Fidel Castro: Concetto di Rivoluzione

Revolución
Es sentido del momento histórico;
es cambiar todo lo que debe ser cambiado;
es igualdad y libertad plenas;
es ser tratado y tratar a los demás como seres humanos;
es emanciparnos por nosotros mismos y con nuestros propios esfuerzos;
es desafiar poderosas fuerzas dominantes dentro y fuera del ámbito social y nacional;
es defender valores en los que se cree al precio de cualquier sacrificio;
es modestia, desinterés, altruismo, solidaridad y heroísmo;
es luchar con audacia, inteligencia y realismo;
es no mentir jamás ni violar principios éticos;
es convicción profunda de que no existe fuerza en el mundo capaz de aplastar la fuerza de la verdad y las ideas.
Revolución es unidad, es independencia, es luchar por nuestros sueños de justicia para Cuba y para el mundo, que es la base de nuestro patriotismo, nuestro socialismo y nuestro internacionalismo.

Fidel Castro Ruz (1ro de mayo del 2000)

12.6.07

Subcomandante porno




Sta per uscire un nuovo libro del Subcomandante Marcos. Dopo la pubblicazione su La Jornada di un romanzo a puntate in collaborazione con Paco Ignacio TaiboII, e dopo avere creato i personaggi de Il vecchio Antonio e del memorabile Don Durito della Locandona, sembra che Marcos intenda cambiare completamente argomento. Secondo il Guardian, al quale ha rilasciato un'intervista, non parlerà di politica ma sarà un libro di pura pornografia.!
Quale sarà la svolta letteraria del comandante del E.Z.L.N. (Ejercito Zapatista de Liberacion Nacional) lo vedremo presto, la stampa non mancherà di ricamarci sopra. Quello di cui invece non ci parleranno, o che artatamente verrà distorto, saranno, come sempre, le ragioni degli zapatisti.
Non ci diranno che l'E.L.Z.N. è insorto contro lo Stato Messicano per chiedere che fossero rispettati i diritti degli indios, gli unici eredi di quella civiltà millenaria, legittima proprietaria del Nuovo Mondo invaso e colonizzato dagli europei.
Non ci parleranno di un esercito che, armato soprattutto di internet e dell'ultracentenaria pazienza india, lotta per ridare vita e dignità alle popolazioni precolombiane del Messico.
Non ci racconteranno della Reduccion indigena, quella sistematica campagna che dal XVI secolo consiste nel costringere i popoli indigeni ad abbandonare i loro villaggi per raggrupparli in altri più grandi e più controllabili da parte del potere, in modo che perdano la loro lingua e cultura.
Gli indios del Chiapas, secondo lo storico Jan De Vos, continuano a vivere in maniera distaccata dal resto della società messicana, perché convinti di essere figli della madre Terra e per il loro orgoglio di appartenere a una comunità etnica unica al mondo, e per la perseveranza nel parlare le loro antiche lingue e conservare le usanze ancestrali.

Durante l'intervista rilasciata al Guardian, il Subcomandante ha parlato dei presidenti progressiti dell'America Latina senza risparmiare loro critiche. Il Presidente brasiliano Lula Da Silva ed il neo Presidente del Nicaragua Daniel Ortega, vengono tacciati di tradimento, mentre Hugo Chàvez viene definito sconcertante. L'unico che salva è Evo Morales, Presidente indigeno della Bolivia. Per il Messico, Marcos prevede che si trasformerà in una pentola a pressione ed esploderà 200 anni dopo la guerra di indipendenza e 100 anni dopo la rivoluzione messicana. Nel 2010!
Aldilà del fatto che le sue previsioni si avverino o meno, non vi è dubbio che i temi che il Subcomandante Marcos solleva, sono sicuramente di importanza vitale per il nostro futuro. O si riuscirà a dare risposte concrete alle richieste che si levano ormai da tutto il continente Latinoamericano e da più parti del mondo, oppure il futuro dell'umanità è destinato a tingersi sempre più di nero.
Il fallimento del sistema imperante è sotto gli occhi di tutti ed è necessario trovare il coraggio di promuovere nuovi stili di vita in grado di riconciliarsi con l'ambiente e con le infinite culture che è ormai dimostrato non si potranno mai irregimentare in una globalizzione totalizzante e devastante. Perchè un mondo migliore, non solo è possibile, ma indispensabile!

