Fidel Castro: Concetto di Rivoluzione

Revolución
Es sentido del momento histórico;
es cambiar todo lo que debe ser cambiado;
es igualdad y libertad plenas;
es ser tratado y tratar a los demás como seres humanos;
es emanciparnos por nosotros mismos y con nuestros propios esfuerzos;
es desafiar poderosas fuerzas dominantes dentro y fuera del ámbito social y nacional;
es defender valores en los que se cree al precio de cualquier sacrificio;
es modestia, desinterés, altruismo, solidaridad y heroísmo;
es luchar con audacia, inteligencia y realismo;
es no mentir jamás ni violar principios éticos;
es convicción profunda de que no existe fuerza en el mundo capaz de aplastar la fuerza de la verdad y las ideas.
Revolución es unidad, es independencia, es luchar por nuestros sueños de justicia para Cuba y para el mundo, que es la base de nuestro patriotismo, nuestro socialismo y nuestro internacionalismo.

Fidel Castro Ruz (1ro de mayo del 2000)

22.2.11

Viva i ribelli arabi! Senza se e senza ma?


Nei paesi del nord Africa e del Golfo le rivolte stanno sconvolgendo gli equilibri politici di quell'area così determinante per l'occcidente cosiddetto democratico. Le cronache dei giornalisti al soldo della borghesia ladrona occidentale ci raccontano che in Libia la situazione è ormai sfociata in guerra civile. E giù con giudizi affrettati e tranciati con l'accetta senza il minimo di umiltà necessaria per cercare di capire quello che veramente sta succedendo e quali sono le logiche sottintese a questi avvenimenti.
Ma non sono solo i giornalisti venduti ai loro padroni a sparare spropositi di ogni tipo, lo fanno pure coloro che si schierano contro il capitalismo imperialista e inneggiano alla rivoluzione socialista, sono con "le masse in rivolta senza se e senza ma" ma non hanno la minima idea di chi stia veramente dietro ai "ribelli". Tutti a sostegno delle "masse in rivolta" senza rendersi conto che c'è il rischio di fare poi delle brutte scoperte, e troppo tardi, così come succede quasi sempre. Anche i fascisti marciarono su Roma.... Visto che i "giornalisti di professione continueranno a fare il loro lavoro di informazione di comodo, sarebbe il caso che coloro che pretendono di difendere veramente i diritti umani fossero quantomeno un po' più cauti e cercassero di non cadere vittima delle mistificazioni dell'informazione borghese. Questi signori che tando fanno per i loro interessi e nulla per quelli della collettività, sono gli stessi che a Gheddafi hanno affidato banche, imprese,squadre di calcio, hanno interessi enormi in quell'area, ecc. e gli hanno pure assegnato una laurea Honoris causa. Anche Ceusescu era "il più democratico leader dei paesi dell'est", lo dicevano gli stessi che pochi giorni dopo esultavano per la sua fucilazione in diretta televisiva. Cerchiamo di essere rivoluzionari veri non stupidi e superficiali, magari cercando di rispondere alla domanda più ovvia: chi c'è dietro le rivolte in atto in quei paesi? E quali sono gli interessi dell'imperialismo in quell'area e, sopratutto, che ruolo stanno interpretando le intelligence dell'occidente imperialista, aggressivo e bellicoso?