'umanità verso una situazione insostenibile. Nel mondo ogni giorni a causa della violenza ci sono un numero incredibile di vittime che, chissà perchè, non riempiono le pagine dei nostri giornali. A me sorge il dubbio, lo pensavo già ai tempi delle BR, che certi fatti, orrendi ma non meno di molti altri, servano proprio a distrarre l'opinione pubblica da altre tremende violenze che quotidianamente colpiscono migliaia di persone. Pensare alla moglie ed alla figlia della persona ammazzata sotto i loro occhi è veramente qualcosa che colpisce ed addolora atrocemente, ma io non posso fare a meno di pensare che sono tante le persone che ogni giorno piangono i loro cari vittime di violenze artatamente tenute nascoste o relegate tra i tanti fatti del giorno, tra un'esternazione di Berlusconi o la caviglia slogata di un calciatore del Milan. E tra l'assassino che ha sparato alla nuca del giovane spagnolo e le altre migliaia di assassini che con uguale, se non peggiore freddezza, commettono atroci crimini, non riesco proprio a trovare grosse differenze. Ammazzare per la causa dell'ETA mi sembra semplicemente un atto di criminale demenza, ma dovrebbe suscitare lo stesso orrore invadere paesi per portare la "democrazia", far saltare in aria un intero villaggio per colpire un sospetto "terrorista" o sganciare bombe da un "democratico" aereo americano magari partito dalla base militare di Vicenza (da ingrandire perchè le necessità aumentano), ammazzare "guerriglieri" colombiani, far morire di fame, di sete, di malattia, milioni di bambini colpevoli di essere nati in un paese che detiene le materie prime che servono ai paesi democratici per il proprio "sviluppo", assassinare poveri cristi messicani che cercano di scavalcare un muro costruito per dividere la loro terra da quella che già gli venne sottratta per annetterla all'impero, sterminare popoli indigeni che ostacolano l'avanzata della "civiltà", far morire lavoratori speculando sulla loro necessità di portare a casa un salario "a qualsiasi costo" per poter sopravvivere. E si potrebbe andare avanti all'infinito.
La morale di quanto scritto è che vorrei cercare di far capire che sarebbe imperdonabile che un fatto esacrabile come quello avvenuto oggi nella Spagna che si trova alla vigilia di una votazione molto importante per l'avvenire non solo del popolo spagnolo, serva a far dimenticare tutto il resto. Anche perchè il sottoscritto è sempre stato convinto che certi accadimenti non avvengano per caso, in un determinato giorno ed in un determitato luogo. E che la stampa "democratica" e "libera", quella cioè che ha un padrone con interessi ben definiti da difendere, utilizzi questi avvenimenti per scopi meno nobili di quello che vorrebbero farci credere, è un'altra mia ostinata convinzione.