12 commenti:

Conciencia Personal ha detto...

Realmente no he leído esta publicación de nuestro amigo el Subcomandante Marcos o Comandante 0 con el escritor Paco I. Taibo II, tengo que hacerlo ya. En estos momentos el Sub está dedicado a seguir caminando por todo México en la denominada "LA OTRA CAMPAÑA", muchos dicen que anda como el llanero solitario.

Hoy es el cumpleaños del comandante Che Guevara y en casa puse algo de él.

Abrazos, Monique.

Eliolibre ha detto...

Como olvidarse de un hombre tan grande como èl. Cada dia pienso en èl, es como una luz que me guia.
Abrazos amiga querida!

AnnalisaM. ha detto...

Ciao Elio, il Messico attraversa una grave cridi umanitaria, lì sì processi sommari, desaparecidos, violenze, torture etc etc altro che Cuba... Marcos, boh resta un punto di riferiemnto per molti ma dubito che possa esercitare ancora influenza..

Eliolibre ha detto...

Immaginiamo se dovesse succedere a Cuba anche un solo fatto simile a quelli che quotidianamente succedono in Messico ed in altri Paesi. La stampa "libera" si scatenerebbe chiedendo il rispetto dei diritti umani. Evidentemente i diritti umani per molti Paesi sono solo un opcional.....
Quanto a Marcos, penso che la sua opera sia preziosa, forse sarà ininfluente per la politica interna messicana, ma ha il grande merito di cercare vie alternative alla globalizzazione capitalista ed il recupero dei valori delle culture indigene. Se ne parla poco ed a sproposito, ma per chi ha voglia di approfondirne la conoscenza, ci troverà molte cose ineterssanti.

Anonimo ha detto...

Sono contento che Marcos indichi Evo Morales come il migliore Presidente dell'America Latina. La sua tenacia nel difendere i nativi è stata premiata ed ora sta iniziando a ricostruire il Paese su nuivi valori che non siano lo sfruttamento delle persone e dell'ambiente. Vpglio sperare che la sua lotta possa esere imitata da tutti i paesi sudamericani. Forse anche il Messico non tarderà a liberarsi e Marcos avrà da dire la sua.
Hasta la vfictoria siempre.

Anonimo ha detto...

per semplice tributo:
http://www.tmcrew.org/chiapas/inaug.htm
Un saluto a tutti voi.

Eliolibre ha detto...

Ottimo il link segnalato da Edgar. Si parla di chi non veniva considerato ed ha deciso di darsi alla macchia. Ora dalla Selva Locandona può dire al mondo "BENVENUTI IN QUESTO ANGOLO DEL MONDO DOVE TUTTI SIAMO UGUALI E SIAMO DIFFERENTI". Bellissimo!!!!!

Anonimo ha detto...

Grazie Eliolibre, a risentirci.

Anonimo ha detto...

mah...marcos mi lascia un po' perplesso...si sta trasformando sempe di più in una icona pop. e ce lo troveremo nelle opere pop al posto della zuppa campbell?? mi pare che il solo fatto di essere vivo e libero dipenda molto dal fatto che la sua influenza - come ben dice annalisa - sia prossima al minimo. anche il fatto di stare al margine del governo parallelo di obrador e di tacciare tutti di tradimento non so a cosa potrebbe portare...
non lo ritengo sicuramente all'altezza di guevara...anche perché lui non passeggiava per le strade della capitale durante la lotta...luchar no es pasear!! ma forse marcos ha ancora molta strada da fare

Eliolibre ha detto...

Condivido le tue perplessità, Alessandro. Però nutro anche la speranza che il tempo, che in quella cultura è molto lento, sia l'arma sulla quale Marcos intende puntare per raggiungere i suoi obiettivi. La situazione messicana sembra avviarsi vero una debacle che porterà inevitabilmenti a grandi cambiamenti. Come in tutto il mondo d'altronde. Il sistema capitalista non può più reggere.

Sontín ha detto...

Me gustaría saber si el Comandante Marcos ha explicado sus razones por llamarles traidores a Lula y Ortega ... se puede imaginar algunas razones pero me gustaría saber lo que él piensa.

nessunodevesapere ha detto...

servirebbero altri 150 subcomandante Marcos per questo mondo..!