Sono state assegnate le targhe del Premio Tenco 2008. I giornalisti specializzati chiamati a decretare i vincitori hanno scelto quale miglior disco dell'anno "Amen" dei Baustelle. Una buona scelta che riconosce i meriti della band e dà un buon segnale di svecchiamento al prestigioso festival della musica d'autore che rischiava di girare troppo su se stesso.I Baustelle sono un gruppo nato nel 1994 a Montepulciano, in provincia di Siena. I componenti iniziali erano: Rachele Bastrenghi, voce, Synth, piano elettrico, organo e percussioni; Francesco Bianconi, voce, chitarre, synth e organo; Claudio Brasini, chitarre; Fabrizio Massara, tastiere e programmazioni che abbandonerà il gruppo nel 2005.
Da studenti universitari, dopo la solita trafila di demo nel 2000 producono il loro primo album dal titolo "Sussidiario importato della givinezza" che suscita curiosità ed apprezzamenti fra gli addetti ai lavori. Il lavoro si rifà a diversi stili musiali come la canzone d'autore francese ed italiana, la new wawe, l'elettronica, le colonne sonore degli anni sessanta e settanta fino a ritmi latini come la bossa nova. Nel 2003 pubblicano "La moda del lento" dove portano avanti il discorso precedente. L'album seguente è "La malavita", pubblicato nel 2005, anno in cui iniziano un nuovo tour senza il tastierista Fabrizio Massara che abbandona il gruppo. Amen esce nel febbraio di quest'anno e si avvale della collaborazione dell'etiope Mulatu Astatke, della poetessa Francesca Genti, del maestro Alessandro Alessandroni, di Beatrice Antolini, Sergio Carnevale, Alessandro Majorino, e Beatrice Martini.Dopo aver ricevuto la comunicazione della vittoria Francesco Bianconi ha rilasciato questa dichiarazione: "Siamo veramente orgogliosi di questo riconoscimento. E’ un premio alla fatica, alla dedizione, e alla fede con cui da anni facciamo musica. Personalmente, sono anche molto felice del fatto che ci si sia resi conto che lo spirito che anima le canzoni di Tenco e degli altri grandi cantautori italiani venga riconosciuto anche all’interno della musica non propriamente cantautoriale”.
Il premio per il miglior esordiente dell'anno è stato assegnato a Le Luci della Centrale Elettrica che altro non è che il progetto musicale del cantautore ferrarese Vasco Brondi. Fortemente influenzato dalla musica di Rino Gaetano e dei primi CCCP, Brondi esordisce nel 2007 ed ottiene ottimi riscontri da parte della critica. Il suo primo album è del maggio di quest'anno ed è titolato "Canzoni da spiaggia dertupata", lavoro originale che gi vale il prestigioso riconoscimento del Premio Tenco.
Mi fa immensamente piacere il fatto che il secondo posto per il miglior esordio sia andato al grande Ascanio Celestini per il suo bellissimo "Parole sante".
Per l'opera in dialetto l'ha spuntata un veterano del Club: Davide Van De Sfroos con il suo ultimo lavoro, "Pica". Personalmente il cantautore lariano, al quale riconosco comunque buone doti, mi ha sempre lasciato piuttosto perplesso. Dopo gli interessanti inizi con il gruppo De Sfroos, letteralmente "Di contrabbando", Davide Bernasconi sceglie un percorso "furbesco", scioglie il gruppo e cerca di costruire in dialetto comasco, o più precisamente "laghee", un percorso che attinge senza troppa inventiva al discorso portato avanti da De Andrè con "Creuza de ma". Sa poi cavalcare l'ondata leghista che imperversa tra le vallate lombarde e se ne fa interprete e portavoce. Questo lo porta verso un facile successo ma a scapito della rinuncia ad un discorso più colto ed impegnato che trapelava ai tempi della band. Quando la Lega ha messo le mani su Rai Due, si è presenata l'occasione per Bernasconi di farsi conoscere a livello nazionale. Un'operazione la sua che l'ha portato al successo ma anche alla rinuncia a portare avanti un discorso più impegnativo che avrebbe, a mio parere, prodotto frutti migliori.
Il premio per il miglior interprete è andato invece ad Eugenio Finardi per il suo lavoro-tributo a Vladimir Vysotzky dal titolo “Il cantante al microfono”.
Di seguito le classifiche complete dei premi di quest'anno.
Miglior Album: 1-Amen (Baustelle); 2-Safari (Jovanotti); 3-I milanesi ammazzano il sabato (Afterhours); 4-Di rabbia e di stelle (Roberto Vecchioni); 5-Per brevità chiamato artista (Francesco De Gregori)
Miglior Album d’Esordio: 1-Canzoni da spiaggia deturpata (Le luci della centrale elettrica); 2-Parole Sante (Ascanio Celestini); 3-Vago svanendo (John De Leo); 4-La parola che consola (Banda Elastica Pellizza); 5-Mala Tempora (Paolo Simoni)
Miglior Album in Dialetto: 1-Pica! (Davide Van De Sfroos); 2-La padrona del giardino (Carlo Muratori); 3-Suburb (‘A 67); 4-Donna Rita (Rita Botto); 5-Une primavere (Luigi Maieron)
Miglior Album di Interprete: 1-Il cantante al microfono (Eugenio Finardi interpreta Vladimir Vysotzky); 2-F. à Léo (Capelli-Fresu-Garica-Testa-Zanchi); 3-Un’altra me (Syria); 4-Musica Nuda 55/21 (Petra Magoni e Ferruccio Spinetti); 5-Compagnia Cantante (Alessio Lega)


