Fidel Castro: Concetto di Rivoluzione

Revolución
Es sentido del momento histórico;
es cambiar todo lo que debe ser cambiado;
es igualdad y libertad plenas;
es ser tratado y tratar a los demás como seres humanos;
es emanciparnos por nosotros mismos y con nuestros propios esfuerzos;
es desafiar poderosas fuerzas dominantes dentro y fuera del ámbito social y nacional;
es defender valores en los que se cree al precio de cualquier sacrificio;
es modestia, desinterés, altruismo, solidaridad y heroísmo;
es luchar con audacia, inteligencia y realismo;
es no mentir jamás ni violar principios éticos;
es convicción profunda de que no existe fuerza en el mundo capaz de aplastar la fuerza de la verdad y las ideas.
Revolución es unidad, es independencia, es luchar por nuestros sueños de justicia para Cuba y para el mundo, que es la base de nuestro patriotismo, nuestro socialismo y nuestro internacionalismo.

Fidel Castro Ruz (1ro de mayo del 2000)

31.12.08

Feliz 2009!


Da quì, nella mia Avana querida, mando a tutti i miei auguri per un felice 2009.

Purtroppo sono costretto a moderare i commenti in qanto non voglio passare il mio tempo a cancellare quelli dell'idiota psicopatico che si diletta a riempire il blog con i suoi interventi da malato mentale. E' triste sapere che esistano ancora persone tanto sottosviluppate intellettualmente da passare il proprio tempo nel tentativo di denigrare le passioni altrui invece di decarsi alle proprie. Ma per avere delle passioni necessitano animi nobili, non essere vittime dell'odio che la nostra società "libera e domocratica" dispensa in quantità industriale.

Ora per due mesi mi godo l'amabilita dei cubani e le bellezze dell'isola, poi si vedrà. Forse è la volta buona che decido di trasferirmi definitivamente.

Hasta luego.

15.12.08

Ricordando Giuseppe Pinelli

Oggi è l'anniversario della morte di Giuseppe Pinelli, il compagno anarchico FATTO PRECIPITARE da una finestra della questura di Milano dopo essere stato "interrogato" sulla strage di Piazza Fontana avvenuta solo tre guorni prima. La polizia andò a casa del ferroviere anarchico e lo invitò a seguirli in questura, Pino li seguì in bicicletta, conosceva bene la questura ed era conosciuto, infatti vi si recava spesso per ottenere i permessi per manifestazioni ed affissioni. Pinelli faceva parte del Circolo anarchico Ponte della Ghisolfa, storico circolo degli anarchici milanesi, ed era conosciuto per il suo impegno politico e sociale iniziato fin dai tempi della Resistenza quando, ancora ragazzo, fece la staffetta per le Brigate Bruzzi Malatesta.
Purtroppo la sua passeggiata in questura si trasformò in tragedia. Lo Stato stragista aveva deciso di incolpare gli anarchici del vile attentato alla Banca dell'Agicoltura di Piazza Fontana, la sua chiacchierata durò quasi due giorni e si concluse con il volo dalla finestra. La sua morte venne ufficialmente attribuita ad un malore o ad un tentato suicidio, a seconda delle circostanze. Ma che Pinelli fosse tutt'altro che un suicida e che nessuno precipita da una finestra durante un interrogatorio a cusa di un malore fu subito chiaro a tutti. E se qualcuno aveva dei dubbi in proposito, quello che venne alla luce dimostrò inequivocabilmente che i servizi segreti ed i fascisti furono gli autori della strage e la pista anarchica risultò inventata di sana pianta. I colpevoli della strage furono identificati ma alla fine assolti dopo una serie di sentenze di colpevolezza seguite da assoluzioni. Il potere si autoassolve sempre, ne abbiamo delle dimostrazioni anche ora.
Giuseppe Pinelli era nato a Milano il 21 ottobre 1928, ora avrebbe ottant'anni ed avrebbe continuato a servire la cusa degli sfruttati se non fosse incappato nell'arroganza criminale del potere. E con lui pagò duramente anche Pietro Valpreda, altro capro espiatorio di quella messinscena che servì a coprire i crimini di Stato. Ma a pagarne il prezzo fu tutto il movimento di lotta impegnato in quegli anni a smascherare le violenze di coloro che si erigevano a rappresentatanti del popolo ma che avevano come unico fine quello di stare dalla parte dei potenti che sfruttano vergognosamente cittadini e lavoratori. Con la strage di Piazza Fontana e l'assassinio di Pinelli ebbe inizio la strategia della tensione che sconfisse definitivamente il movimento di lotta. E le conseguenze ora sono sotto gli occhi di tutti, almeno di coloro che ancora riescono a rendersene conto....



Hasta siempre compagno Pinelli, il tuo sacrificio non è stato vano, tanti ti ricorderemo sempre e sarai nei nostri cuori insieme a tutti quelli che nella storia di questo sfortunato paese si sono battuti fino a dare la vita per la giustizia e la libertà.



2.12.08

Achtung! Banditi!


Volevo titolare questo post "In direzione ostinata e contraria" pensando al buon Fabrizio de Andrè, poi ho pensato fosse più adatto il titolo del bellissimo film di Carlo Lizzani. Il fatto è che lunedì mattina sono rimasto allibito nel leggere il contenuto dell''articolo 29 del DECRETO-LEGGE 29 novembre 2008 , n.185 che lo scorso fine settimana i nostri solerti governanti hanno approvato mentre noi dormivamo il sonno dei giusti. Si tratta di un Decreto scandaloso che penalizza gli investimenti per il risparmio energetico agevolati dalle detrazioni fiscali del 55% previsti dal Governo Prodi nella Finanziaria del 2007 e valevoli fino al 2010. Per di più il Decreto non solo blocca i finanziamenti dalla data di entrata in vigore ma addirittura è retroattivo al primo gennaio di quest'anno! Praticamente chi ha investito per isolare le abitazione, installare doppi vetri, pannelli solari e caldaie a condensazione contando sul rimborso fiscale del 55%, si vede negato il finanziamento. Sopratutto le famiglie più povere, quelle a cui la bolletta energetica pesa molto sul bilancio famigliare e che spesso per mancanza di risorse sono ricorsi al prestito bancario per finanziare i lavori, ora si trovano con il mutuo da restituire senza poter detrarre quanto promesso DA UNA LEGGE DELLO STATO!!!!!!! E pensare che questi finanziamenti hanno creato un circolo vizioso di cui tutti traevano vantaggi.
Il nostro paese come si sa è in gravissimo ritardo nelle politiche di risparmio energetico nelle abitazioni, nel 1976 è entrata in vigore una legge che stabiliva dei parametri minimi di isolamento delle nuove costruzioni che però è rimasta nei cassetti delle Amministrazioni comunali che hanno allegramente rilasciato concessioni edilizie senza chiedere la necessaria documentazione del rispetto della normativa senza la quale il permesso di costruire non poteva essere rilasciato. Praticamente, salvo rarissime eccezioni, si calcola un uno per cento, tutte le costruzioni da allora sono abusive. Nel 1991 è entrata in vigore la legge 10 che entrava ancora di più nel merito dell'isolamento degli edifici ed in più imponeva la progettazione di impianti che garantiressero un Rendimento Medio Stagionale che superasse un minimo stabilito dalla legge. Si rimediava così ad una situazione disastrosa che vedeva il nostro paese agli ultimi posti in Europa. Basti pensare che scaldare un metro cubo di un'abitazione da noi costava, e costa tutt'ora, tre volte di più che in Germania.... Le ottime intenzioni della legge 10/91 sono rimaste anche queste lettera morta, le Amministrazioni locali hanno continuato a rilasciare permesi edilizi senza chiedere la relativa documentazione sull'isolamento termico dell'edificio e sul rendimento degli impianti. Il tutto è rimasto in mano ad installatori incompetenti, costruttori e venditori di fumo che si sono sostituiti ai tecnici nelle scelte da effettuare, scelte che andavano esclusivamente in direzione dei loro interessi e non di quelli che dovevano abitare le case e pagare le bollette energetiche. Si è addirittura andati in direzione contraria con la moda delle caldaiette autonome che hanno aumentato i consumi e le emissioni inquinanti, comportando costi di installazione enormi, compremesso la sicurezza e deturpato esteticamente le abitazioni con canne fumarie e bocche di ventilazione che hanno riempito le facciate degli edifici. Tutto ciò ha fatto la fortuna di operatori impreparati e disonesti che per lo più guadagnavano eludendo vergognosamente le imposte. Finalmente, dopo che l'Europa ci ha più volte sanzionato e richiamato all'ordine, il buon Bersani, uno dei pochi che ha affrontato il suo compito di Ministro con competenza e serietà, ha trovato il modo per far sì che anche in Italia venissero attuate delle efficaci politiche a salvaguardia dei consumi di combustibile e dell'ambiente. La trovata fu quella di creare un circolo vizioso che facesse in modo di stimolare i cittadini ad investire nel risparmio energetico. E' stato prima approvato negli ultimi giorni del 2006 il Decreto Legislativo 311 che eliminava alcune incongruenze della precedente legislazione riguardante l'isolamento termico delle abitazioni, i rendimenti degli impianti e l'obbligo della Certificazione Energetica degli edifici. Poi si è pensato al vero problema, quello degli edifici ed impianti esistenti che sono vergognosamente energivori e che abbisognano di interventi sostanziosi per rendere accettabili i loro consumi. Si è deciso di incentivare interventi di isolamento delle strutture, installazione di doppio vetri, pannelli solari e adeguamento degli impianti esistenti con l'installazione di moderne caldaie a condensazione ad altissimo rendimento e l'installazione di valvole termostatiche sui radiatori per ottimizzare le temperture nei vari ambienti ed equilibrare gli impianti stessi rendendoli flessibili per potrsi adeguare ai cambiamenti delle situazioni climatiche ed agli orientamenti dei locali permettendo lo sfruttamento dell'irraggiamento solare. Tutti questi interventi, eseguiti secondo il progetto di un tecnico abilitato che assevera il rispetto delle norme alla fine dei lavori, venivano poi incentivati dalla possibilità di detrare dalla denuncia dei redditi il 55 % delle spese sostenute. Un circolo virtuoso che ha creato lavoro alle imprese produttrici e tecnologicamente all'avanguardia, agli installatori seri e preparati, ai tecnici che si sono sempre battutti per il rispetto delle normative ed ai cittadini che investendo in tal senso si sono visti ridurre le spese energetiche di oltre il cinquanta per cento. Il tutto senza oneri per lo stato che recupera le risorse dalle maggiori entrate fiscali sotto forma di Iva, Irpef e contributi previdenziali versati dai vari operatori obbligati ad emettere regolare fattura. Per non parlare del vantaggio all'ambiente che vede enormemente ridotte le emissioni dovute al riscaldamento domestico.
Ora la doccia fredda di questo decreto che non può che definirsi vergognoso e nato dalla mente diabolica di personaggi fin troppo ben conosciuti ma che i nostri concittadini hanno deciso di metterli alla guida del nostro sfortunato paese. Visto che la farsa della Social Card doveva in qualche modo essere coperta finanziariamente, il nostro Ministro Creativo ed il Presidente del Consiglio che sa decidere tutto in pochi minuti, hanno trovato il modo, come sempre, di dare dieci con la destra per poi togliere mille con la sinistra inventandosi addirittura il ridicolo! Infatti secondo il Decreto chi ha fatto i lavori in oggetto dovrà fare richiesta all'Agenzia Delle Entrate tra il 15 gennaio ed il 29 febbraio, se l'ADE non risponderà positivamente entro trenta giorni il diritto alle detrazioni andrà perduto. Se si aggiunge che è stato messo un tetto al finanziamento che a tutt'oggi non copre nemmeno il dieci per cento delle richieste inviate all'ENEA, e molti lavori in corso saranno ultimati da quì a fine anno, si capisce cosa succederà tenedo conto che l'ADE valuterà le pratiche in ordine cronologico fino all'esaurmento dei fondi. Alle ore 0,01 del 15 gennaio saremo tutti davanti al computer per inviare le pratiche, il sitema informatico dell'ADE impazzirà, sceglieranno i pochi fortunati in base alla apidità dei mezzi informatici a disposizione e tutti rimarremo in attesa dei fatidici trenta giorni per sapere se siamo tra i pochissimi vincitori della lotteria!!!!!!!!!! E mentre questi banditi si divertono, non può che essere questa la spiegazione, al sapere che più ci prendono per i fondelli più vengono votati, l'opposizione si indigna perchè si vuole far pagare, come a tutti, il venti per cento di Iva a Sky del "compagno" miliardario australiano Murdoch!!!!!
Prevedo un futuro luminoso.... al sole dei Caraibi....